Kurt Vonnegut



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Kurt Vonnegut (USA, 1922)

"Player Piano" (1952)

Paul Proteus è un giovane manager di New York destinato ad una rapida carriera grazie alla paterna protezione del potente Kroner. Gli USA sono diventati una sorta di 1984 o Brave New World in cui tutto il lavoro è svolto dalle macchine e un regime repressivo punisce qualunque nostalgia per il passato con l’emarginazione. Kroner ha proposto Proteus per una protezione che lo porterà a Pittsburgh, che è diventata la capitale de facto. Anita, la moglie irregimentata ed arrivista di Proteus, non vede l’ora di partire e spinge il marito ad accettare la promozione. Proteus, inspiegabilmente, prende invece tempo, e frequenta la dubbia compagnia di Ed Finnerty, vecchio amico che critica il sistema ed è inviso al regime.
In parallelo all’allegoria principale si svolge la visita negli USA dello shah di Brihtpur, al quale le autorità mostrano i prodigi della civiltà americana, ma che conserva un forte scetticismo nei confronti di tutte quelle macchine. Lo shah e il suo interprete forniscono il contrappunto comico alla tragedia principale. A causa della sua amicizia per Finnerty, ormai nella lista dei sovversivi, Proteus rischia la carriera. Kroner si offre di aiutarlo ad uscire dai guai, basta che dica di aver lavorato come agente segreto e denunci l’amico. Conserverà così il posto e Pittsburgh. Ma Proteus ha altro per la mente. Compra in segreto una vecchia e # fattoria nella zona dove vivono gli uomini e non ci sono macchine e tenta invano di convincere Anita ad andarci a vivere, coltivando la terra e riscoprendo i sentimenti. Anita lo crede un insulto o uno scherzo. Al ritiro annuale dei manager Proteus deve prendere una decisione e, fra lo stupore generale, si dimette. Anita non esita a diventare l’amante del suo rivale Shepherd e Kroner lo fa subito allontanare. Proteus si unisce alla Ghost Shirt Society, un’associazione eversiva che propone il ritorno ad una società più umana. Non solo: Shepherd e gli altri lo eleggono capo, poiché ritengono che il suo nome possa sollevare le masse, e lui firma, infatti, il suo primo proclama rivoluzionario. E’ arrestato e Kroner gli propone di nuovo di fare il delatore; Proteus dapprima finge di accettare, facendo esultare Anita che già si vede nei panni della moglie di un eroe nazionale; ma alla fine Proteus tiene duro. Scoppia la rivoluzione e Proteus n’è il capo spirituale. Dapprima spera che i rivoltosi possano farcela, ma poi sono sopraffatti. Più che una profezia del fascismo, è una satira della corporate America, dei manager e del capitalismo avanzato.

"The Sirens of Titan" (1959) +

1. Il racconto si svolge cento anni prima, durante le "Nightmare Ages" che cadono fra la II^ Guerra Mondiale e la Terza Grande Depressione, il periodo in cui l'umanità non aveva ancora scoperto il senso della vita.

Nel Rhode Island c'è il mistero d'un fenomeno che dura da ormai 9 anni: Winston Miles Rumfoord ed il suo mastino Kazak si materializzano periodicamente, ritornando sulla Terra dall'"infundibulum crono-sinclastico" (un'orbita da cui non si può sfuggire e da cui si può vedere tutto il Tempo, passato e futuro) in cui sono rimasti prigionieri durante un'audace gita spaziale dell'intrepido e mobile.

La moglie Beatrice mantiene il massimo segreto sull'evento, nonostante davanti ai cancelli della villa s'assiepi una moltitudine di curiosi e giornalisti.

Questa volta il "fantasma" ha mandato a chiamare, ha fissato un appuntamento, con un estraneo, che viaggia in incognito (Jonah, Giona), ma è nientemeno che l'uomo più ricco del mondo, Malachi Constant, padrone della grande astronave Whale (Balena), che dovrebbe portare l'uomo su Marte (sennonché l'impresa è stata rinviata a tempo indefinito proprio dopo la scoperta dell'infidibulum).

