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Hellacopters sono un gruppo Svedese formato dal batterista degli
Entombed,
Nicke Andersson (aka Nick Royale), trasformatosi in feroce chitarrista.
I primi singoli,
Killing Alan e 1995 (che comprende anche le ferocissime
Tilt City e Freespeedin) non lasciano dubbi sulle loro
ascendenze: il sound di Detroit di MC5 e Stooges.
L'album
Supershitty To The Max (White Jazz, 1996 - First Man's Ruin, 1998),
accompagnato dai singoli What Are You, Misanthropic High e
Gotta Get Some Action NOW,
mette sotto pressione quella fornace di riff incandescenti attraverso
Random Riot, Bore Me , Born Broke.
Grezzo e furibondo, il sound non concede un attimo di tregua.
Il loro sound e` parente stretto del moderno garage-rock Australiano
(Feedtime, Scientists, Celibate Rifles, Lime Spiders) e del moderno
garage-rock Americano (Dwarves, New Bomb Turks, Rocket From The Crypt).
Payin' The Dues (White Jazz, 1997 - SubPop, 1999) si apre con un brano
che ricorda gli Spirit di Got A Line On You:
You Are Nothin'. Il resto del disco oscilla fra quel riff e i
bombardamenti maniacali degli MC5. Le sfumature sono minime: dietro le
bordate heavy-metal di Like No Other Man
sfreccia l'epilessi hardcore di Riot On The Rocks,
il roccioso boogie sudista di Looking At Me si contrappone al pesante
riff in stile Blue Cheer di Psyched Out & Furious.
Dal garage-rock di Hey in poi il disco accelera progressivamente,
dal rock and roll travolgente di Soulseller
al punk-rock corale di Where The Action Is, per approdare
alla vertiginosa acrobazia di Twist Action.
Il sound di Grande Rock (SubPop, 1999) si e` placato.
Non appena il gruppo riduce l'energia, i brani suonano ripetitivi
e stereotipati. Un'altra carica alla MC5
(Action De Grace),
un paio di decolli alla Hendrix
(Renvover e Alright Already Now)
un ennesimo boogie alla Spirit (Move Right Out Of Here)
costituiscono il bottino saliente del disco.
Poi gli Hellacopters si perdono fra un hard-rock solenne
(Welcome To Hell),
un ritornello quasi bubblegum
(Dogday Mornings),
e lunghe canzoni irrisolte come 5 Vs 7
dilapidano invece il loro capitale.
Inevitabilmente vengono smascherate le doti limitate di cantante e chitarrista.
High Visibility (Universal, 2000 - Gearhead, 2002)
rinnega le premesse del loro rock
catastrofico e ripiega su un hard-rock melodico da classifica
(Toys And Flavors).
E By The Grace Of God (Universal, 2003) sara` ancor piu` sbiadito,
despite the catchy Hopeless Case Of a kid In Denial and
the rock'n'roll numbers Baby Borderline.
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