Summary.
Terminal Cheesecake played space-rock the
way avantgarde composer Karlheinz Stockhausen would have played it.
Echoes of Chrome, Pop Group and Throbbing Gristle turned Johnny Town Mouse (1989) and Angels In Pigtails (1991) into nightmarish experiences.
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I Terminal Cheesecake furono uno dei gruppi piu` originali della
neo-psichedelia Britannica degli anni '90.
Formati a Londra da Gary Boniface (basso, canto)
e Russell Smith (chitarra, ex
A R Kane), esordirono con l'EP
Bladdersack (Wiiija, 1988) che rappresento` un po' l'avvento di una
nuova generazione di musicisti Britannici, che costruiva sulle fondamenta di
musica industriale, punk-rock, e neo-psichedelia.
L'album Johnny Town Mouse (Wiiija, 1989) trascende tutti quei generi
imbracciando la sperimentazione piu` ardita
(Mustard Gas, Terminal Headfuck) mentre riannova i fili
dell'acid-rock (Car First).
Tracks:
A1 Johnny Town-Mouse
A2 Bone Of A Saint
A3 Trout
A4 Jaw
A5 Car First
B1 Bladdersack
B2 Angel-Worm
B3 Kugelschreiber
B4 Mustard Gas
B5 Terminal Head-Fuck
Uscito quasi a rimorchio, V.C.L. (Wiiija, 1989) e` un disco
infinitamente meno provocatorio, conteso fra
il thrash martellante di Dead Fish e di Shit Pump e
l'acidrock cosmico di Ceiling On Fire Eggs e di Sex Bomb.
Angels In Pigtails (Pathological, 1991)
e` forse la loro sinfonia in cui sono piu`
evidenti le loro tre fonti di ispirazione: i Chrome (la danza grottesca di Chrome e l'hard-rock
cingolato di Hello Skinny, entrambe coperte di riff ultradistorti); i Pop Group (prima
l'incandescente sarabanda di Unhealing Wound, con tanto di canto neandertaliano, e poi i tamburi
sconnessi e l'urlo primitivo di Blow Hound); e Karlheinz Stockhausen (i giochi di elettronica e
voci di Pony Girl, i disturbi radiofonici e il campionamenti di muezzin di Turkish Glass).
Se l'opera indulge spesso in compiacimenti un po' puerili (la lunga
Track 9), l'insieme conserva comunque un suo fascino amatoriale.
Piu` che raccolte di brani si tratta di suite in piu` movimenti che alternano
le canzoni melodiche e grintose del rock'n'roll alle armonie disgregate e rumorose degli "industriali", i
distorsori titanici dei guru degli stupefacenti alle jam chitarristiche degli anni '60. Alla fine i Cheesecake
sembrano piu` discepoli dei Chrome che del garage-rock o dei Pink Floyd.
Pearlesque Kings Of The Jewhose (World Serpent, 1992) segno` invece
una repentina conversione al dub con un sound impostato su un basso
ossessivamente (e psichedelicamente) subsonico.
Il complesso accentua i toni truci con chitarre
hardcore e campionamenti da manicomio, ma a dominare e` ora la groove.
Satan Is Real e Coils sono i numeri principali.
Tracks:
1. Coils 7:17
2. Sataan Is Real 4:22
3. Drug 6:39
4. Ish Tseven 3:13
5. Coils: Chapter II 5:42
6. Messiah 8:44
7. Obscured 5:04
8. Mrs. Skinupski Speaks 5:45
Russell Smith lascio` il gruppo dopo questo disco e si uni` agli
Skullflower. Venne sostituito da
John Jobaggy (futuro Ice).
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