Beatrice non dimostra alcuna simpatia per l'ospite, che viene subito ammesso alla sala della materializzazione.

Rumfoord e Constant hanno due personalità diametralmente opposte: tanto signorile ed avventuroso il primo quanto volgare e meschino il secondo.

Rumfoord fu il primo uomo a possedere un'astronave privata, e s'infilò nell'infindubulum pur sapendo del pericolo e portandosi appresso il proprio cane come se andasse ad una passeggiata. È un uomo di classe.

Ha voluto parlare con Constant per dire anche a lui ciò che ha già detto alla moglie, una sorta di profezia: i due si sposeranno su Marte, poi Constant andrà su Mercurio, tornerà sulla Terra e, infine, si stabilirà su Titano: ma l'altro avrà un figlio, Chronos, da Beatrice; il perché delle materializzazioni, di quella profezia e del suo contenuto rimangono avvolti nel mistero.

2. La conseguenza è che i due futuri sposi fanno di tutto per non doversi mai sposare: lui vende la "Balena" per non aver più nulla a che fare con Marte, e cerca di rendersi # alle donne; lei compra azioni della "Balena" per aver controllo sui viaggi futuri; un collasso in borsa provoca però il contemporaneo fallimento di Beatrice e Constant: disperata, Beatrice chiede a Rumfoord di dargli qualche indicazione sul futuro.

Il marito le spiega che la vita è come un rollercoaster, di cui lui può raccontarle la forma, ma nessuno può cambiare il percorso; lei gli chiede di dirle perlomeno come arriverà su Marte, e lui le racconta una bugia: durante l'inaugurazione della "Balena" lei rimarrà dentro per un guasto; le rivela anche che, quando arriverà su Titano, capirà come lui sia stato sfruttato da qualche altra entità e a qual fine.

S'intuisce quindi l'esistenza d'un disegno dietro le materializzazioni del fantasma, dietro la sua profezia e dietro tutto il destino stabilito per Beatrice e Constant: per quale scopo? A qual pro? E di chi? (Rumfeord stesso è su un rollercoaster).

3. Constant è il padrone della Magnus Opus, presidente della quale è il fido Ransom Fern. A fondarla fu il padre Noel, che scoprì un metodo semplicissimo per investire: ogni due lettere della Bibbia interpretate come iniziali d'una società da comprare forniscono per anni la sua strategia finanziaria, e non sbagliò mai un colpo. Con il figlio parlò soltanto una volta, al suo 21° compleanno, per confidargli quel segreto; e quando venne quel momento, Malachi proseguì l'opera paterna.

Il metodo "biblico" non aveva mai fallito, ma ora Fern gli annunciava che di colpo tutte le sue ultime decisioni erano state dei fallimenti, che in pratica Magnus Opus non esiste più e che l'ultimo impiegato, lui, sta dando le dimissioni; in compenso Fern deve compiere l'ultima volontà affidatagli dal padre di Malachi: fargli avere una lettera qualora la buona stella l'avesse abbandonato. Nella lettera trova soltanto che neppure il padre sapeva come facesse a funzionare quello strano algoritmo, ma che s'era convinto che lo scopo non fosse arricchire lui, Noel, ma suo figlio; gli confessa, quindi, di prendere al volo la prima occasione che gli capita, che probabilmente quella sarà la soluzione dell'enigma.

In quel momento bussano alla sua porta Helmholtz e Weley, due agenti segreti di Marte che, venuti a sapere del suo disastro, gli propongono di lavorare per l'esercito marziano; pochi giorni dopo, fingendosi uomini d'affari, gli stessi individui rapiscono Beatrice su un disco volante.

4. Siamo su Marte: tutti i soldati e gli ufficiali dell'esercito sono tenuti sotto controllo tramite un sistema che i pochi veri comandanti, mimetizzati come soldati semplici, possono usare per far arrivare impulsi elettrici dolorosissimi al cervello. Durante una parata il soldato Unk viene obbligato a strangolare un altro soldato, il quale però prima di morire riesce a dargli un messaggio: andare in una certa baracca e leggere una lettera. Unk non ha più nessuno, conosce soltanto sé stesso, il suo sergente (Breckman) ed il suo comandante, Boaz.

