If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me.
|
Gavin Friday e` l'ennesimo intellettuale britannico che esordi` come
giovane arrabbiato e intransigente e dopo pochi anni cambio` radicalmente
faccia e divenne un cantautore tradizionale.
Friday era stato protagonista dell'avventura dei
Virgin Prunes, uno dei complessi piu`
originali degli anni '80. La sua carriera solista si connoto` subito come
qualcosa di completamente diverso. A ispirarlo erano improvvisamente
il cabaret tedesco di Weill, chansonnier filosofi come Jacques
Brel, cantastorie noir come Tom Waits.
Each Man Kills The Thing He Loves (Island, 1989) ricorda la trasformazione compiuta da
Marc Almond, anche se l'impronta del grottesco
sound dei Virgin Prunes e` ancora avvertibile in diversi brani:
il crooning traboccante di spleen della title-track,
con piano da sonata classica,
il sarcastico boogie elettronico di Man Of Misfortune,
e
la polka sgangherata di Next Thing to Murder.
Lo chansonnier atmosferico e sofisticato
viene a galla in Apologia, talvolta mischiandosi al guitto di musichall (From Rags To Riches) e al languido glam-rocker decadente (Another Blow On The Bruise).
Svetta anche una solenne meditazione di Bob Dylan, Death Is Not The End.
Ad accompagnarlo sono nientemeno che
Bill Frisell e Marc Ribot alle chitarre, Hank Roberts al violoncello, una formazione che lascerebbe pensare al non plus ultra
dell'avanguardia jazz, ma il sound e` invece modesto e lineare.
Friday continuo` la sua parabola di riconversione al pop di classifica
su Adam'N'Eve (Island, 1992).
I Want To Live sfoggia arrangiamenti lussureggianti, di spessore quasi sinfonico, con tastiere elettroniche e rhythm machine
a contrappuntare il tema decadente del canto.
L'incalzante fanfara guidata dal sassofono di
King Of Trash si riallaccia invece al suo alter-ego da cabaret.
La canzone piu` comica in questo genere e` Why Say Goodbye, la cui romantica melodia e` punteggiata da una serie di arrangiamenti buffi.
Piu` spavalda e ironica ancora e` Fun And Experience, con chitarra hard-rock, ritmo saltellante di piano uno dei
ritornelli piu` memorabili della sua carriera.
Le ballate austeri, invece, non sono per
lui: quando esce dal varieta`, Friday va alla deriva.
Paragonato a quel lavoro altisonante,
Shag Tobacco (Island, 1995) e` un album dimesso e malinconico, anche
se arrangiato in maniera sofisticata.
In Shag Tobacco e
The Kitchen Sink Drama e` come se parlasse fra se` e se`,
attanagliato da nevrosi e malinconia;
mentre
la ballata disco-soul in falsetto
Angel e il valzer in punta di piedi The Last Song I'll Ever Sing sono i nuovi classici da balera.
Persino la polka demenziale di Dolls (il link piu` ovvio al suo
cabaret surreale) e` marchiata da una sinistra isteria.
Friday returned after a long hiatus with the profound orchestral meditations of
Catholic (2011).
|