- Dalla pagina sui Chastity Belt di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
La band tutta al femminile di Seattle delle Chastity Belt (la cantante Julia Shapiro, la chitarrista ritmica Lydia Lund, la bassista Annie Truscott e la batterista Gretchen Grimm) ha debuttato con il breve album (29 minuti) No Regerts (Help Yourself, 2013). Black Sail vanta la spavalderia dei Velvet Underground e la voce di Shapiro ricorda Nico. con impennate declamazioni Grace Slick-iane. Le canzoni più veloci (nella tradizione del garage-rock di Seattle), in particolare il punk-rock Healthy Punk e la grottesca danza pow-wow Giant Vagina, gridano angoscia esistenziale sotto la maschera di un fervore party.
Shapiro era anche il frontman dei Childbirth, un trio con Bree McKenna dei Tacocat e Stacy Peck dei Pony Time diventato famoso per due canzoni sarcastiche: I Only Fucked You as a Joke, da It's A Girl (Help Yourself, 2013) e Nasty Grrls, da Women's Rights (Suicide Squeeze, 2015).
Time to Go Home (2015) di Chastity Belt vanta l'ipnosi rumorosa di Drone, il demoniaco psychobilly The Thing e l'orecchiabile IDC (che prende in prestito la melodia da Knocking on Heaven's Door di Dylan). I limiti del cantante e della band sono dolorosamente evidenti in canzoni come Cool Slut, dove la musica manca di testi provocatori, e in canzoni come Joke e Time to Go Home che non sembrano neppure delle canzoni. Più lunga è la canzone e più doloroso è l'ascolto, pertanto i 6 minuti di On the Floor suonano come una pessima cover di un inno psichedelico dei primi Jefferson Airplane.
Non c'è nulla che risalti in I Used To Spend So Much Time Alone (Hardly Art, 2017), a parte il canto scadente e il modo di suonare altrettanto scadente. Forse stanno cercando di diventare pop, ma mancano sia di ispirazione che di abilità anche per la musica pop più elementare, per non parlare di qualcosa di originale.
La musica pop non può essere più eterea di Rav-4 e Ann's Jam, due delle canzoni che suonano tutte uguali in Hardly Art (2019), prodotto da Jay Som con l'aggiunta di archi e tastiere in alcuni brani.
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