Summary.
The Spin Doctors became stars with the jovial and catchy ditties of Pocket Full Of Kryptonite (1991), that recycled stereotypes of funk, soul, blues, reggae, and rock music.
Frank London's combo Klezmatics played traditional klezmer music with a folk, rock and jazz twist.
If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
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Gli Spin Doctors presero le intuizioni di Phish
Blues Traveler e le trasformarono in pop
d'alta classifica. Le loro canzoni mescolano blues e funk e soprattutto
incorporano lo spirito gioviale delle high school. Le loro improvvisazioni
sono timide e compassate. Dello stralunato umore hippie rimane ben poco.
Christopher Barron (canto), Eric Schenkman (chitarra), Aaron Comess (batteria) e
Mark White (basso) formarono gli Spin Doctors alla
New School Of Jazz di New York. Il gruppo venne lanciato tramite un EP
registrato dal vivo, Up For Grabs (Epic, 1991), ristampato con altri
inediti come Homebelly Groove (Epic, 1992). Il formato dal vivo
consentiva di apprezzare
la tecnica pirotecnica di
Schenkman (capace di spaziare da lunghi assoli blues alla Duane Allman a
nervosi stacchetti funky, da potenti fendenti alla Lynyrd Skynyrd a
sognanti raga, da ferite psichedeliche a lividi heavymetal), il canto
felpato di Barron (un semi-falsetto alla Steve Miller), e la ritmica
funambolica di Comess (che picchia duro e con fantasia come Tony Williams).
Se a renderli celebri sono gag scanzonate come
Yo Mamas A Pajama e Big Fat Funky Booty,
e se il successo arriva con Little Miss Can't Be Wrong,
che sembra quasi una
revisione di Sweet Home Alabama, cio` che li contraddistingue dalla media
e` la predisposizione per lunghe jam alla Allman Brothers su temi melodici
come What Time Is It, Freeway Of The Plains, Rosetta Stone.
Pocket Full Of Kryptonite (Epic, 1991) diventa
in breve un best-seller.
Il suo ibrido di funk, soul, blues, reggae e rock and roll ricorda i piu`
ruvidi Lynyrd Skynyrd e i piu` maschi Little Feat, ma con un crogiolo
enciclopedico di stili che tradisce le loro origini colte.
Il frizzante Jimmy Olsen's Blues, la melodica Off My Line, la lunga jam
Shinbone Alley (la piu` vicina ai climi galvanizzanti del primo EP)
e soprattutto Two Princes, una canzone destinata a diventare un numero
memorabile di "roots-rock" d'alta classe, li proclamano sovrani incontrastati
del genere, pur confermando i pro e i contro di una formula non particolarmente
rivoluzionaria, ma certamente in linea con la parte piu` sana del rock degli
anni '70.
Turn It Upside Down (Epic, 1994) tradisce qualche segno di stanchezza.
I brani migliori, a partire da Big Fat Funky Booty, datano dai loro
esordi.
Soltanto il piglio irriverente
di Cleopatra's Cat e il pathos surreale di More Than Meets The Ear
conservano l'essenza del loro matto filosofeggiare.
You Got to Believe in Something (Epic, 1996) ripete la stessa solfa con
You've Got to Believe in Something,
Sister Sisyphus,
She Used To Be Mine. E House e` un altro brano che circolava
da anni. Quando il gruppo prova a sperimentare nuove armonie
(Where Angels Fear to Tread) i risultati sono comici.
Schenkman e` stato nel frattempo sostituito da Anthony Krizan,
che nel 1996 sarebbe stato a sua volta rimpiazzato dall'israeliano Eran Tabib.
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