- Dalla pagina su Mare Cognitum di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
Mare Cognitum, il progetto personale del polistrumentista di Los Angeles Jacob Buczarski, ha inventato un black metal sentimentale alla Blut Aus Nord su The Sea Which Has Become Known (2011) e An Extracosciente Lucidity (2012), in particolare con Collapse Into Essence, contenuto sul secondo di questi album.
Fu soltanto con le quattro suite di Phobos Monolith (2014) che emerse uno stile originale, sebbene fosse uno stile che i Darkspace avevano già esplorato dieci anni prima. Mare Cognitum, invece, era ossessionato dai temi cosmici, una sorta di Sun Ra o Tangerine Dream del black metal.
La musica si distingue anche per quanto il prodotto finale risulti intricato, multistrato ed elegante. Melodie maestose sono annidate in layout attentamente progettati. Weaving the Thread of Transcendence (13:04) è una composizione più austera, con transizioni calcolate di mood e stile. La più spontanea Entropic Hallucinations (8:12) unisce il death metal e la bramosia romantica con un'estasi terrificante. Noumenon (13:07) è un pop-metal midtempo molto più convenzionale travestito da black metal, e le sezioni super-heavy di Ephemeral Eternities (15:16), con voci cavernose, sembrano infantili rispetto ai primi due pezzi.
Spectral Lore e Mare Cognitum hanno collaborato su Sol (2013), che contiene i 29 minuti di Sol Ouroboros, di Mare Cognirum.
Luminiferous Aether (2016) sfrutta il vasto spettro sonoro che l'uomo può produrre. Il suo black metal a tema spaziale non è tanto "nero" quanto multicolore, e la sensazione è più sinfonica che mai. In particolare, la tensione piena di angoscia che sale dal ritmo torrenziale di Occultated Temporal Dimensions (11:23) e dal gioco quasi esuberante e quasi festoso di The First Point Of Aries (9:23) può essere intesa come la versione black metal della musica orchestrale (senza un'orchestra vera e propria). Il faticoso e marziale Heliacal Rising (8:50) sembra un requiem e conserva ben poco dei cliché del genere. Inoltre, è capace di creare una fantasia relativamente melodica come Constellation Hipparchia (12:29), quest'ultima con uno spettacolare cambio di tempo dopo due minuti.
L'album si conclude con Aether Wind (8:25), un'altra aria travolgente mascherata da assalto black-metal.
Spectral Lore e Mare Cognitum hanno collaborato nuovamente al triplo album di due ore Wanderers - Astrology of the Nine (2020), un concept album sui nove pianeti (che in realtà sono 8) del Sistema Solare, fondamentalmente l'equivalente black-metal di The Planets (1916) di Gustav Holst. Mare Cognitum ha contribuito con il pezzo forte dell'opera, Venus (The Priestess).
Solar Paroxysm (2021) eccelle in entrambi gli estremi, con il relativamente melodico Antaresian (11:16) e allo stesso tempo con il denso e feroce Ataraxia Tunnels (12:30), ma sembra abbracciare anche il prog-rock in Terra Requiem (10:34). La musicalità di Luminous Accretion (10:50) e Frozen Star Divinization (10:58) è di altissimo livello. L'unico inconveniente è che gran parte dell'album sembra una routine, anche se di gran classe.
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