- Dalla pagina su Killer Mike di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
Uno dei rapper più potenti della scuola di Atlanta, Killer Mike, alias di Michael Render (Atlanta, 1975), aveva appena rivelato la sua vera missione col sensazionale Monster (2003), che includeva A.D.I.D.A.S., una collaborazione con il rapper Big Boi.
Ha poi dato vita a una trilogia iniziata con I Pledge Allegiance To The Grind (2006) e I Pledge Allegiance To The Grind II (2008), la cui travolgente antropologia di strada lo presenta come un giovane furioso gangster del rap, anche se raramente accompagnato da musica adeguata.
A questo è stato parzialmente posto rimedio con la terza parte, PL3DGE (2011), che include lo sfogo politico That's Life II, sebbene sia la confessione blasfema di God in the Building II ("Ho bisogno di magnaccia, spacciatori e prostitute per strada/ È lì che cerco Dio perché è lì che mi ha trovato") a sembrare più sincera.
R.A.P. Music (2012), il cui titolo sta per "Rebellious African People Music", ha rafforzato la sua word art agit-prop al vetriolo e ampollosa, tipica della "sinistra che punta il dito", con gli stridenti paesaggi sonori di El-P.
EL-P e Killer Mike formarono quindi il duo Run the Jewels, che ha debuttato con l'eponimo Run the Jewels (Fool's Gold, 2013).
- Torna alla pagina su Killer Mike di Piero Scaruffi -