Dalla pagina di Frankie Cosmos di Piero Scaruffi
(Translation by/ Tradotto da Francesco Romano Spanò )

Greta Kline, figlia dell’attore Kevin Kline e di Phoebe Cates, è musicalmente cresciuta con i Porches, progetto musicale di Aaron Maine che pubblicò gli EPs Summer of Ten (2011), Je T'Aime (2011) and Scrap and Love Songs Revisited (2012) e successivamente gli album Slow Dance in the Cosmos (2013) e Pool (2016), sul quale si convertì al synth-pop.

 

Kline, ancora adolescente, prese lo pseudonimo di Frankie Cosmos, e cominciò a pubblicare tonnellate di musica su Bandcamp. Il mini-album Zentropy (Double Double Whammy, 2014), registrato quando aveva ancora solamente 19 anni, è un album di melanconico bedroom-pop (Art School). Comunque, trionfa brillantemente in due canzoni che evocano le verginali eroine Petula Clark e Francoise Hardy: Birthday Song e Dancing In The Public Eye. Ancor meglio Buses Splash With Rain, orecchiabile, movimentata e ballabile.

 

Next Thing (Bayonet, 2016) contiene 15 canzoni brevi registrate con la tastierista e cantante Gabby Smith (degli Eskimeaux), il bassista David Maine (il fratello di Aaron), and ed il batterista Luke Pension. Sembra adesso figlia del soul esuberante di Tamla degli anni ’60 e del twee-pop degli anni ’90. Il singalong Floated In e l’allegro If I Had a Dog sono i migliori. Sa essere sia tenera che creativa, come in On the Lips. La sua semplicità è ancora affascinante, ma molte canzoni sono irrilevanti, difficili da ascoltare più di una volta.


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