Itch


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Dyin` To Be Jesus (1991), 6/10 Links:

If English is your first language and you could translate my old Italian text, please contact me. Gli Itch sono un trio capitanato da Mark Critchley, cantante che si cimenta anche al pianoforte.

Lo stile di Dyin` To Be Jesus (Nettwerk), registrato alla fine del 1991, si riallaccia in parte ai "comici" del punkrock californiano e in parte ai complessi-beffa britannici. Di suo ci mette testi che sono improntati al piu` sferzante sarcasmo anti-establishment e le figure atonali del piano. Energy Vampire ha una delle sequenze piu` mozzafiato, con il piano martellato senza pieta`, esattamente come viene strimpellata la chitarra e come viene picchiata la batteria. Questa sottospecie di hardcore cede subito il passo allo humour devastante del leader.
Se il piglio di Freedom 55 rasenta quello delle filastrocche del varieta`, se il folle girotondo di Photosynthesis puo` essere accreditato a un raptus di surrealismo, No Death e` una satira tout court (di come i maniaci omicidi diventino degli eroi dei media). More Gimmicks e` uno sketch degno della Bonzo Band, con narrazione su stacchetto jazz e ritornello concitato; cosi` come The Club, che caracolla a un ritmo sgangherato da saloon; e sempre quel pianoforte sguinzagliato negli accordi piu` bislacchi. Il loro metodo eterodosso sortisce i risultati piu` imprevedibili: l'accompagnamento della lunga Open Letter To Dr Strange e` quello di tante jam di bluesrock degli anni "70 (come riscoperto dai Phish). Come recita la loro "lettera aperta": "There are moments that you can't control where it feels good to be alive".

Sostanzialmente gli Itch ambiscono alla palma di Dead Kennedys canadesi, con Critchley nei panni del piu` sarcastico e polemico Biafra.

They also released Pull The Wool (1994).

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