5. Boaz è uno dei comandanti, uno di quelli che ha in tasca la scatola di controllo; cerca di capire se Unk ricorda ancora qualcosa, e, quando Unk si sforza di ricordare, gli manda un impulso; ma neppure Boaz conosce davvero tutto, sa soltanto pizzichi di cose appena qua e là. Unk capisce d'essere stato "azzerato" nell'apposito ospedale ben sette volte; si reca nella baracca trova la lettera e la legge. È una lettera eroica, scritta da qualcuno per lui affinché potesse ricostruire la memoria dopo l'"azzeramento": l'autore dice d'aver scoperto tutte quelle cose resistendo al dolore dell'antenna, violando le rigide regole dell'esercito, e scrivendo mano mano le preziose informazioni acquisite. Gli dice anche che il suo migliore amico è Stony Stevenson, uno dei veri comandanti, un "marziano" che s'è però reso conto d'essere a conoscenza soltanto d'una parte delle verità ed ha deciso di collaborare con lui.

In effetti, quella lettera contiene tutte le informazioni su Marte, sull'esercito e sulla vita privata di Unk, perlomeno tutte quelle finora scoperte, dice in particolare che il capo dell'esercito è un uomo che si materializza con il suo cane ogni 100 giorni, che l'esercito marziano si prepara ad attaccare la Terra, che Unk è sposato a Bee ed ha un figlio chiamato Chrono che è il miglior giocatore di "batball". Unk non lo sa, ma l'uomo che ha strangolato è il suo amico Stony, l'unico oltre a lui a conoscere l'esistenza delle lettere, condannato proprio per averlo aiutato a ricordare troppo. Unk è commosso al pensiero che qualcuno abbia preparato quelle lettere per lui, e che ci sia riuscito a prezzo della sopportazione del dolore dell'antenna. Quella lettera contiene tutto lo scibile umano, dalla # all'astronomia. Legge la firma e scopre che è "Unk", lui stesso: è così che è riuscito a rimediare ai sette "azzeramenti".

È cominciata la guerra contro la Terra.

6. Durante le manovre Unk mette in atto il suo piano: crea un diversivo e, primo nella Storia di Marte, diserta. Corre in città, Phoebe, a cercare suo figlio e sua moglie, ma il primo non è per nulla attratto da lui e tanto meno dalla prospettiva di fuggire, è tutto invasato dalle proprie doti di giocatore di batball e l'unica cosa che gli preme è il suo portafortuna, un pezzo d'acciaio capitatogli in mano per caso; Unk cerca allora la madre, Bee, ora istitutrice di reclute, che però vive passivamente e non solo è indifferente a ritrovare il marito, ma non fa assolutamente nulla per evitare che lo catturino.

Unk si risveglia a bordo dell'astronave di Rumfoord, che peraltro non riconosce; Rumfoord gli racconta la sua storia: dopo essersi arruolato volontario, fece una rapida carriera nell'esercito, e per premio gli venne concesso d'avere un figlio da una donna; quando però scoprì che la donna era proprio quella predettagli da Rumfoord, e viste le sue condizioni pietose, cambiò atteggiamento e divenne un buono, fino al punto che lo dovettero "azzerare". Ogni volta che l'azzeravano lui si ricostruiva la memoria leggendo la lettera in cui aveva scritto tutte le cose che non voleva dimenticare, ed ogni volta ritentava di rapire moglie e figlio per andarsene con loro su qualche altro pianeta; Rumfoord gli rivela anche, per inciso, che, pur essendo stata sposata a lui molti anni, Beatrice era vergine.

