- Dalla pagina sui Thee Speaking Canaries di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)


(Testo originale in italiano di Piero Scaruffi, modificato da Stefano Iardella)

Il trio Thee Speaking Canaries era una sorta di supergruppo di Pittsburgh, comprendente il leggendario batterista dei Don Caballero, Damon "Che" Fitzgerald, nei panni di cantante e chitarrista, e il bassista Karl Hendricks, titolare dell'omonimo Trio, più Noah Leger alla batteria.
Il primo album, The Joy Of Wine (Mind Cure, 1993), aveva messo in luce un oscuro coacervo di reperti sonori: riff di heavy-metal, jamming di southern-rock, intensità punk-rock e melodie urlate sul frastuono generale facevano venire in mente un ibrido di Djam Karet, Van Halen, Hawkwind, Allman Brothers, MC5 e Bitch Magnet (Burning Loose, Blocks).
Ciò che svettava era soprattutto la tecnica tanto brutale quanto sopraffina del trio.

Songs For The Terrestrially Challenged (Scat, 1995), che esce in due formati, professionale e lo-fi, registrate in sedi separate, è uno dei più ambiziosi dell'epoca. Ed è ancor più intenso del primo, arrivando a lambire la scenica catastrofica degli Who, talvolta con l'andamento cantilenante di Neil Young (Houses And Houses Of Perfectness), talvolta con l'epos dei R.E.M. (Guitar Strings For A Holocaust), talvolta con la disinvoltura pop dei Cheap Trick (Super Hit).
I torrenziali otto minuti di Terrestrial, tutti sincopi epidermiche e cascate di accordi stentorei, e i catatonici tredici minuti di Any Three Days, ovvero il tour de force psichedelico della loro carriera, e l'inevitabile omaggio ai maestri Van Halen (il lungo medley di Hall Of Force) coronano un'opera di eccessi dichiarati. Nonostante la bravura dei comprimari, il disco è tutto di Che, del suo canto sempre feroce e dei suoi riff di ghigliottina.


(Tradotto da Stefano Iardella)

Ci sono voluti otto anni affinchè la band si riunisse.
Get Out Alive: The Last Type Story (Scat, 2003) è un'altra vetrina del batterista dei Don Caballero Damon Che alla chitarra, ma il songwriting è, nella migliore delle ipotesi, incostante.


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