- Dalla pagina sui Machine Girl di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
Il duo newyorkese dei Machine Girl (il produttore Matt Stephenson e il percussionista Sean Kelly), erede del genere breakcore e digital hardcore, ha debuttato con il singolo Gravity Diva e con tre EP: Electronic Gimp Music (2013), 13th Hour (2013) e GRLPWR (2013).
I ritmi frenetici e i campionamenti caotici di WLFGRL (2014) li hanno presentati come dei creatori generici ma efficaci di ritmi supersonici nella tradizione dei Death Grips. L'album è un compendio creativo di breakcore (Krystle, Freewill, Excruciating Deth), giungla (Ionic Funk), techno (Ghost) e footwork (gli otto minuti di Hidden Power).
Il suono scintillante di Gemini (2015), completamente strumentale, ha domato gli estremi percussivi ma ha anche consentito un approccio più creativo allo sviluppo della canzone, come risulta evidente in Cloud99 e in Weightless. Canzoni come Lilith abbinano il ritmo martellante a melodie radiofoniche.
Phantasy Trax (2016) è una raccolta di avanzi, remix e B-sides.
Because I'm Young Arrogant And Hate Everything You Stand For (Orange Milk, 2017) ha segnato un netto salto in avanti in termini di brutalità. Why I'm Young Arrogant è un mix esplosivo di urla e ritmi martellanti, ed è solamente l'inizio di un implacabile bombardamento di hardcore digitale (Fuck Up Your Face, Dumbass, ecc.).
La pressione è mantenuta alta da brani breakcore come Vomit e dall'hip-hop rabbioso di Bitten Twice. Allo stesso tempo, inventano le canzoncine da cartone animato Bullet Hell e It Takes a Nation of Millenials to Destroy a Nation of Millions (probabilmente il pezzo forte). Ma per coloro che sono cresciuti con gli Atari Teenage Riot questo album non è risulta poi così impressionante. Semmai il contrario.
MRK90 Mix Vol.1 (2017) è un mixtape di un'ora di avanzi, demo e remix. È anche la loro versione più radiofonica finora.
The Ugly Art (2018) ha raddoppiato la violenza. C’è qualcosa di più dell’hardcore digitale in gioco. Le canzoni tradiscono l'influenza di altre tradizioni: This Is Your Face on Dogs è un'epilessia sotto mentite spoglie in stile Ministry, Status è un grido sotto mentite spoglie, la propulsione di Necro Culture Vulture è una parente stretta della slam-dance del punk-rock, e così via. Tutto si combina in canzoni esplosive e abrasive come Psycho Signal Jammer e Fuck Your Guns. L'album raggiunge un picco di complessità e furia con gli intricati ritmi sincopati di Fuck Puppet e Full Metal Dipshit. Ci sono anche la ballabile strumentale NWOFKA Skullboy e un paio di intermezzi di musica ambient. La suite di dieci minuti A Decent Man riassume tutto, sia la ferocia bestiale che i poliritmi sconcertanti.
U-Void Synthesizer (2020) si abbandona a cambi di tempo più tipici del prog-rock vecchio stile che dell'hardcore digitale, mentre le urla suonano meno autentiche, meno al vetriolo. In parte questo porta a canzoni confuse che semplicemente riciclano gli stereotipi degli album precedenti, come il pezzo d'apertura The Fortress, quasi come se fossero state assemblate meccanicamente; ma questo eclettico rimescolamento produce anche strani ibridi atmosferici come Devil Speak e soprattutto Batsu Forever. Nuove influenze filtrano attraverso la raffica di ritmi malvagi e distorsioni: in particolare synth-pop (o, meglio, bubblegum-bass) in Scroll of Sorrow e hip-hop estremo in Suck Shit. L'album vanta ancora una buona dose di brani soffocanti, in particolare On Coming, Fortress Destroyer e Fully in It.
L'EP RePorpoised Phantasies (2020) recupera cinque pezzi di avanzo.
Neon White: Part 1 - "The Wicked Heart" (2022) di 83 minuti è stato composto come colonna sonora (strumentale) per un videogioco ("Neon White"). Il suono è denso, dinamico ed elegante senza essere eccessivamente aggressivo, ricorda il loro mixtape MRK90 Mix Vol.1, privato della parte "urlante". I timbri elettronici sono corpulenti ed elastici, rimbalzano senza sosta. Glass Ocean dà il tono con la sua combustione lunatica, ballabile e cromatica. Virtual Paradise, Cloud Nine e Angel's Peak hanno un forte nucleo melodico, quasi-vaporwave. Hellion e Rigged Game sono le cose più vicine alle convenzionali canzoni dance-pop. La più sofisticata House of Cards collega il breakcore con un tema melodico nostalgico. Avendo padroneggiato la tecnica dello spostamento del tempo, ogni canzone cambia più volte, pur mantenendo sempre la propria identità. Nonostante la quantità di musica, nulla risulta in questo caso ridondante. La magniloquenza grottesca di Sin to Win e The Wicked Heart, la forma contorta di propulsione, quasi noir, di Pendulum, i poliritmi acrobatici di Solitary Grace, il breakcore cartoonesco di Thousand Pound Butterfly, contribuiscono a cementare la coesione dell'album, dando vita al tempo stesso ad altrettante deviazioni. Gli otto minuti di Hand of God sono forse l'unica canzone deludente.
Neon White: Part 2 - "The Burn That Cures" (2022) aggiunge i B-sides, in generale musica elettronica più rilassata e generica.
Difficile trovare qualcosa che si possa salvare. I pezzi più sostanziosi, come Millenium Escalator, riciclano semplicemente vecchie idee.