Meat Beat Manifesto


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Storm The Studio , 7/10
Armed Audio Warfare, 5/10
99% , 6/10
Satyricon , 5/10
Subliminal Sandwich , 6/10
Actual Sounds And Voices, 7/10
RUOK , 5/10
In Dub (2003), 5/10
Autoimmune (2008), 5/10
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Summary.
Jack Dangers' Meat Beat Manifesto were one of the most creative bands of the industrial-dance crossover. Their Storm The Studio (1989), offering a thick mix of hyper-cinetic hip-hop rhythms, exuberant samples and electronic dissonance, pioneered "jungle" music for the next decade. When the world caught up, Dangers had already moved one step ahead with Actual Sounds And Voices (1998), a collection of torrid jazz jamming and of music composed by breaking down the beats of dance music into an abstract magma of sounds and then rebuilding them again into powerful beats.
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Jack Dangers (all'anagrafe John Corrigan) inizio` a suonare (chitarra) e cantare nei Perennial Divide, un gruppo della cittadina industriale di Swindon che condivideva con (il bassista) Johnny Stephens e che si ispirava alla musica industriale ballabile di Cabaret Voltaire e Human League. Dopo aver pubblicato Purge e aver registrato il secondo album (inedito), il gruppo evolse nei Meat Beat Manifesto, esorditi con l'EP Suck Hard (dicembre 1987), un saggio di cacofonia naif: I Got The Fear accomuna fiati free-jazz, metallurgia martellante, un coro campionato e un'ebbra drum-machine; Kneel And Buzz e` un maelstrom di puro rumor bianco; Kick That Man e` un incubo horror, stritolato da macchinari immani e stordito da rumori raccapriccianti. (Il singolo verra` raccolto su Armed Audio Warfare). I Meat Beat Manifesto presto divennero una punta di riferimento del movimento industriale grazie agli stravaganti spettacoli multimediali allestiti dagli artisti visivi Marcus Adams e Craig Morrison.

Applicando gli esperimenti sul ritmo e sull'atmosfera della musica industriale all'house, i Meat Beat Manifesto diedero con Storm The Studio (Wax Trax, 1989) un'opera stilisticamente rivoluzionaria. Le sorgenti sonore di quelle quattro suite (remix di tre 12" e di un "promo") sono sostanzialmente tre: i ritmi dell'hip hop (violenti, sincopati, nervosi), i campionamenti (multiformi, selvaggi, onnipresenti) e le dissonanze elettroniche (vagamente ispirate ai rumori di fabbrica). Quello di God O.D. e` soprattutto un rap iper-cinetico, con un accompagnamento in continua evoluzione che i campionamenti trasformano in una sorta di circo ambulante delle possibilita` di studio. Re-Animator e` giocata invece su cacofonie piu` intrepide: il mix e` piu` denso, vorticoso, quasi sinfonico, e procede per scatti isterici, invece che per flussi liberi, per fratture e controtempi, fino a raggiungere livelli di elettronica alla Stockhausen.
I Got The Fear (che nel 1987 era stato il loro primo singolo) esplora sonorita` piu` soffici e morbose. Strap Down e` la loro danza piu` epidermica, propulsa da un tribalismo africano e da un'elettronica distorta, l'equivalente del punkrock nel campo del techno, un assalto brutale come quello dei Tackhead.

Il loro primo vero album, 99% (Wax Trax, 1990), segno` piu` che altro un progresso nettissimo nella prassi di produzione e di sutura dei loro campionamenti. Un balletto industriale come Hello Teenage America e` concepito per la diffusione di massa, ma nondimeno rappresenta lo stato dell'arte nel campo del collage. Fra Psyche- Out, immerso in tribalismi africani e sonorita` "acide", e la fanfara funky di 10 X Faster Than The Speed Of Love, troneggia l'house frenetica e ipnotica di Helter Skelter. Con questi dischi i Meat Beat Manifesto introdussero uno stile poliritmico e polifonico di grande effetto nel reame della dance music.

Il 1990 e` soprattutto l'anno di Radio Babylon, i cui frenetici breakbeat coniarono di fatto la musica jungle. L'anno dopo il gruppo cambio` di nuovo marcia con Paradise Now, un brano che costruisce atmosfera "noir" per mezzo di una ragnatela di battiti distorti e prefigura lo stile psicologico che Tricky portera` al successo. Con questi brani Dangers compiva una sintesi prodigiosa di musica elettronica Europea e hip hop Americano, di Cabaret Voltaire e Public Enemy.

Su Satyricon (Mute, 1992) i Meat Beat Manifesto sono di fatto un duo (Dangers e Stephens) di smaliziati produttori di musica da ballo, un formato che loro hanno inventato e tanti stanno imitando. I singoli da discoteca sono Edge Of No Control e Mindstream, battito veloce e poca sofisticazione; ma la vera novita` e` quella delle "canzoni", delle quali Circles ha forse la melodia piu` orecchiabile, in pieno territorio Depeche Mode. Placebo ricicla il loro Radio Babylon e Pot Sounds finisce quasi in trance. Meno audace dei precedenti, ma anche piu` unitario, Satyricon segna una parziale ritirata dagli obiettivi dei primi 12".

