Lewis Carroll (Britain, 1832)
"Alice in Wonderland" (1865) +
Alice s'addormenta a fianco della sorella, e sogna che un
coniglio in panciotto s'affretti nell'erba alta, guardando preoccupato il suo
cipollone; seguendolo nella tana sottoterra, Alice precipita in un posso e
giunge poi in una stanza che dà su un giardino; bevendo da una bottiglia
rimpicciolisce, mangiando un dolce ingigantisce (allucinogeni?); il coniglio
è terrorizzato all'idea che la duchessa lo stia aspettando, scappa via
lasciando cadere un ventaglio: Alice lo raccoglie e ricomincia a rimpicciolire,
finché rischia d'annegare in una lacrima pianta quand'era gigantesca;
molti animali cadono nella lacrima: un topo, un papero ecc.; il topo racconta
una storia "tipografica"; dopo essere ingigantita e rimpicciolita
un'altra volta, sguscia sotto la porta e s'addentra in un bosco, dove incontra
un bruco assiso su un fungo, che le insegna le proprietà del fungo, che
le consentono di crescere e decrescere a piacere.
Alice arriva a casa della Duchessa, che culla un neonato in
lacrime, ed è presa di mira da una cuoca vandalica, e dove trova un gatto
che somiglia al suo (Dinah). Poi partecipa al tea-party insulso della
Lepre Marzolina e del Cappellaio Matto, cui presenzia anche un Ghiro
Dormiglione; poi conosce il regno delle carte da gioco, con la regina che
condanna continuamente alla decapitazione (vorrebbe decapitare persino
un'apparizione del Gatto). Un grifone lo conduce dalla Falsa Tartaruga che le
racconta la sua storia. Si svolge infine il processo per il furto dei dolci
preparati dalla Regina di Cuori; accusato è il Fante: citata come
testimone, Alice lo difende e, alla fine, viene assalita dall'intero mazzo di
carte. Si sveglia di soprassalto e scopre d'essere ancora al fianco della
sorella.
"Through the Looking Glass" (1871)
Alice rimprovera uno dei due gattini di Dinah, per
l'esattezza il nero, che s'è ingarbugliato con una matassa, o gioca con
lui a fare i pezzi degli scacchi; poi, attratta dal grande specchio che ritrae
un mondo diverso e misterioso, s'arrampica su un mobile e passa
nell'altra stanza: là i pezzi degli scacchi sono animati ed i
libri sono scritti alla rovescia (tenta di leggere "Jabberwocky", un
nonsenso scritto usando parole arcaiche); Alice si spinge nel giardino, che
scopre popolato di fiori parlanti; dall'alto d'una collina contempla il panorama
della campagna, che le appare come una grande scacchiera: la regina rossa la fa
correre a perdifiato, ma rimangono sempre nello stesso punto; Alice comincia a
correre sulla scacchiera prendendo un treno, a bordo del quale viaggiano una
capra, un cavallo ed un moscerino: il treno salta sopra un fiume, ed Alice viene
scaraventata fuori, nell'erba, che scopre popolata di insetti-giocattolo.
S'inoltra in un bosco e perde la memoria, ma un cerbiatto la porta fuori dal
bosco e subito le torna la memoria. Incontra i fratelli "speculari"
Tweedle, che le recitano il nonsenso dell'ostrica, del falegname e del tricheco,
e sostengono (alla Berkeley) che sostengono che lei è soltanto un sogno
nella mente del Re Bianco. L'arrivo del corvo mostruoso, simile ad una nube di
tempesta, spinge Alice a ripararsi nel bosco. Incontra la regina bianca, che
vive "a ritroso" (prima urla e poi si punge il dito), e la vecchia
pecora, nel cui negozio si possono ammirare le merci nel loro insieme ma non
singolarmente (come in meccanica quantistica non si può localizzare la
singola particella). Compra un uovo, ma non riesce ad afferrarlo perché
s'allontana da lei quanto più lei gli si avvicina: alla fine si tramuta
in Humpty Dumpty, un linguista che disserta platealmente sulla semantica delle
parole, e ne interpreta alcune del "Jammerbocky". Il re bianco la
porta ad assistere al duello fra il Leone e l'Unicorno; viene fatta prigioniera
dal cavallo bianco, che ha sconfitto l'omologo rosso, e che le racconta d'essere
un inventore. La mossa successiva consiste nel diventare regina: viene esaminata
dalle altre due regine, che le trovano parecchi difetti, ma alla fine
s'impadronisce della regina rossa, rappresentante della stirpe feroce e
vendicativa dei rossi (contrapposta a quella gentile e socievole dei bianchi), e
consorte del re rosso (al cui sogno dice d'appartenere Humpty Dumpty). Alice si
sveglia con in mano il gattino nero.
Un carnevale surreale di mitologia per l'infanzia nel quale
sono trasfigurati temi filosofici e scientifici, quasi un tentativo
d'assiomatizzare un universo immaginario. Un nonsenso fatto di tanti nonsensi.
Un viaggio antidantesco, che alla "mezza età" contrappone i
"sette anni e mezzo" di Alice, e all'eterna pena dei dannati il gioco
eterno delle fiabe. Il tema dominante dei pezzi degli scacchi suggerisce
un'interpretazione metafisica della vita (che qualcuno diriga "le
mosse" di ciascun uomo).
Alla fine Carrol tenta anche l'interpretazione freudiana del
sogno: la regina rossa rappresentava il gatto nero (quello dispettoso), la
regina bianca il gatto bianco (quello docile), e Dinah Humpty Dumpty. Ma rimane
il grande dilemma: "chi stava sognando chi?" Perché Alice ha
sognato il re rosso, che (secondo Humpty Dumpty) sognava lei: chi dei due
appartiene al sogno dell'altro?
"The Hunting of the Snark" (1876)
In una nave sperduta nel mezzo dell'oceano (l'uomo della campana mostra loro una mappa dell'oceano che è completamente vuota) sono imbarcati un panettiere (che mette in guardia dall'incontrare un boogum, alla cui vista subito egli subito scomparirebbe), un castoro, un avvocato, un banchiere, intenti alla caccia dello snark, il misterioso animale (grottesco alter-ego dell'albatros di Coleridge e della balena di Melville) che condiziona i loro ricordi, i loro racconti, i loro sogni. Quando lo incontrano il panettiere scompare: era, dunque, un boojum.
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