Quando Dave Callahan prese il potere nel regno dei
Moonshake, la chitarrista americana Margaret Fiedler,
il bassista John Frenett e l'ingegnere del suono Guy Fixsen se ne andarono a
formare i Laika (con la flautista Louise Elliott e due percussionisti, fra cui
il batterista Lou Ciccotelli).
Fiedler si mise a sperimentare con le tastiere elettroniche e Fixsen con i
campionamenti.
Preceduto dal singolo Antenna (Too Pure, 1994),
Silver Apples Of The Moon (Too Pure, 1994) si rivela subito come
uno degli album piu` originali dell'era.
L'idea di fondo e` quella di amalgamare un basso dub, un fitto tappeto
poliritmico, sintetizzatori, loop e campionamenti per dare origine ad armonie
circolari e impalpabili, con un tocco di jazz e di funk. Emblematica dei loro
baccanali ipnotici e` Sugar Daddy (un'orgia di percussioni e vocalizzi
"brasiliani", con le figure melodiche del basso in primo piano,
su cui planano rumori alieni). A quel modello si ispira
Marimba Song, con un ritmo ancor piu` frenetico, un febbricitante
flauto jazz e una melodia piu` pronunciata.
Let Me Sleep affonda il piede sull'acceleratore e perviene a una
variante galattica: il ronzio di rumori diventa uno strumento a se stante,
che compete con un flauto impazzito, mentre le percussioni dilagano
stratificate.
Le percussioni fitte ma non assordanti, il sottobosco di rumori elettronici
e il bisbiglio soffice della cantante costituiscono le tre dimensioni lungo
cui evolvono le canzoni. Il contrasto e` ammaliante.
Coming Down Glass, per esempio, sfodera il ritmo piu` pesante,
un ritmo meccanico e sincopato, ma il canto e` il piu` suadente e fiabesco,
e l'elettronica e` quasi impalpabile.
La musica di questi surreali affreschi etnico-ambientali
e` al tempo stesso ballabile, dub, etnica e ambientale.
Nella spaventosa danza tribale di If You Miss sembra di ascoltare
dozzine di tamburi battere all'unisono un samba-reggae. Il
vibrafono ripete una semplice melodia che riprendera` a intervalli
e il canto intona una litania quasi indiana,
e il risultato e` l'ipnosi/estasi dell'arte meditativa.
Basta che il gruppo accentui la componente jazz, come in
Red River, per sentire echi dei
Pop Group
e dei Rip Rig & Panic.
L'intelligenza deviante del gruppo assimila reperti di
rap (44 Robbers), soul (Honey In Heat)
e jazz (Spider Happy Hour)
e li diluisce in jam prive di un baricentro, di una melodia, di un riff.
Eliminata la chitarra, ridotte le tastiere a puro sottofondo, i Laika non
hanno paura
ad adottare come strumenti guida le marimba, il flauto, il vibrafono.
Nessuno di questi strumenti si erge pero` mai a vero "protagonista".
L'identita` di questi brani e` quella di non avere un'identita`.
Il pop soffice, leggero e sotterraneo di
Sounds Of The Satellites (Too Pure, 1997) si avvale di una maggior
abilita` strumentale. Fixen si alterna ora anche alla tromba, Elliott (che
suona anche in un sestetto jazz) e` piu` spericolata al flauto,
i percussionisti stendono tappeti ritmici sempre piu` fitti,
e i sintetizzatori dilagano in lungo e in largo.
Prairie Dog si apre sul traffico intenso di basso e percussioni,
si sviluppa fra i tintinnii di xilofono e borboglii dell'elettronica e
si chiude sui volteggi di flauto.
Sintetizzatore e flauto ingaggiano preziosi duelli aerei
in Out Of Sight And Snowblind (sette minuti), il cui
motivo arabico e il cui tribalismo ricordano
la world-music di Jon Hassell.
Il flauto spesso raddoppia il ritmo della canzone, con effetti da trance.
Alcuni brani puntano invece sulla percussivita` dei sintetizzatori, come
Almost Sleeping (sette minuti).
Soltanto i Laika potevano comporre un singolo come Breather,
che fonde in maniera soave i tripudi ritmici del jungle le estasi
raga-minimaliste di Terry Riley.
In compenso Bedbugs riesce a fondere addirittura il jazz-rock di Miles
Davis, i vertiginosi poliritmi africani e la musica concreta di Morton Subotnik.
In questi brani si sublima il programma "fusion" di Fiedler e Fixsen,
si sublimano i loro arrangiamenti poliglotta e le loro armonie stratificate.
Il limite di questo programma e` la musica leggera di Starry Night,
dove l'arrangiamento maschera quello che in fonde e` soltanto un jazz
disimpegnato da salotto. Ma anche in questo campo i Laika trascendono le
etichette.
L'orchestrazione fluida del brano strumentale Blood + Bones,
swingante e trascinante, si avvale di xilofono e percussioni tropicali
e di un impulso ritmico alla Rip Rig & Panic.
Degna conclusione del disco e` Spooky Rhodes, un crescendo cosmico di
percussioni ed elettronica nel quale si incastona un flauto galattico.
A coronare il tutto, rimane la poesia crepuscolare di Fiedler, che trasforma
ogni canzone in un tenero atto metafisico.
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