A House
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On Our Big Fat Merry-Go-Round
I Want Too Much
I Am The Greatest
Wide Eyed And Ignorant
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I dublinesi A House furono fra i tanti epigoni dei conterranei U2, anche loro assestati su un rock melodico e atmosferico. Gli A House preferirono pero` allo stile epico/addolorato dei maestri una ballata malinconica che conservava i tratti somatici del folk celtico ma si apriva alle istanze della crisi moderna. Lo stile confessionale del cantante Dave Couse trapelava anche soltanto dal fatto che i titoli di una buona meta` delle loro canzoni sono in prima persona.

I loro album furono comunque raccolte di canzoni, nel senso piu` riduttivo del termine, che raramente si elevano al di sopra dell'anonimato. Call Me Blue, da On Our Big Fat Merry-Go-Round (Blanco Y Negro, 1988), e 13 Wonderful Songs e I Think I'm Going Mad, da I Want Too Much (Reprise, 1990) vanno giudicate per le intenzioni piu` che per i risultati.

Grazie allo spirito ribelle di I Don't Care, You're Too Young e Take It Easy On Me, il successivo I Am The Greatest (Setanta, 1992) sembro` un minimo piu` vivace, anche se il gruppo continuava a propinare folk-rock melenso (Endless Art).

Qui si chiuse di fatto la prima fase del gruppo, contrassegnata da album banali, ripetitivi e, in ultima analisi, piuttosto noiosi. Con il suo arrangiamento piu` succoso, il singolo Spinster segnalo` un cambiamento in atto.

Wide Eyed And Ignorant (Radioactive, 1995) presento` infatti una produzione piu` pronunciata, quasi sinfonica, e, non a caso, le canzoni meglio confezionate della loro carriera: The Strong And The Silent, Here Comes The Good Times, Everything I Am e Why Me.

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