Cerchi concentrici di distorsioni, squarci "sinfonici", tastiere fluttuanti, arpeggi onirici, ritmi complessi danno luogo a lunghe elucubrazioni musicali, ad odissee sonore ad altissima gradazione allucinogena. Quelle suite, sempre sospese in una sorta di trance mistica, fondono e confondono elementi dei Pink Floyd (i languori di It's Time, il crescendo tempestoso di Bedlam), degli Hawkwind (le sequenze incalzanti di Smile), della Dark Star dei Grateful Dead (le litanie frammentate di Rosemary Jones). Paid In Kind (sul primo EP), Attached e Firefly (sul secondo) rappresentano invece il lato piu` delicato e intimista dell'operazione.

Il suo seguito, Need For Not (Capitol, 1992), tenta di spingersi oltre il modello dei Bunnymen incorporando ambizioni art-rock. Ne risulta pero` un'opera ambigua, di transizione, contesa fra due personalita`. Per una buona imitazione di garage-rock (Against Nature), c'e` un tentativo ballabile-commerciale (World Around); per un raga-rock alla Set The Controls For The Sun (Pink Floyd) come Coterie c'e` una Arcs Of Light And Dew che pesca dal rock romantico degli anni '60, dai Genesis e dai Moody Blues. L'unico dato positivo e` la carica tribale, continua e implacabile, del batterista Dave Francolini. Per il resto, il disco e` pretenzioso e inconcludente.

Terry Bickers formera` poi i Cradle con Caroline Tree, dei quali e` uscito Baba Yaga (Ultimate, 1996).