7. L'attacco marziano alla Terra fallisce miseramente e comicamente: i male addestrati schiavi di Rumfoord vanno al macello armati di fucili e coltelli, mentre la Terra esplode ordigni nucleari; pochissimi sopravvivono (fra questi Bee e Chrono, che - ovviamente - bacia il suo portafortuna); in realtà, era stato tutto previsto da Rumfeord per i misteriosi scopi suoi e dei suoi collaboratori: Monervef, suo ex maggiordomo ed ora gestore di tutto il suo business terrestri (in gran parte speculazioni nell'impresa marziana), e Salo, un ingegnere proveniente dall'avanzatissima civiltà di Tralfamedore ed ora stabilitosi su Titano. Rumfoord ha organizzato il suicidio di Marte fino all'ultimo essere per sfruttare il sentimento di rimorso che poi s'instaura: i terrestri si rendono conto d'aver reagito sproporzionatamente al pericolo, per il solo gusto di dar sfogo della loro abilità omicida. È proprio Rumfoord stesso, durante una delle sue apparizioni terrestri, ad accusarli; ora il suo passo successivo è lanciare una nuova religione, di cui lui intende essere il portavoce. Nei suoi schemi rientra anche la salvezza di Unk, la cui astronave è stata, infatti, deviata su Mercurio (come da predizione); Boaz ha così modo di pentirsi e di diventare amico di Unk.

8. Unk e Boaz atterrano sulla faccia scura di Mercurio, pianeta che assomiglia ad un gigantesco cristallo ed è scavato da interminabili gallerie in cui vivono gli "harmonium", strani esseri con strane proprietà che si nutrono delle pulsazioni musicali del pianeta e l'usanza pittoresca di disporsi lungo le pareti in modo da formare figure geometriche. L'astronave precipita infatti per miglia e miglia nelle viscere del pianeta e, quando s'arresta, Unk legge sulle pareti un messaggio format degli harmonium, che in pratica dice: "uscire di qua sarà un test d'intelligenza, come risolvere un puzzle".

9. Il messaggio è stato "scritto", ovviamente, dall'onnipresente Rumfoord: incapaci di trovare la soluzione, Unk e Boaz rimangono più di due anni nei sotterranei ed il primo si fa amico degli harmonium, tanto da decidere di rimanere lì per sempre, anche quando un altro misterioso messaggio dà ad Unk la soluzione per uscire dal buco: basta voltare sottosopra l'astronave. Qual è il test di Rumfoord? Perché? E quali i risultati? Che bisogno ha Rumfoord di fare test su Unk? Perché la sua strategia è così complicata? Dove porta tutto questo macchinoso piano?

10. Quando Unk sbarca finalmente sulla Terra, annunciato da Rumfoord, trova che il suo persecutore è capo della chiesa "Dio è Del Tutto Indifferente", titolo che dice tutto sulla religiosa inventata da Rumfoord. L'intera umanità s'è convertita alla religione, ed Unk sbarca non a caso in una chiesa dove lo stanno aspettando.

Bee e Chrono sono protetti da Rumfoord: lei ha ottenuto la concessione per vendere "Malachi", specie di bambole che simboleggiano quanto di peggio possa esistere sulla Terra, e lui è un delinquente giovanile che solo gli avvocati della Chiesa riescono a salvare dal Riformatorio.

Rumfoord accoglie lo "Space Wanderer" e gli presenta moglie e figlio per i quali lui s'è battuto tanto. La riunione è penosa: Bee è infastidita, Chrono bacia il suo portafortuna affinché il padre muoia ed Unk è imbarazzato; non gli resta che incontrare l'amico Stony, di cui parlano le sue lettere scritte prima degli "azzeramenti" e che lui non sa ancora d'aver ucciso.

11. Rumfoord tiene un'orazione sulla Fortuna, male inenarrabile del tutto distinto da Dio, e poi contro Constant, simbolo della Fortuna; rivela infine che Unk, lo "Space Wanderer", è Constant. Lui s'abbatte ancora di più: Rumfoord lo condanna all'esilio su Titano e, prima di lasciarlo partire, gli concede di nominare una cosa buona che ha fatto in vita, una qualsiasi; Unk ci pensa un po' e ne trova una: Stony; e Rumfoord gli rivela, spietato, chi era l'uomo che strangolò; del tutto distrutto, Constant s'avvia verso l'astronave; poi Rumfoord addita Bee al pubblico disprezzo, rivelando a tutti che fu sua moglie, ma - sentendosi troppo perfetta - non volle essere violata dal marito; anche lei viene cacciata, ma - al contrario di Constant - prima di partire tiene un atteggiamento sfrontato di sfida: la Terra le fa schifo, gli uomini sono feccia e lui, sommo pontefice, non è da meno. La famiglia parte per Titano.