Jack Dangers, trasferitosi a San Francisco nel 1994, impiega quattro anni ad assemblare un altro album, il doppio Subliminal Sandwich (Interscope, 1996). Il disco segna in parte un ritorno allo stile dei primi Cabaret Voltaire, ma con una maggiore consapevolezza del ruolo che possono giocare gli effetti ambientali, i campionamenti e i suoni "concreti". Il nocciolo dell'operazione rimane la fusione nucleare di sofisticati poliritmi, basso dub e canto rap. Fanno la loro comparsa i sintetizzatori analogici (anche mellotron, theremin), a contribuire al senso di retro`. A parte due tributi ai toaster giamaicani (Nuclear Bomb e Assassinator), e qualche saggio della sua smaliziata arte di collage (soprattutto nell'ipnotica trance percussiva di 1979), il disco eccelle nelle scenografie atmosferiche di She's Unreal e Addiction, che acquistano spessore persino metafisico nel gioco di dissonanze di No Purpose No Design e nel trip-hop di Long Periods Of Time. E` un programma che culmina nei manierismi psicologici di Transmission e Cancer, immersi in climi opprimenti e armonie jazzate.
Il secondo disco e` soltanto un catalogo di esperimenti d'improvvisazione. Per lo piu` essi dimostrano l'inettitudine del personaggio, intento a imitare in maniera puerile l'elettronica robotica (Mad Bomber) e le piece di Morton Subotnick (Stereophrenix). Si commenta da solo l'estratto di Electric People (la versione completa e` di sei ore), un tedioso saggio di ritmi elettronici. L'unica novita` saliente sono gli studi sinfonici di Tweekland, con reminescenze di Xenakis e Nono. Ma in generale il disco, lungi dal consacrare una carriera, dimostra che Dangers e` ancora un apprendista alle prese con progetti al di fuori della sua portata. Mai progetti sono indubbiamente affascinanti.

Original Fire (Interscope, 1997) e` una raccolta di rarita`, inediti e remix, cosi` come lo era stato Armed Audio Warfare (Wax Trax, 1991).

Meno pedanti e pretenziosi della media, influenzati dal surrealismo e dal futurismo, e forse semplicemente piu` dotati musicalmente degli altri, i Meat Beat Manifesto sono diventati dei maestri della manipolazione sonora per il consumo di massa.

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Continuing his evolution towards a busier style of dance music, Jack Dangers recorded the mostly instrumental Actual Sounds And Voices (Nothing, 1998) as an exercise in layering sounds on top of rhythm. The new line-up of Meat Beat Manifesto is a trio with Lynn Farmer on percussions and John Wilson on guitars (guests contribute saxophone, theremin, organ, clarinet). The booming, driving, hallucinating jungle of Prime Audio Soup is a melange of syncopation, sampling, world-music and rapping, a cross of Enigma, Stone Roses and Squarepusher. That introduction simply lays down the credentials of the team.
The next step is to go beyond dance and rock. The intricate, bouncing synthesizer patterns of Book Of Shadows, coupled with over-the-top drumming and roaring bass, lead to a session of torrid jazz jamming. Herbie Hancock's specter rises from the 11-minute Thumb, which is exemplary of making music by breaking down the beats of dance music into an abstract magma of sounds and then rebuilding them again into powerful beats.
Intensity is the rule of the game, as the power-drill of Let's Have Fun and the frantic, chaotic Let Go make clear. The stormy scratching and the flood of peripheral events of Where Are You approach the hard rock of hip hop.
As usual, the vocal tracks are the weakest, but at least Acid Again, with its hyper-kinetic, android hip-hop moves, and the dissonant (dub and rhtyhm and blues) ballad of Funny Feeling deserve a place among his most adventurous experiments.
Dangers' psychedelic funk has assumed over the years a brutal quality that is the only liaison with the industrial music of his beginnings. Omitting the political raps of previous works, and replacing them with disconnected collages of vocal samples, has benefited Dangers' music. Employing jazz musicians (Bernie Maupin, Pat Gleason) has increased the warm and organic feeling of his music, that now bears little resemblance to the jungle scene that it spawned.

The 12" EP Eccentric Objects, which includes Peristaltic Wave and My Shorty, is almost a summa of Danger's collage art.

Jack Dangers released an album of his own remixes, Hello Friends (Shadow, 2001).

RUOK (Run, 2002) pushes the envelop of remix albums by composing songs out of samples (from his own past career as well as from other artists' songs), but the results sound just like that: remixes (No Echo In Space, What Does It All Mean, Horn of Jerico).

In Dub (Lakeshore, 2003) is a dub-style remix of R.U.O.K?, which means that the songs are completely devastated, to the point that one suspects the original song was merely an inspiration for its corresponding remix. Dangers, ever a beat sculptor, offers this experience also on DVD, where he becomes a full-fledged sound sculptor (in collaboration with DJ Shadow) adding another dimension to the "remix". The main difference between the original and the remix is that the original had spikes and pauses, whereas the remix sounds homogenous to the point of being monotonous or, as Brian Eno would put it, "music not to listen to".

Meat Beat Manifesto contributed At the Center (Thirsty Ear, 2005) to an avantgarde-jazz series.

Battersea Shield (Malicious Damage, 2005) is a collaboration with Orb.

Autoimmune (2008) was Danger's (elegant) tribute to dubstep.

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