White British producer and vocalist Jamie Lidell came to prominence thanks to
Super_Collider's Head On (Medicine, 1999) and Raw Digits (Rise Robots Rise, 2002), two collaborations with Christian Vogel that were instrumental in fusing soul crooning and ambient techno.
Lidell, who had relocated to Berlin, debuted solo with
Muddlin Gear (2000),
another deranged case of dissonant funk music,
but it was only five years later, on
his second solo album, Multiply (Warp, 2005), that his vision
matured: injecting different brands of old-fashioned soul music
(from Tamla Motown to Stax) into the body of techno music.
Relocating to Germany, Lidell released another collection of soul ballads,
Jim (2008), further proof that Super_Collider was Vogel's genius, not
Lidell's.
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(Translation by/ Tradotto da Andrea Marengo)
Il producer e cantante britannico bianco Jamie Lidell
divenne una figura di spicco grazie a Head On (Medicine, 1999) e Raw Digits
(Rise Robots Rise, 2002), due album realizzati con Christian Vogel
(Super_Collider), contenenti strumentali che univano il cantato soul
all'ambient-techno.
Trasferitosi a Berlino, Lidell debuttò da solista con
Muddlin Gear (2000), un'altro esempio impazzito di funk dissonante, ma
dovettero passare cinque anni prima che maturasse la sua fantasia, come
dimostra il suo secondo album solista Multiply (Warp, 2005), che innestava
diversi marchi della soul music (che spaziavano dalla Tamla Motown alla Stax)
nel corpo della techno.
Trasferitosi in Germania, Lidell pubblicò un'altra raccolta
di ballate soul, Jim (2008). Questo album dimostrava che Super_Collider
dipendeva a tutti gli effetti dal genio di Vogel, non da quello di Lidell.
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