Carter The Unstoppable Sex Machine
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101 Damnations , 6/10
30 Something , 6.5/10
The Love Album , 6/10
Post Historic Monsters , 5/10
Worry Bomb, 6/10
A World Without Dave , 5/10
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I Carter The Unstoppable Sex Machine rappresentarono in molti sensi la quintessenza della futulita` e della scempiaggine della scena ballabile Inglese degli anni '80. Leslie "Fruitbar" Carter e Jim "Bob" Morrison, armati delle drum machine piu` fastidiose della storia del rock, fusero il synthpop da classifica e il punk-pop di retroguardia, rubando idee al vecchio musichall e pose ai rapper politicizzati.

Il primo album, 101 Damnations (Big Cat, 1990), rivelo` il loro ambiguo misto di nichilismo di strada e di denuncia sociale, compresso fra rabbia punk e frenesia da (s)ballo. Emblematica l'epilettica tiritera di Twenty-four Minutes From Tulse Hill, una sequenza rapidissima di immagini brutali. Il loro selvaggio humour (e il loro altrettanto selvaggio campionamento di canzoni altrui) risalta in realta` meglio in Taking Of Peckham 123, A Perfect Day To Drop The Bomb (che riecheggia The Message di Grandmaster Flash) e Midnight On The Murder Mile (che rispolvera Wilson Pickett e Chuck Berry).

La fama giunse nel 1991 con il singolo orecchiabile Sheriff Fatman e l'album 30 Something (Chrysalis, 1991), in particolare il brano Bloodsport For All, provvidenzialmente critico nei confronti della Guerra del Golfo e pertanto catapultato sui settimanali per l'inevitabile censura.
Fra tante gratuite arringhe svettavano invece la tragicomica elegia alla Kurt Weill di A Prince In A Pauper's Grave e il delirante strumentale heavymetal sinfonico Surfin ' USM, testimonianze piu` autentiche della loro vera vocazione; cosi` come i brani piu` punkrock (My Second Lo Last Will And Testament e soprattutto Sealed With A Glasgow Kiss). La sintesi fra ritmi ipercinetici, chitarre iper-elettriche e orchestre iper-sintetiche sortisce effetti suggestivi, ma, se non e` sostenuta da melodie adeguate, tende a suonare ripetitiva.

Il successo di quell'album venne ripetuto nel 1992 dal singolo Bloodsport For All e dall'album The Love Album (Chrysalis, 1992). I singoli The Only Living Boy In New Cross e The Impossible Dream (tratta da un film dei vecchi tempi) rappresentano (rispettivamente) il meglio e il peggio del gruppo. A farsi ascoltare sono soprattutto l'ironica England (ancora Weill) e il nuovo tema strumentale, 1993. Il buon vecchio music-hall sembra in effetti esercitare la maggiore influenza su Is Wrestling Fixed, While You Were Out e Skywest And Crooked, tutte piu` o meno fuori misura. Do Re Me So Far So Good (ispirata a un anthem degli Slade) conserva invece la verve degli esordi.

Post Historic Monsters (IRS, 1993) torna alla satira sferzante degli esordi, trainato da Lean On Me I Won't Fall Over e Under The Thumb And Over The Moon. La loro retorica trabocca in realta` di cinismo, il loro sarcasmo anti-fascista e` fine a se stesso, e in ogni caso la musica passa spesso in secondo piano. Il duo eccelle invece quando si limita a filosofeggiare in maniera assurda, come in The Music That Nobody Likes.

I singoli demenziali Let's Get Tattoos e Glam Rock Cops li riportano in auge alla grande.

Worry Bomb (Chrysalis, 1995) rigurgita cosi` di satira sociale e di stili musicali. E` comunque un album di transizione, che contrappone il punk-rock chitarristico agli arrangiamenti del synth-pop. Il suo forte sono, ancora una volta, i testi.

Il mini-album A World Without Dave (Cooking Vinyl, 1997) presenta il cantante Jim Bob in splendida forma in And God Created Brixton, Nowhere Fast e Road Rage, ma l'album annunciato per il 1998 non uscira` mai, in quanto il complesso si sciogliera` (con un nobile proclama di indipendenza).

Gruppo uscito da una cultura di colonne sonore di filmetti d'avventura e di discomusic degli anni '70, i Carter USM sono soltanto un'orrenda mutazione degli aspetti piu` cretini del glam-rock, senza alcun nesso con la musica. Tardi discepoli degli Sparks, hanno interpretato l'ansia delle masse attraverso un accumulo di stereotipi della protesta, e a quelle stesse masse hanno offerto una valvola di sfogo edonista con le loro esuberanti sarabande.

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