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Andy Summers divenne famoso come chitarrista dei Police, al fianco della
star Sting e del prodigioso batterista Stewart Copeland. Se la fama arrise
al bassista e cantante, fotogenico e telegenico nonche' a` la page con le
sue pose umanitarie, la vera forza motrice del gruppo fu sempre rappresentata
da Summers e Copeland, consumati musicisti che avevano alle spalle due gloriose
carriere nei complessi del rock progressivo della Gran Bretagna.
Copeland era cresciuto nei Curved Air (e` il marito di Sonja Kristina, la
loro mitica cantante) e Summers aveva addirittura fatto gavetta
nei locali di rhythm and blues. Sting e Copeland erano della stessa generazione
(1951/52), ma Summers aveva dieci anni di piu` (e` nato nel 1942). Aveva
iniziato negli anni '60, al fianco di nomi leggendari come Zoot Money
e Eric Burdon. Negli anni '70 era stato assoldato da cantautori eccentrici
come Kevin Coyne e Kevin Ayers. Attraverso queste esperienze aveva maturato
uno stile molto personale, che si ispirava ai grandi chitarristi del rock
alternativo, ma al tempo stesso rifuggiva dall'assolo, dal riff, dallo show
individuale, dal rumore, e prediligeva invece l'accompagnamento soffice e
intelligence.
Nel gennaio del 1977 Gordon Sumner, in arte Sting, comincio` a reclutare amici
e conoscenti per formare un complesso new wave, sulla scia dei tanti che
stavano calando in massa sugli studios di Londra. Erano gli anni del boom,
gli anni della rinascita, del punk, dei Sex Pistols, delle case discografiche
indipendenti. La scena musicale stava compiendo una rivoluzione di portata
storica, che avrebbe portato alla ribalta centinaia di facce nuove, togliendo
alle case discografiche maggiori il monopolio del mercato e soprattutto il
potere di selezionare cio` che la gente poteva ascoltare.
Sting, Copeland e Summers capitarono nel posto giusto al momento giusto.
Non ebbero neppure bisogno di fare lunghe ed estenuanti tournee` per farsi
conoscere. La loro prima ballata, "Roxanne", calzo` perfettamente il modello
"alternativo" che stava prendendo piede e ne fece subito eleggere fra gli
eroi dell'epoca. C'era il reggae, che veniva riscoperto da tanti altri
gruppi, c'era un arrangiamento fuori dalla norma, e il canto in falsetto
di Sting, per non parlare del look (ai tempi si tinsero i capelli di biondo
e indossarono divise della polizia).
Il successo fu superiore a quanto loro stessi si aspettavano. Ogni singolo
entro` regolarmente in classifica: Message In A Bottle, Walking On The
Moon, Don't Stand So Close e cosi` via. Ormai sono ritornelli entrati
nel repertorio della canzone moderna, destinati ad essere fischiettati
per secoli.
Per sfruttare fino in fondo quell'inatteso e improvviso successo, il trio
accantono` le velleita` avanguardiste con cui era partito. Non appena la
new wave comincio` a perdere colpi (commercialmente parlando), la solidita`
del gruppo si sfaldo` e le tre personalita` cominciarono a divergere.
Sting si lancio` a corpo morto nel pop commerciale, in un testardo (e un
po' comico) tentativo di imporre un culto della propria personalita`.
Copeland si scopri` compositore quasi-classico.
Andy Summers semplicemente torno` alle origini. Non si era lasciato montare
la testa dai milioni di dischi venduti, e non se la prese piu` di tanto
quando la festa fini`. Riallaccio` i rapporti con il maestro Robert Fripp,
e lo aiuto` a registrare due opere sperimentali come I Advance Masked (A&M)
nel 1982 e Bewitched nel 1984.
Il primo album solista, XYZ (MCA), nel 1988,
confermo` la sua abilita` strumentale, ma anche un certo disagio nei panni
del chitarrista rock. Summers era sempre stato una generazione avanti, e
ormai portava con fatica i suoi 46 anni di eta`.
Trasferitosi a Los Angeles, scopri` una nuova vocazione con la new age
strumentale di Mysterius Barricades (Private, 1988), sotto l'egida del
produttore e tastierista David Hentschel, e di Golden Wire
(Private, 1989), apice di questo periodo atmosferico ed esotico.
Nel 1990 Charming Snakes impose prepotentemente la sua
personalita` di spettacolare e spericolato arrangiatore jazz-rock, nonche'
di smaliziato conduttore d'orchestra (un ensemble d'eccezione che vantava
il sassofonista Bill Evans e il batterista Chad Wackerman, oltre al solito
Hentschel e a qualche intervento di Mark Isham alla tromba).
World Gone Strange
(Private, 1991) e` un'appendice piu` orientata verso i ritmi sudamericani.
Invisible Threads (Mesa, 1991) rimise di nuovo in discussione tutto,
proponendo semplicemente dei duetti jazzati di chitarra acustica (e talvolta
contrabbasso) in collaborazione con John Etheridge (ex Soft Machine).
Nel 1991 ha composto la colonna sonora del film Motorama (Planet, 1991),
con Ginger Baker alle percussioni, coronando cosi` la sua nuova carriera, quella
di "scenografo" del sound. Aveva iniziato con "Wild Life" (1984).
L'eclettismo di questi anni lo ha portato nel 1995 a Synaesthesia (CMP),
un disco di musica strumentale che spazia dal jazz-rock di Canterbury alla
musica industriale, dal punk-rock alla world-music. Ogni brano sfoggia un
trucco particolare allo strumento, a dimostrare che il noviziato presso Fripp
non e` stato vano. Ancora una volta Ginger Baker lo accompagna alle
percussioni (sostituito da un'altra figura leggendaria, Michael Shrieve, nella
tournee` successiva). E i due marpioni fanno girare la testa su
Monk Hangs Ten e Meshes Of The Afternoon.
Summers ha sperimentato con un po' tutte le formazioni possibili, dai duetti
con il sassofono alla musica per tastiere elettroniche, e persino un quartetto
per archi, ma The Last Dance Of Mr X (RCA, 1998), il nono del periodo
solista, e`
suonato dal trio classico di chitarra, basso e batteria, segno forse che
l'artista prova nostalgia dei tempi dei Police. Protagonista del disco e`
comunque la chitarra, suonata per lo piu` senza filtri. A parte sfoggiare
il timbro cristallino del suo strumento e dilungarsi in assoli logorroici,
caratterizzati dai riverberi a cui ci aveva abituato nei Police.
Summers non dimostra particolari doti di compositore (meta` dei brani sono
standard del repertorio jazz) o di arrangiatore (il sound e` quello del
jazz-rock piu` triviale).
I suoi temi (Strange Earth su tutti) sono comunque melodici quanto basta per
venderli al pubblico della musica new age.
Big Thing, lungo brano d'apertura, pezzo molto percussivo che a un tratto ruba
persino il riff di Sunshine Of Your Love (Cream),
era gia` stato registrato per Charming Snakes nel 1989.
La title-track si ricorda del progressive-rock di Canterbury, con un passo
da music-hall e un Gregg Bissonette scatenato alla batteria come il migliore
Bill Bruford. Per la cronaca, al basso c'e` Tony Levin.
Ma forse non a caso il pezzo forte del disco e` un brano di Wayne Shorter
(Three Marias).
Summers ha lasciato occasionalmente intravedere l'intelligenza deviante
dell'accademia di Canterbury, ma raramente ha saputo metterla a frutto.
Ha trovato forse nel jazz il rispetto che nel rock non ha saputo meritarsi.
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