- Dalla pagina sui Radian di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
Il trio elettroacustico austriaco dei Radian (il tastierista Stefan Nemeth, il bassista John Norman, il batterista/vibrafonista Martin Brandlmayr) ha documentato la tecnica in studio della "fin de siecle" sul mini-album Radian (1998) e con il loro tour de force strumentale TG11 (Rhiz, 2000).
Le loro composizioni vivisezionano l'elettronica glitch, il post-rock e l'elaborazione digitale con precisione chirurgica. L'aspetto più originale del loro compendio è forse il modo in cui de-enfatizzano e ricontestualizzano le componenti dissonanti e poliritmiche di un paesaggio sonoro astratto.
La sezione ritmica ha mostrato un orecchio straordinario nel plasmare controparti corporee di musica eterea e spettrale (in un modo che spesso ricorda sia il jazz sia la musica atonale).
Tracce: Ucotherm (5:04), Spektr (2:23), Tornio (5:06), R4 (4:51), Bor (1:51), Sinus 440 (5:06), Okazaki Fragment (5:03), Tg11 (3:11), Moveg (3:44), Kadjet (5:13), I/E (5:31).
Rec.extern (Thrill Jockey, 2002) era ugualmente cerebrale e microscopico, sebbene più dolce, ma Giuxtaposition (Thrill Jockey, 2004) suonava, al confronto, banale e indulgente.
Brandlmayr è attivo anche nei Trapist.
Stefan Nemeth dei Radian ha formato i Lokai, un duo con il chitarrista dei Superlooper Florian Kmet che ha debuttato con i pezzi strumentali di 7 Million (Mosz, 2005). L'album cataloga sonate in forma libera come Histoire DS per toni di chitarra e glitch elettronici, 34:35 per campanelli e distorsioni e Mikrostekon per droni fulminati e interferenze radio (che convergono in una dolce deriva ambientale), così come i misteriosi e discreti suoni sostenuti di Taora Atoll, Hellen e dei 13 minuti di Chuuk (il più cupo ma anche il più stupido).
Stefan Nemeth, che aveva già registrato l'album solista Die Instabilitat Der Symmetrie (Doc, 2003), ha pubblicato anche Film (Thrill Jockey, 2008).
L'austera scultura sonora del primo album di Lokai si è trasformata in una scultura più umana in Transition (Thrill Jockey, 2009). Le sue composizioni sono immerse in un'atmosfera discreta ed effimera e avvolte in opulenti arrangiamenti di effetti sonori in quella che ormai appare essere una musique concrete altamente sofisticata. I suoni masticatori, tintinnanti e gorgoglianti di Roads sono attaccati da uno sciame di campane, spostando l'attenzione verso una trance tintinnante simile a un gamelan. La musica da camera elettroacustica di Salvador evolve verso un'altra trance poliritmica. L'arte dei droni ambientali subliminali del primo album è ripresa in Panarea. Il lavoro sui timbri è ora quasi barocco, producendo sia il delicato ipnotico mescolamento di sfumature jazz e folk di Volver, sia la cacofonia quasi impercettibile di Glimmer.
Chimeric (2009 - Thrill Jockey, 2010) dei Radian è fondamentalmente un album di musica da camera elettroacustica e musica digitale concreta. Si preferirebbe soltanto che avessero il coraggio di concentrarsi sull'ipnotica odissea da dieci minuti Feedback Mikro / City Lights e sulla jazzistica Subcolors e rinunciassero ai tentativi sconsiderati di creare canzoni.
Radian Verses Howe Gelb (2014) è stata una collaborazione con la mente dei Giant Sand.
Il chitarrista jazz Martin Siewert (un collaboratore di Mats Gustafsson) ha sostituito Stefan Nemeth in On Dark Silent Off (2016), un altro tour de force cerebrale che ha prodotto i sette minuti di danza post-techno Rusty Machines (12 minuti meno 5 di silenzio) e la sua atmosfera post-Badalamenti, ma i 9 minuti di On Dark Silent Off suonano come un collage arbitrario di idee non correlate.
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