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Gli Haujobb vennero formati nel 1992 da Daniel Myer e Dejan Samardzic
Il fascino dell'album Homes And Gardens (Offbeat, 1993)
stava nella fusione altamente
tragica di balletti industriali (Kilo-Cycle Respirator), arrangiamenti
sinfonici (Flood) e acquerelli ambientali (Haujobb State).
Yearning e soprattutto Eye Over You furono i brani piu` gettonati
in discoteca.
Freeze-Frame Reality (Offbeat, 1994)
aggiunse una chitarra alla formazione e ripiego`
su un sound piu` atmosferico (ma non meno minaccioso), forse all'inseguimento
della moda ambientale.
La carica spaventosa di World Window emerge da un panorama che e` per
lo piu` sterile e vuoto, come dopo un olocausto nucleare.
L'album di remix Frames (Off Beat, 1995), concepito per le discoteche
(Manifestation, Dream Aid), e
dell'EP Cleaned Visions (Off Beat, 1996), all'insegna del vetusto techno,
avevano fatto pensare a una rapida inversione di marcia da parte del gruppo,
che invece sull'ambizioso Solutions For A Small Planet (Offbeat, 1996) si presenta
nelle vesti di musicisti e arrangiatori smaliziati. Se
Rising Sun e Journey Ahead tengono alto il ritmo,
Nature's Interface e The Cage Complex propongono armonie piu`
sofisticate, al confine con minimalismo e free-jazz.
Gli Haujobb si sono si` convertiti al techno e in generale a forme musicali
piu` accessibili dal pubblico delle discoteche, ma hanno anche raffinato
l'arte di produzione.
L'album ebbe un successo inaspettato. Per sfruttare il momento di popolarita`
uscirono Matrix (Offbeat, 1997), una raccolta di rarita`, e l'antologia
From Homes To Planets (Offbeat, 1997).
Daniel Myer ha anche dato vita al progetto Newt in collaborazione con
Andreas "Tehanu" Meier dei Forma Tadre.
-273c (Quantum Loop, 1998)
viene etichettato come "drum and bass", ma in realta`
il duo compone musica elettronica troppo agitata per una discoteca.
La ritmica non e` quasi mai lineare, anzi e` quasi sempre fratturata e
spigolosa. I contrappunti elettronici non hanno nulla della grazia della musica
cosmica, sono spesso dei semplici trilli dissonanti, oppure dei loop fastidiosi.
La dinamica cosi` articolata fa anzi pensare che brani come Motive One siano
nati per il medium visivo. La tecnica di collage e ripetizione di Hull Break
da` luogo a una suite a meta` strada fra la musica concreta e la musica
ambientale. Ostad sembra una versione rallentata e smussata delle
piece dadaiste di Subotnick piu` che un'orgia di drum and bass.
E -273c Vs +37c, Abyss e White Sun
si avvicinano ancor piu` alle piu` tenebrose
colonne sonore dei film di fantascienza. Le rhythm box sono dei pretesti,
non delle colonne portanti.
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