Sugarcubes


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Life's Too Good, 7/10
Here Today Tomorrow Next Week, 5/10
Stick Around For Joy, 5/10
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If English is your first language and you could translate my old text, please contact me. I Sugarcubes passeranno probabilmente alla storia come il gruppo della cantante Bjork Gudmundsdottir, ma nacquero in realta` come la creatura del chitarrista Thor Eldon (ex Theyr) e del trombettista e cantante Einar Orn, che era gia` stato leader all'inizio degli anni '80 dei Purrkur Pillnikk, con il bassista Bragi Olafsson, e poi dei Kukl, con Bjork e il batterista Siggi Baldursson.

I singoli Birthday (One Little Indian), in cui Bjork sembra una O'Connor sgolata e la musiche sembra stonare la colonna sonora di un film noir, Coldsweat, dalle conturbanti sincopi funky, e Deus, con un dialogo fra un parlato maschile e i ruggiti rhythm and blues di lei, coniarono uno stile eterodosso e imprevedibile di "pop song" e crearono un'attesa spasmodica per l'album Life's Too Good (Elektra, 1988). Sempre piu` legati all'immagine di folletti e mattacchioni della musica, i Sugarcubes facevano in realta` leva sul contrasto fra le eccentricita` vocali dei due cantanti (lui che recita con quel vocione da imbonitore e lei che gorgheggia nel suo soprano da ragazzina immatura come se stesse cantando in un altro disco) e su sonorita` che erano piu` spontanee che originali. A completare il fascino dell'opera erano le metafore sessuali dei testi di Bjork.
Enormemente sopravvalutato, questo album era in realta` popolato di creature sonore tanto strane quanto incostanti: il forte battito funky di Blue Eyed Pop e Delicious Demon discendevano dalla scuola del ballabile scipito dei B52's. Bjork rifaceva persino il verso al vaudeville di Annette Napolitano (Concrete Blondes) nella foto d'epoca di Fucking In Rhythm And Sorrow e a Katrina And The Waves nello spiritato country-rock di Motor Crash.

Il successivo, piu` commerciale Here Today Tomorrow Next Week (One Little Indian, 1989), con il tastierista Magga Ornolfsdottir (ex Reptile), chiari` l'equivoco: questo incrocio fra il pop degli Abba e il ballabile new wave dei B52's non poteva altro che novelty come Regina. Pump e Water preannunciavano pero` il pop melodrammatico di Bjork.

Perso il carisma naif degli esordi (nonche' il fascino esotico di provenire dall'Islanda), il gruppo chiuse la carriera con l'altrettanto mediocre Stick Around For Joy (One Little Indian, 1992), ancora fra le braccia dei B52's (Vitamin), oltre che del funk (Hit) e di un altro vispo country-rock (Walkabout). Svetta semmai la novelty pan-etnica Chihuahua, finalmente un brano in cui l'eccentricita` dei loro arrangiamenti viene messa al servizio di un estro davvero metafisico. Da qui prendera` l'abbrivo la carriera solista di Bjork .

Del gruppo faceva parte, sotto le mentite spoglie di Johnny Triumph, anche Sigurjon "Sjon" Sigurosson (Iceland, 1962), futuro romanziere di successo.

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