- Dalla pagina sui Future Sound of London di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
Cobain e Dougans resuscitarono il soprannome di Amorphous Androgynous per The Isness (Astralwerks, 2002), che fu pubblicato negli Stati Uniti sotto il nome di Future Sound of London.
Il concept è intrigante: innestare la colonna sonora dell'idealismo hippie degli anni '60 (raga-rock, folk psichedelico e simili) sulla musica dance ambient degli anni '90. Così compongono Elysian Fields per violini e sitar, e Go Tell It to the Trees Egghead per flauto, sitar, tabla, fisarmonica, chitarra e Goodbye Sky per orchestra di ottoni, e scatenano un'ondata di distorsioni con High Tide on the Seas of Flesh.
È come se Donovan fosse il frontman dei primi Pink Floyd (o dei Pink Floyd più recenti, come nei sette minuti di Divinity) in un universo parallelo in cui la techno era nata prima del primo album dei Velvet Underground.
Sfortunatamente i 15 minuti di The Galaxical Pharmaceutical, che dovrebbro rappresentare il fulcro dell'album, finiscono per dimostrare i difetti nell'implementazione piuttosto che la sua originalità.
Il progetto Amorphous Androgynous è proseguito su Alice in Ultraland (2005) e The Peppermint Tree and Seeds of Super Awareness (2008).
Il compositore tedesco Max Richter ha collaborato con i Future Sound of London in Dead Cities (1996) e The Isness, nonché in The Peppermint Tree and Seeds of Super Awareness (2008).
Un altro progetto parallelo è stato Yage, a cui è attribuito l'album The Woodlands of Old (2008).
Avanzi dei FSOL sono stati pubblicati su una serie di album intitolati Environments, a partire dal 2008. Environment 3 (2010) contiene uno dei migliori di questi avanzi: A Glitch in Cellular Memory.
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