Spiders , 6.5/10
Tin Planet , 6/10 | Links: |
A meta` degli anni '90
la nuova moda che arriva dall'Inghilterra puo` essere riassunta con il termine
"kitsch d'avanguardia". Il pubblico britannico sembra rapito nell'adorazione
di tutto cio` che e` "retro`", ma al tempo stesso esige che venga travestito
con gli ultimi ritrovati tecnologici. Questo vale tanto per il trip-hop quanto
per il brit-pop. Gli Space (Tommy Scott al canto, Jamie Murphy alla chitarra,
Franny Griffiths alle tastiere, Andy Parle alla batteria) provengono da
Liverpool e soddisfano appieno questa formula.
Il loro e` un misto di melodismo brit-pop, di recitazione hip hop, della danza
allucinogena di "Madchester" e del gioviale battito sincopato di Madness e
Specials.
A lanciarli sono stati tre singoli di notevole caratura.
Me & You Vs. The World recupera lo spirito naif e demenziale del bubblegum.
Neighbourhood e` una ballad filosofica (le liriche descrivono una
galleria di tipi bizzarri) che mescola un tema latino da film
di spionaggio con un andamento pigramente reggae.
Dagli Spandau Ballet il loro hit Female Of The Species impara come usare la musica leggera
di Bacharach (con tanto di marimba, xilofono e fiati, nonche' passo di cha-cha)
in un contesto da discoteca.
Piu` che i Beatles, il riferimento d'obbligo sono i Kinks, con le loro
ironiche vignette di vita borghese.
Preceduto dai singoli Avenging Angels e The Ballad Of Tom Jones, come monotona consuetudine per il Brit-pop, Tin Planet (Gut, 1998) nonmantiene del tutto quelle promesse adagiandosi in un sound che e` per meta` banale e per meta` semplicemente raffazzonato. E` ancora evidente la classe nettamente superiore alla media del gruppo, ma in molte canzoni prevalgono le esigenze di copione. |
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