Il 45 giri, Not Going Down (Amphetamine Reptile), e l'EP Surgery (Circuit, 1989) erano ancora farraginosi, ma sfoderavano gia` la grinta da leoni che li avrebbe sempre contraddistinti. Sean McDonnell al canto e Scott Kleber alla chitarra scaricavano bile e bava in bluesrock incendiari, suonati con foga maniacale, come Dance. Brazier azzannava con l'incedere scomposto degli Steppenwolf, e Stupid Chile, uno dei loro classici, fondeva gli Stones piu` scomposti e l'Hendrix piu` irrazionale. Ma forse i veri Surgery erano quelli del blues tutto deforme e ubriaco di Slap. Di fatto quell'EP trasformava in suono il loro atteggiamento di ribelli.

Il piglio rozzo e sudicio del boogie sudista, e tutt'al piu` lo spirito demenziale della psichedelia texana, permeano il singolo Feedback Fried e l'album Nationwide (Amphetamine Reptile, 1990). L'album e` ancora irrisolto, ma la fosca energia del complesso trova sfogo in sordidi baccanali funky (Mistake), poderosi e tempestosi rock and roll (Maliblues, Bronto), e cupissimi voodoobilly (Breeding e soprattutto Caveman). Il quartetto trionfa anzi proprio quando perde del tutto il filo della musica: nel blues amfetaminico di Highway 109, nella lenta macina bluesrock di Drive-In Fever e in terrificanti escrezioni di hardcore come L-7. Riallacciandosi alla tradizione che passa per Steppenwolf e Grand Funk Railroad, i Surgery rianimano una zona oscura della psiche della musica rock che era rimasta ibernata nei trambusti della new wave.

La grinta infernale del singolo Little Debbie (1992) lascia capire che il complesso e` all'apice. L'EP Trim, 9th Ward Highrollers (Amphetamine Reptile, 1993) trova infatti l'assetto definitivo: uno scomposto bluesrock da saloon con occasionali staffilate "metalliche", scorribande cacofoniche, e cadenze tribali alla Bo Diddley. Il loro capolavoro, e uno dei brani piu` potenti degli anni '90, e` A.K., uno sferragliante rock and roll che recupera la sintassi dei fremiti blues alla maniera dei Gun Club. Your Beautiful Smile, e` un pow-wow osceno con tutti gli strumenti che battono il tempo. Su Maldia troneggia un riff di hardrock minaccioso e stordente, alla Black Sabbath. Kickin Around e` invece un blues nell'accezione senile di Clapton, ma con un bell'innesto di durezze alla Lynyrd Skynyrd su un impianto visceralmente funkrock. Sul disco regna sovrano il "riff". Per quanto vantino uno dei cantanti piu` sgraziati e sguaiati, i Surgery concentrano tutta la potenza delle loro canzoni nelle frasi trascinanti del basso (John Lachapelle) e della chitarra, bravissimi a incendiare l'atmosfera con le loro acrobazie.

Il gruppo diventa adulto con Shimmer (Atlantic, 1994), l'album che dovrebbe essere della consacrazione grazie a un sound meno aspro. La produzione finalmente professionale mette in risalto il canto di McDonnell, un ibrido di rap e di Mick Jagger, e la cruda chitarra blues di Kleber. Si mette in luce anche la sezione ritmica, e non tanto il bassista John Lachapelle quanto il batterista John Leamy, fra i grandi dell'era. Da Bootywhack a Vibe Out a dominare la scena e a fornire un elemento unificante ai vari numeri e` una concitazione della cadenza di Bo Diddley. La loro maniera piu` autentica ha origine pero` da un subdolo poutpourri di funk, soul, boogie, come in Off The A List e Gulf Coast Score. Mentre la loro indole di incorreggibili ribelli risalta soprattutto nei rock and roll mozzafiato di Mr Scientist e Didn't I Know You Once.

McDonnell venne ricoverato per un attacco d'asma nel 1995. La sua carriera di cantante era finita.

I Surgery si sciolsero senza essere riusciti a ottenere un decimo dell'attenzione che veniva tributata agli Helmet e al grunge, ma furono loro i piu` autentici rocker dell'era. Il loro rock and roll ruspante e frenetico troneggia sull'hard-rock imbalsamato dei contemporanei.