- Dalla pagina su Yikii di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)


(Tradotto da Stefano Iardella)

Yikii, una cantante e produttrice iper-prolifica del nord-est della Cina, nel 2017 e nel 2019 ha pubblicato diversi album di "elegie" twee-pop elettroniche, orribilmente deformate.
Inevitabilmente la sua musica sembra frammentata e mai pienamente concretizzata. Le sue canzoni sono soprattutto delle idee, degli schizzi e delle intuizioni. Diverse compilation raccolgono brani inediti del biennio 2012-17, che mostrano l'andamento del suo percorso artistico.
Uno stato d'animo di depressione e follia mentale si irradia da No Pain (2017) e Threshold of Pain Abnormal (2018), ciascuno dei quali raccoglie oltre due dozzine di canzoni degli anni precedenti. La maggior parte di essere sono ninne nanne infantili devastanti: per esempio, Mono Meat Factory (come se qualcuno avesse appena lanciato una bomba nucleare su un asilo) e Water Prison. Ma ci sono anche canti ingenui dietro i quali si nascondono messaggi suicidari, come Killmeplz e My Funeral. C'è la musica spettrale concreta di Quietus Timestop e il rock'n'roll alieno di Why Not Dead. Ci sono anche brani strumentali: la musica industriale del 26° pezzo, Depression + Pitch Black Road, e la sinistra sonata per pianoforte ed elettronica distorta Perverse Love. La migliore è forse la rilassante e commovente dodicesima canzone, The Last Bauhinia, che è al limite della musica ambient.

Flower's Grave (2019) è per lo più strumentale e indulge nell'elemento gotico, meglio in Non-being. Il rumore e il ritmo industriale sono sempre in agguato dietro l'angolo (e prominenti in Sunset Shackle) e uno spirito clownesco-dada pervade molti momenti (in particolare il collage Toxic Clouds in Dreamland). Il problema con tutti i suoi album è che contengono principalmente riempitivi.

Album come Nihil Butterfly (2018) e Gentle Nightmare (2018) aveva molto poco da offrire.

Ci sono molte direzioni in Don't Cry Little Ghost (2019), ma nessuna è perseguita con sufficiente convinzione e perseveranza. Spicca la drammatica Moonlit Neverland.

Forgotten Path (2020) contiene una delle sue incendiarie filastrocche infantili, Mermaid Beast.

Crimson Poem (2021) investe in strutture disorientanti come Phantasmagoria e Five Layers of Crimson Snow, ma è anche coerente attorno a un ibrido di musica classica, colonna sonora di film horror e musica industriale in Heart Halo. È diventata abile nel campionare/comporre musica orchestrale. Sfortunatamente, c'è ancora il problema che tutte le composizioni sembrano incomplete, superficiali e talvolta casuali.

Black Hole Ringdown (2023) migliora ulteriormente il senso di "completezza", in particolare in composizioni spettrali come Salt and Rhodonite e Cicadas in the Snow, ma anche nell'avventurosa musique concrete di brani come Thanaposis. La sua musica può essere minacciosa ed eterea allo stesso tempo, come dimostrato soprattutto in Melancholia Glass Bird.

Ha perfezionato i suoi arrangiamenti digitali per l'atmosfera apocalittica in cui ha immerso le 15 canzoni di The Crow-Cyan Lake (2023), il suo ventesimo album in soli sei anni. In effetti il titolo del pezzo Tragic Sublime è una buona rappresentazione del suo stato d'animo. I picchi emotivi vengono raggiunti da diversi canti funebri desolati come The Undying Butterflies, che conducono al lied finto-classico Moon Dial. The Light of Anglerfish è la cosa più vicina alla musica pop che abbia mai prodotto. Memoirs of the Corrupted City, di nove minuti, è la sua composizione più ambiziosa fino a ora, ma anche una delle più prive di direzione, semplicemente un collage di collage.

Chorion (2024), una raccolta di canzoni più lunghe (invece dei soliti frammenti), suona come un tentativo di creare brani più sostanziali e quasi classici come l'insolitamente tonante Heavenly Hell. Le melodie vocali sono più mirate e all'improvviso evocano il cabaret contorto dei Residents (The Invisible Trepidation).


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