- Dalla pagina sui Sightings di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)


(Tradotto da Tobia D’Onofrio, modificato da Stefano Iardella)

I Sightings di New York (Richard Hoffman al basso, Jonathan Lockie alla batteria, Mark Morgan alla chitarra e alla voce) architettano una musica per power-trio estremamente isterica e cacofonica con l’album Sightings (Load, 2002), una scazzottata industrial-hardcore super distorta che evoca i Boredoms accoppiati coi Mars o i Teenage Jesus.
Tracce: Two Thoughts, Don West, Who's Counting, Cuckoo, Hate Hate, Pitch of My Own Voice, Leather Pants Couple, 45 on My Back, Weirdest Driver, Making the Menu, Waiting at the Steakhouse.

Michigan Haters (Psych-O-Path, 2002) allarga l’orizzonte e presenta jam spasmodiche più lunghe, in cima alle quali torreggia I Feel Like A Porche. La musica non è meno ampollosa, semplicemente più spavalda. Stavolta somiglia più alla furia agonizzante di Birthday Party e Einsturzende Neubauten, piuttosto che all’agonia psicotica della no wave.
Brought A Grandfather Clock e Michigan Haters perfezionano (?) il formato di melodie estremamente degradate sepolte in una valanga caotica di distorsioni e ritmi di batteria. The Easy Answer, che non prova nemmeno a suonare melodico, sposa il rigore punk e il clangore industriale. Particolarmente degne di nota sono le tre jam spasmodiche più lunghe: il canto e la danza pseudo-sciamanica pulsante di otto minuti I Feel Like a Porsche, avvolta in radiazioni nucleari, la giga dadaista-robotica di nove minuti Chili Dog, punteggiata da eruzioni vulcaniche (come una copia in vinile graffiata di un disco dei Pere Ubu), e la psico-opera da camera di nove minuti su una cacofonia libera Guilty Of Wrecking. La band è una forza della natura. Le forze della natura non sono sempre belle. A volte distruggono città. A volte distruggono intere civiltà.

Su Absolutes (Load, 2003) la musica perde gran parte degli attributi "punk" e diventa più cerebrale che furiosa. L’estetica si basa sulla frammentazione e la deframmentazione, sull’oscillazione fra rumore primordiale e rumore futuristico. L'energia viscerale punk-industriale Infinity of Stops evolve nella marcia metallica di Canadian Money e nei pattern geometrici di Reduction, di otto minuti. La jam blues subumana di sette minuti di Anna Mae Wong si sgretola anziché fondersi, come un gruppo di cavernicoli deliranti che imitano Jimi Hendrix.

Gardens of War (Smackshire, 2004) è una collaborazione con il cantante Tom Smith dei To Live And Shave In L.A.


(Tradotto da Stefano Iardella)

L'ambizione intellettuale ha portato ad Arrived In Gold (Load, 2004), un altro album di otto canzoni, in cui il gruppo ha manipolato i suoni degli strumenti e ha impostato i magmi risultanti su ritmi robotici. È stato un grande allontanamento dalla loro interpretazione originale della musica "no wave" e industriale degli anni '70. Da qui il funky sfigurato One out of Ten e la recitazione alienata su uno schema robotico di Internal Compass. I dieci minuti di Arrived In Gold Arrived in Smoke sono una lunga cerimonia tribale che fonde Suicide, danza popolare africana e Cabaret Voltaire. È stato come portare la musica concreta in una discoteca molto nevrotica. Una versione più sofisticata della loro cacofonia è esposta in The Last Seed. La scarna e spettrale Odds On è quasi l'esatto opposto dei loro densi baccanali originali. Sugar Sediment è un'escursione frenetica in stile raga su uno sfondo ribollente e bollente. Dudes è la loro idea di voodoobilly frenetico. Samara Lubelski di Sonora Pine ha prestato il suo violino per alcune delle jam.

End Times (Fusetron, 2006) ha segnato sia un ritorno al frenetico rumore punk-industrial dei loro esordi (The Brains you were Born With, Bile Duct, All the Scams), sia una continuazione del programma "intellettuale" verso composizioni più sofisticate (gli otto minuti di Carry On, al limite della musica concreta) che a volte significa "più incoerente e sconnessa" (i nove minuti di Failure of Words, nel bene e nel male). L'ipnotica e martellante Only Below di nove minuti suona come una versione industriale spastica di Sister Ray dei Velvet Underground. Una pletora di suoni percussivi e distorti si scontrano nei dodici minuti di Slow Boat (una grande idea musicale rovinata da una recitazione zombie senza ispirazione). Contrapponendo le dimensioni selvagge e cerebrali della loro psicosi, gli Sightings hanno prodotto una sintesi veramente infernale di noise-rock, free-jazz, punk-rock, musica industriale e molte altre assurdità.

Through The Panama (Load, 2007) è un altro tentativo confuso di "addomesticare" la loro forma estrema di rumore, di produrre "canzoni" dai detriti (Debt Depths forse il risultato migliore). C'è persino una cover di The Electrician di Scott Walker. Ma troppo spesso i progetti finiscono in poesia parlata su rumore (This Most Real of Hells, Through the Panama). Metà dell'album sembra un'idea incompiuta, in particolare Cloven Hoof, che avrebbe potuto essere un momento clou. L'unico pezzo davvero notevole è uno strumentale, Black Pepper, un incubo percussivo con aspetti sia di heavy metal che di musica industriale.

City Of Straw (2010) è un altro tentativo di coniare un nuovo formato di canzone schizoide post-pop (Hush, Sky Above Mud Below, Weehawken). Di nuovo, si abbandonano a incubi parlati come We All Amplify. Questa volta, le percussioni elettroniche e gli effetti sonori di Lockie dominano i nove minuti di City Of Straw e Tar And Pine.

Future Accidents (2011) contiene solo quattro canzoni, in particolare la tortuosa, spaziale, quasi monotona, post-ambient di 19 minuti Public Remains (con il tastierista Pat Murano). I loro pezzi spoken-word evocano sempre più le allucinazioni horror industriali dei Throbbing Gristle (i sette minuti di To the World).

Si sono sciolti dopo Terribly Well (2013), che contiene il paesaggio sonoro sgretolato di Bucket Brigades, il duro caos garage di Bundled, la jam di segnali alieni Yellow e un'altra recitazione drammatica su uno sfondo infernale (Rivers Of Blood).
Sei avanzi delle stesse sessioni sono stati raccolti su Amusers And Puzzlers (2015).


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