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I Toad The Wet Sprocket di Tedd Nichols (chitarre) e Glen Phillips (canto)
si fecero le ossa nei garage di Santa Barbara (California).
Dopo aver esordito all'insegna del folk-pop malinconico dei REM con
Bread And Circus (Columbia, 1989), in particolare
Way Away, Pale Blue e Know Me.
Pale (Coumbia, 1990) continuo` in quella vena un po' anonima,
ma Come Back Down e Jam dimostravano gia` un gusto unico nel
confezionare ritornelli.
Fear (Columbia, 1991) reinvento` il sound del gruppo con il
tris d'assi melodico All I Want, Walk On The Ocean e
I Will Not Take These Things for Granted, mentre
Hold Her Down, una scabrosa denuncia della violenza sessuale,
fece credere che le loro non fossero soltanto "canzonette".
La spigliata
Something's Always Wrong e la delicata
Fall Down da Dulcinea (Columbia, 1994) tentarono invano di
proseguire la scalata alle classifiche. A parte quei due ritornelli simpatici,
Fly From Heaven e Inside,
il resto del disco e` tanto sofisticato quanto pretenzioso.
In Light Syrup (Columbia, 1995) e` una raccolta di rarita` e scarti,
ma annovera almeno una
Good Intentions degna del repertorio maggiore.
Coil (Columbia, 1997) e` un disco ancor piu` "adulto", nel senso che
le melodie sono indirizzate agli yuppie di mezza eta` invece che ai punk
adolescenti. Il calypso Whatever I Fear,
il gospel Crazy Life e Amnesia ampliano anche il range stilistico
del gruppo.
L'antologia P.S. (Columbia, 1999) contiene una nuova ballad orchestrale,
Silo Lullaby.
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