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Provenienti da Londra, veterani della scena musicale, i Bush importarono in
Gran Bretagna spirito angosciato del contemporaneo grunge Americano.
Il cantante Gavin Rossdale e il chitarrista Nigel Pulsford avevano formato il
gruppo nel dicembre del 1992.
I tempi erano maturi per cloni del grunge come Stone Temple Pilots e
Candlebox.
I Bush arrivarono come il cacio sui macheroni con Everything Zen, una canzone che
si ispira in parti eguali a Nirvana e Bad Religion (con le liriche profetiche "We're so bored/ you're
to blame").
L'album Sixteen Stone (Trauma, 1994) e` un concentrato di plagi
piu` o meno palesi, a partire dalla ballad Little Things che e` praticamente dei Nirvana.
L'armonia torturata di Monkey e` quanto di piu` originale si possa trovare. I vertici di pathos, la
funerea Bomb e la scabrosa Testosterone, sono semplicemente canzoni molto confuse.
Riff dalla buona combustione se ne trovano soltanto in Comes Down.
Glycerine e` il singolo che domina le classifiche nel 1995.
L'album vendera` otto milioni di copie in cinque anni.
Se Sixteen Stone era stato il loro Nevermind, allora
Razorblade Suitcase (Trauma, 1996) e` il loro In Utero, e non
soltanto perche' e` prodotto da Steve Albini ma anche per l'umore generalmente
tetro e introspettivo che tormenta le power-ballad
Swallowed e Cold Contagious
nonche' per un paio di incubi funerei (Mouth).
Anche le sconnesse Personal Holloway e Insect Kin,
lungi dall'essere semplici abbordaggi hard-rock si aprono a devastanti
melodrammi psicologici, vibrano di una tensione interiore che mancava
alla furia viscerale del debutto.
Ma gran parte del disco suona come una raccolta di scarti, in qualche caso
davvero imbarazzanti.
Il riff di chitarra e` sempre lo stesso e la sezione ritmica picchia
senza grande fantasia. Questo disco ricaccia i Bush nell'anonimato da cui
erano spuntati.
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