Summary.
Jack Dangers' Meat Beat Manifesto were one of the most
creative bands of the industrial-dance crossover. Their
Storm The Studio (1989), offering a thick mix of hyper-cinetic
hip-hop rhythms, exuberant samples and electronic dissonance,
pioneered "jungle" music for the next decade. When the world caught up,
Dangers had already moved one step ahead with
Actual Sounds And Voices (1998), a collection of
torrid jazz jamming and of
music composed by breaking down the beats of dance music into an
abstract magma of sounds and then rebuilding them again into powerful beats.
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Jack Dangers (all'anagrafe John Corrigan) inizio` a suonare (chitarra) e cantare
nei Perennial Divide, un gruppo della cittadina industriale di Swindon che
condivideva con (il bassista) Johnny Stephens e che
si ispirava alla musica industriale ballabile di
Cabaret Voltaire e
Human League.
Dopo aver pubblicato Purge e aver registrato il secondo album (inedito),
il gruppo evolse nei Meat Beat Manifesto, esorditi con l'EP
Suck Hard (dicembre 1987), un saggio di cacofonia naif:
I Got The Fear accomuna fiati free-jazz, metallurgia martellante, un
coro campionato e un'ebbra drum-machine;
Kneel And Buzz e` un maelstrom di puro rumor bianco;
Kick That Man e` un incubo horror, stritolato da macchinari
immani e stordito da rumori raccapriccianti.
(Il singolo verra` raccolto su Armed Audio Warfare).
I Meat Beat Manifesto
presto divennero una punta di riferimento del movimento industriale grazie
agli stravaganti spettacoli multimediali
allestiti dagli artisti visivi Marcus Adams e Craig Morrison.
Applicando gli esperimenti sul ritmo e sull'atmosfera della musica industriale
all'house, i Meat Beat Manifesto diedero con
Storm The Studio (Wax Trax, 1989) un'opera stilisticamente
rivoluzionaria. Le sorgenti sonore di quelle quattro suite
(remix di tre 12" e di un "promo") sono sostanzialmente tre: i ritmi
dell'hip hop (violenti, sincopati, nervosi), i campionamenti (multiformi, selvaggi, onnipresenti) e le
dissonanze elettroniche (vagamente ispirate ai rumori di fabbrica). Quello di God O.D. e`
soprattutto un rap iper-cinetico, con un accompagnamento in continua evoluzione che i campionamenti
trasformano in una sorta di circo ambulante delle possibilita` di studio. Re-Animator e` giocata
invece su cacofonie piu` intrepide: il mix e` piu` denso, vorticoso, quasi sinfonico, e procede per scatti
isterici, invece che per flussi liberi, per fratture e controtempi, fino a raggiungere livelli di elettronica alla
Stockhausen.
I Got The Fear (che nel 1987 era stato il loro primo singolo) esplora
sonorita` piu` soffici e morbose. Strap Down e` la loro danza piu` epidermica, propulsa da un
tribalismo africano e da un'elettronica distorta, l'equivalente del punkrock nel campo del techno, un
assalto brutale come quello dei Tackhead.
Il loro primo vero album, 99% (Wax Trax, 1990), segno` piu` che altro
un progresso nettissimo nella prassi di produzione e di sutura dei loro
campionamenti. Un balletto industriale come Hello Teenage America e` concepito per la
diffusione di massa, ma nondimeno rappresenta lo stato dell'arte nel campo del collage. Fra Psyche-
Out, immerso in tribalismi africani e sonorita` "acide", e la fanfara funky di 10 X Faster Than The
Speed Of Love, troneggia l'house frenetica e ipnotica di Helter Skelter.
Con questi dischi i Meat Beat Manifesto introdussero uno stile poliritmico
e polifonico di grande effetto nel reame della dance music.
Il 1990 e` soprattutto l'anno di Radio Babylon, i cui frenetici breakbeat
coniarono di fatto la musica jungle. L'anno dopo il gruppo cambio` di nuovo
marcia con Paradise Now, un brano che costruisce atmosfera "noir"
per mezzo di una ragnatela di battiti distorti e prefigura lo stile psicologico
che Tricky portera` al successo.
Con questi brani Dangers compiva una sintesi prodigiosa di musica elettronica
Europea e hip hop Americano, di Cabaret Voltaire e Public Enemy.
Su Satyricon (Mute, 1992) i Meat Beat Manifesto sono di fatto un duo
(Dangers e Stephens) di smaliziati produttori di musica da ballo, un formato
che loro hanno inventato e tanti stanno imitando.
I singoli da discoteca sono
Edge Of No Control e Mindstream, battito veloce e poca
sofisticazione; ma la vera novita` e` quella delle "canzoni", delle quali
Circles ha forse la melodia piu` orecchiabile, in pieno territorio
Depeche Mode. Placebo ricicla il loro Radio Babylon e
Pot Sounds finisce quasi in trance. Meno audace dei precedenti, ma anche
piu` unitario, Satyricon segna una parziale ritirata dagli obiettivi
dei primi 12".
Jack Dangers, trasferitosi a San Francisco nel 1994, impiega quattro anni ad assemblare
un altro album, il doppio Subliminal Sandwich (Interscope, 1996).
Il disco segna in parte un ritorno allo stile dei primi Cabaret Voltaire,
ma con una maggiore consapevolezza del ruolo che possono giocare gli effetti
ambientali, i campionamenti e i suoni "concreti". Il nocciolo dell'operazione
rimane la fusione nucleare di sofisticati poliritmi, basso dub e canto rap.
Fanno la loro comparsa i sintetizzatori analogici (anche mellotron, theremin),
a contribuire al senso di retro`.
A parte due tributi ai toaster giamaicani (Nuclear Bomb e Assassinator),
e qualche saggio della sua smaliziata arte di collage (soprattutto nell'ipnotica
trance percussiva di 1979), il disco eccelle nelle scenografie atmosferiche
di She's Unreal e Addiction, che acquistano spessore persino metafisico
nel gioco di dissonanze di No Purpose No Design e nel trip-hop di
Long Periods Of Time. E` un programma che culmina nei manierismi psicologici
di Transmission e Cancer, immersi in climi opprimenti e armonie jazzate.
Il secondo disco e` soltanto un catalogo di esperimenti d'improvvisazione.
Per lo piu` essi dimostrano l'inettitudine del personaggio, intento a
imitare in maniera puerile l'elettronica robotica (Mad Bomber) e le piece
di Morton Subotnick (Stereophrenix). Si commenta da solo
l'estratto di Electric People (la versione completa e` di sei ore),
un tedioso saggio di ritmi elettronici. L'unica novita` saliente sono gli
studi sinfonici di Tweekland, con reminescenze di Xenakis e Nono.
Ma in generale il disco, lungi dal consacrare una carriera, dimostra che Dangers
e` ancora un apprendista alle prese con progetti al di fuori della sua portata.
Mai progetti sono indubbiamente affascinanti.
Original Fire (Interscope, 1997) e` una raccolta di rarita`, inediti
e remix, cosi` come lo era stato Armed Audio Warfare (Wax Trax, 1991).
Meno pedanti e pretenziosi della media, influenzati dal surrealismo e dal
futurismo, e forse semplicemente
piu` dotati musicalmente degli altri, i Meat Beat Manifesto
sono diventati dei maestri della manipolazione sonora per il consumo di massa.
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