Auteurs
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New Wave , 6.5/10
Now I'm A Cowboy , 6/10
After Murder Park (Hut, 1996), 5/10
Baader Meinhof , 6/10
How I Learned To Love The Bootboys , 4/10
Luke Haines: Christie Malry's Own Double Entry , 5/10
Luke Haines: Oliver Twist Manifesto , 5/10
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Negli anni '80 in Gran Bretagna la nostalgia per l'era hippie tocco` vertici da manicomio con gli Auteurs di Luke Haines. Il cantante assumeva ora i panni di Donovan ora quelli di Marc Bolan. Le sue canzoni erano un po' piu` forbite della media del brit-pop, non fosse altro perche' Haines tentava di cantare argomenti piu` profondi e personali.

A rivelarli fu l'album New Wave (Hut, 1993), con le melense American Guitars, Showgirl e Junkshop Clothes. In teoria la novita` degli Auteurs era lo sfogo amaro e vitriolico di Haines, ma in realta` l'unico fatto saliente di queste canzoni era che non potevano competere con il meglio del brit-pop perche' Haines non sapeva scrivere liriche decenti, il gruppo non sapeva suonare e i ritornelli erano scadenti. Di conseguenza l'album mascherava l'insuccesso del loro banale pop con ambizioni intellettuali (un po' come aveva fatto il padre di tutti gli illusionisti pop, David Bowie).

Il successivo singolo Lenny Valentino e` il loro brano piu` rock, ma non e` rappresentativo dell'album Now I'm A Cowboy (Hut, 1994), fitto di tocchi classicheggianti di pianoforte, organo, oboe (James Banbury al violoncello) e ancor piu` vicino alla sensibilita` del glam-rock (Chinese Bakery). Si tratta comunque per lo piu` di ballate soporifere che raramente scalfiscono la superficie di un melodismo fine a se stesso. Con questo lavoro lambiccato e aristocratico gli Auteurs tentano di costruirsi una personalita` in un genere che vive della mancanza di personalita`. A loro mancano pero` i ritornelli, che vantano i loro concorrenti senza personalita`. Neanche l'EP di Back With The Killer Again, ancor piu` raffinato, riusci` a redimere la piu` ambigua operazione del brit-pop.

After Murder Park (Hut, 1996), composto durante la convalescenza da un incidente in cui Haines si era rotto le gambe, e prodotto da Steve Albini, ha l'umore giusto (cioe` infelice) ma insiste nell'imitazione di Marc Bolan e nel proporre, accanto a liriche tanto ambiziose quanto pateticamente analfabete, un atteggiamento retro`, con ammiccamenti ai Mott The Hoople (New Brat In Town) e agli ELO (Unsolved Child Murders, forse la canzone piu` orecchiabile della loro carriera), quando non persino agli Small Faces del periodo mod (Land Lovers). Light Aircraft on Fire e Buddha sono semmai le tracce che dimostrano l'originalita` di Haines.

In parallelo Haines ha anche avviato i piu` sperimentali Baader Meinhof (Hut, 1997), sempre con Banbury al violoncello. Meet Me At The Airport e There's Gonna Be An Accident sono fra i suoi capolavori.

Haines e` attivo anche nei Black Box Recorder.

Se possibile, How I Learned To Love The Bootboys (Hut, 1999) e` anche peggio, fiacco e monotono, disperatamente alla ricerca della canzone di successo (Rubettes la candidata di turno).

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(Translation by/ Tradotto da xxx)

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Luke Haines released two solo albums: the soundtrack Christie Malry's Own Double Entry (Virgin, 2001) and the bitter and sometimes brutal Oliver Twist Manifesto (Virgin, 2001).

Das Capital (Virgin, 2003) is a career retrospective.

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