Dalla pagina di Piero Scaruffi
DJ Rupture (Jace Clayton), turntablist nato a Boston ma residente in Spagna, si è specializzato in mix che hanno spinto le tecniche di collage a un nuovo livello di sofisticazione. I DJ set dal vivo Gold Teeth Thief (Violent Turd, 2002) e Minesweeper Suite (Tigerbeat6, 2002) erano giustapposizioni culturali di dub, hip-hop, drum'n'bass, house e musica folk etnica.
L'altro suo progetto, la band dal vivo dei Nettle, pubblicò Build A Fort Set That On Fire (Agriculture, 2002), un simile disco mix ma evidenziato da ritmi muscolari e atmosfere più cupe.
Special Gunpowder (Tigerbeat6, 2004), la sua prima uscita di materiale originale e il suo primo album che non utilizza un giradischi, è un altro calderone culturale, che attinge da diverse dimensioni di spazio e tempo. DJ Rupture applica l'estetica della citazione, originariamente ideata negli anni '60 dal compositore classico Luciano Berio, al mondo della musica dance in un modo simile a The Action Packed Mentallist Brings you the Fucking Jams di Kid 606. Un esercito di ospiti (dai cantanti ai produttori) ha contribuito alla realizzazione dell'album.
Trasferitosi a New York, DJ Rupture ha aggiornato la sua arte del collage all'era del dubstep e della techno minimalista nel mix Uproot (Agriculture, 2008), passando dal ritmo frenetico dei suoi primi album a un midtempo più rilassato. Era il suo mix più accessibile fino ad allora, con un'enfasi sul dubstep. I trattamenti migliori sono forse quelli riservati ai due brani dei Clouds (il duo finlandese formato da Tommi Liikka e Samuli Tanner), Elders e Too Much. L'esotico Afghanistan di Frescoe e il concerto d'avanguardia di Radios Et Annonceurs di Stalker (Brieuc Le Meur) aprono nuovi orizzonti. A differenza di Girl Talk, la sua arte non è né divertente né festosa, ma spesso cupa e pensierosa.
Solar Life Raft (2009) è stata una collaborazione tra DJ/Rupture e Matt Shadetek.
Il soprannome di Nettle è stato resuscitato per l'austero concept album El Resplandor - The Shining In Dubai (Sub Rosa, 2011) che comprendeva diversi musicisti ospiti.