- Dalla pagina sui Soul Junk di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
1953 (Homestead, 1996) è fin troppo eccentrico ed eclettico. Il rap cristiano di Junca De Sol Andromeda e Graveyard Style intriga per qualche minuto, ma troppi brani sono banali esagerazioni del cliché del rock alternativo (il punk-rock di Quite Alright Rockers, il pop spigoloso di Poker Of The Eye) e troppi suonano come lo stesso sermone sarcastico che canta da anni (Young Businessmen Psychik Makeout , Wax Presidential).
Il cristianesimo di Galloway dà sui nervi all'ascoltatore già all'inizio dell'album. È un dato di fatto, il genio di Galloway è meglio esposto nelle surreali vignette strumentali di Atonal Eternal e Three Thousand Thirsty Thoughts, che rivaleggiano con le strumentali dei Pere Ubu. Sfortunatamente, il prezzo da pagare è il resto del record.
Quella che di solito è una bonus track si materializza qui come un vero e proprio "bonus record" di 42 minuti. Sorprendentemente (beh, non sorprende, data la qualità del disco principale), le bonus track se la cavano bene, in particolare Put Wings On Things e I Blame You Stallion che potrebbero facilmente classificarsi tra le sue cose migliori.
1955 (Jackson, 1999) è una raccolta ancora più pretenziosa di hip hop, dub, reggae.
Mentre ancora armeggia con le rovine dell'hip hop e del drum'n'bass, 1956 (5 Minute Walk, 2000) potrebbe segnalare una riscoperta del formato canzone tradizionale dei Galaxy, meno cacofonico e in forma libera, e più interessato a prendere in prestito "l'atmosfera" dagli stili di danza moderni.
Sfortunatamente Galaxy continua a diluire il suo materiale migliore in diversi album, sprecando l'opportunità di produrre un unico grande album.
1957 (Sounds Are Active, 2002) e l'EP 1938 (SDRecords, 2002) traboccano di idee eccentriche e potenti, ma contengono anche una sorprendente quantità di riempitivi (in particolare quest'ultimo). L'album è meno coeso dei precedenti e si affida occasionalmente a paradossi ben formati per avere successo: Non-Linear, Horse Posing as Unicorn, Ungst Func Slag Collision , Innerspacemen, Vesuvius.
Galaxy continuò a mostrare un talento per formati più convenzionali, che si tratti di ballate trip-hop da sogno (Jelly Wings) o del vernacolo del roots-rock (Ruby Doomsday).
Galloway sembra diventare sempre più caotico e dissonante man mano che invecchia.
1958 (Sounds, 2003) è il suo lavoro più incoerente e anarchico fino ad allora, esaminando l'intero spettro dei generi musicali e dispensando ritmo regolare come se fosse una distrazione.
Dopo quattro anni di pausa, con Quiver Society (2007) si apre un nuovo progetto: cantare tutta la Bibbia, a cominciare dai primi 23 salmi.
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