Windsor For The Derby


(Copyright © 1999-2024 Piero Scaruffi | Terms of use )
Calm Hades Float, 7.5/10
Metropolitan Then Poland, 6/10 (EP)
Minnie Greutzfeldt, 6/10 (EP)
Difference And Repetition, 6/10 (EP)
The Emotional Rescue LP , 6/10
We Fight Til Death (2004), 5/10
Giving Up The Ghost (2005), 5/10
How We Lost (2008), 5/10
Against Love (2010), 5/10
Links:

If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
Scroll down for recent reviews in english.
Windsor For The Derby sono tre polistrumentisti (originariamente della Florida, ma trasferitisi prima a Austin e poi a New York), ovvero Dan Matz, Jason McNeely e Chris Goyer, che si alternano alle chitarre e alle tastiere, piu` il batterista Greg Anderson. Il gruppo non usa il basso, sostituito da un Farfisa.

Calm Hades Float (Trance Syndicate, 1996 - Secretely Canadian, 2006) e` un disco senza titoli. Basta ascoltare il valzer ambientale che funge da introduzione al primo brano per farsi un'idea della potenza di queste intuizioni: non solo e` ipnotico come tutta la musica ripetitiva, ma ha anche un effetto stordente come nei brani per martello pneumatico dei Neu o nelle sinfonie di Glenn Branca. Il secondo brano fa ancora meglio, con il suo lento flusso di sonorita` ovattate, di rintocchi e di rombi, di vibrazioni e di echi. Anche in questo caso la trance ambientale viene ottenuta con mezzi insoliti, anzi quasi antitetici. L'ultimo brano mescola gli accordi dimessi delle chitarra a un lungo drone di organo e ancora una volta ottiene un flusso omogeneo di suono da un coacervo non lineare di suoni. Tutti e sette i brani sono puramente strumentali, e ciascuno si affida a un'idea diversa di come generare ipnosi. A differenza del vero minimalismo, in cui l'improvvisazione e` legata a una formula matematica, qui il brano e` ancora una "jam", in cui gli strumenti hanno ampia liberta` di movimento. Uno dei contributi piu` interessanti degli ultimi anni alla musica ambientale.

Sempre nel 1996 viene registrato l'EP Metropolitan Then Poland (Trance Syndicate). Al confronto di quelle partiture spettacolari, i cinque brani di turno sono soltanto degli spunti a seguire. Exposito ben rappresenta l'ideologia dell'album di esordio: i suoni disposti con accortezza lungo il percorso di questo lungo viaggio nei dedali della trance non si ripetono meccanicamente e non sono prolungati all'infinito; l'idea e` invece quella di rigenerare di continuo questa tenue filigrana. Gli altri brani tentano in un modo o nell'altro di spingersi oltre quel canovaccio. Moving Florida fa leva sul ritmo di una batteria e sui ronzii snervanti in primo piano; e Slow Death e` quasi un brano di garage-rock, appena dissonante.

Il mini-album (34 minuti) Minnie Greutzfeldt (Trance Syndicate, 1997) che fa seguito ai due EP dell'anno precedente conferma come in seno al gruppo (a cui si e` aggiunto il bassista Adam Wiltzie degli Stars Of The Lid) regni un po' di confusione. Stasis abbozza una canzone rock, anche se ridotta ai minimi termini, mentre lo strimpellio freddo e dimesso di No Techno si spinge agli estremi della pura astrazione, del gioco sulle timbriche e dell'ambientale piu` statica. E` Useless Arm, forse, a fornire la soluzione dell'enigma, a trovare il nesso: anche qui le chitarre improvvisano il loro soffice baccano di accordi su un tappeto ritmico piuttosto anomalo, ma questa volta si intuisce una melodia, frantumata in mille melodie incompiute, che potrebbe emergere all'improvviso. Dai Feelies ai Luna questo e` una delle innovazioni armoniche piu` sfruttate dalla new wave in poi. I Windsor non ne fanno pero` nulla, la lasciano morire nel suo gracile tintinnio. Un'altra strada e` segnata dalla trance subsonica di Skimming, laddove gli accordi si polverizzano e la nebulosa decolla verso galassie lontane. Anche questa pero` rimane un'intuizione isolata. Due o tre spunti potrebbero rappresentare il futuro di questo ensemble, ma nell'insieme questo disco delude, cosi` come aveva deluso il secondo EP.

Il singolo Fangface (Meridian, 1998) continua nell'operazione di astrazione.

Il mini-album Difference And Repetition (Young God, 1999), registrato nell'arco di due anni, fa un uso piu` cospicuo del canto, ma di musica rock ci sono soltanto tenui accenni in * e The Egg, e forse qualche eco di musiche psichedeliche degli anni '60 in ** e Lost In Cycles. E, a modo suo, l'omaggio commosso al mellotron di Nico. Ma il grosso di questi brani e` composto da suoni rigorosamente ammaestrati, una tecnica che sfocia nelle strutture minimaliste di Shaker e Shoes McCoat (13 minuti), che Steve Reich non disdegnerebbe.

(Clicka qua per la versione Italiana)

Awkwardness (Young God, 2001) is a remix album.

Earnest Powers + (Emperor Jones, 2002) collects singles and unreleased tracks (the angelic tinning of WFMU, the hypnotic strumming and drumming of Earnest Powers, the upbeat quasi-melody of E Song, the industrial polyrhythmic Neu-ian piece Fangface,

The Emotional Rescue LP (Aesthetics, 2002), their most radio-friendly work yet, marks a shift towards the song format and the traditional folk-rock format in particular. A few ballads (Now I Know The Sea, Awkwardness, Indonesian Guitars, Mythologies) have an ethereal/tender quality not too different from Mazzy Star.

Jason McNeely, Edward Robert (Paul Newman) and Christian Goyer launched the project I Love You But I've Chosen Darkness (Emperor Jones, 2003) with a self-titled EP that includes the funky-soul number We're Still The Weaker Sex, the disco-punk of When You Go Out, the lugubrious and solemn I Want to Die in the Hot Sun, all reminiscent of the (old) new wave (Talking Heads, Blondie, Joy Division).

The lengthy The Melody of a Fallen Tree on We Fight Til Death (Secretly Canadian, 2004) hints at the band joining the "revivalist" bandwagon of Interpol and the likes.

The pieces on Giving Up The Ghost (Secretly Canadian, 2005) are rather shallow, making one suspect that the purpose of the album was to deliver the synth-pop tune Praise and the rest of it is merely filler, the instrumentals Dirge For A Pack Of Lies and The Front being the notable exceptions.

The stab at mainstream pop music was repeated on How We Lost (Secretely Canadian, 2008) and Against Love (Secretly Canadian, 2010), with equally dismal results.

What is unique about this music database