Il tono s'è spostato improvvisamente dal comico al tragico: Constant, ex malvagio disgustoso, è ora una vittima inerme, che rappresenta l'intera umanità in balìa del fatto.

12. Nel suo infindubulum, Rumfoord è un fenomeno ondoso a spirale: quella spirale coincide con la traiettoria di Titano attorno al Sole; su Titano, infatti, Rumfoord e Kosak sono permanentemente materializzati, mentre si materializzano sugli altri pianeti soltanto quando l'orbita del pianeta incrocia la loro onda. Rumfoord vive su un'isola di Titano; nella sua astronave, invece, vive relegato il tralfamaldiano Salo, una macchina più o meno pensante. Inviato dal suo governo con un messaggio speciale per un'ipotetica civiltà all'altro capo dell'universo e con la consegna di non leggere prima il messaggio, s'arenò su Titano con il suo disco volante propulso da UWTB (universe will to become, cioè lo stimolo che spinge Nothingness a diventare Somethingness), e non gli rimase che inviare ai suoi un messaggio di soccorso. Le risposte si chiamano Stonehenge, Muraglia Cinese, ecc., ognuno un messaggio a Tramalfadon, che solo lui può leggere da Titano.

Rumfoord appare arrabbiatissimo; ha appena capito d'essere stato usato dai trafalmadoniani: furono loro a farlo cadere nell'infindibilum e a fargli fare tutto ciò che ha fatto. Quindi è brutale con Salo, benché creda alle sue proteste d'innocenza; nel nome della loro amicizia, prima di rompere la sua orbita con un'esplosione ed andare alla deriva nello spazio, gli chiede di leggere il messaggio. La macchina rifiuta, pur soffrendo a sentirsi considerarsi un traditore.

Sul punto di sparire per sempre, Rumfoord chiama al suo "capezzale" la famiglia "dannata", scacciata dall'eden, e confida loro ciò che ha intuito: gli alieni hanno usato lui e tutta la razza umana per un solo scopo, far avere a Salo un pezzo di ricambio, e quel pezzo è il portafortuna di Chrono. Il messaggio diretto agli estremi antipodi dell'universo dev'essere quindi maledettamente importante, se quel pianeta alieno ha addirittura alterato il corso degli eventi di miliardi di esseri umani pur di far avere una parte di ricambio al suo messaggero in modo che egli possa giungere a destinazione. Rumfoord "muore" prima che, in un momento di disperazione, Salo apra il messaggio e lo faccia vedere; dice: "Saluti"; poi Salo si autodisintegra e Chrono si tiene il suo portafortuna.

Epilogo: Constant, vecchio, seppellisce Bee, che alla fine aveva trovato una sua filosofia alternativa a quella nichilista di Rumfoord ("la cosa peggiore che ci possa capitare è che nessuno ti usi per niente", mentre per Rumfoord il senso dell'esistenza umana è soltanto quello di permettere ad un messaggero di portare un messaggio ad una lontana galassia); poi Constant decide di ricostruire Salo, riparare la sua astronave con il portafortuna di Chrono e farsi riportare sulla Terra. Muore appena arrivato, ma prima Salo l'ipnotizza e gli dà il sollievo d'incontrare di nuovo l'amico Stony, che lo porta in Paradiso dicendogli: "non chiedermi perché, ma qualcuno ti ama lassù."

Salo, la macchina diventata umana, continua il suo viaggio e porterà a termine la missione.

Del futuro di Chrono nulla è detto.

L'intera storia dell'umanita` e` semplicemente un accorgimento per far pervenire un piccolo oggetto a una macchina astronauta vhe e` rimasta incagliata in un'astronave guasta in un posto sperduto di Titano.

Intessuto in un coacervo di parafrasi bibliche e di parabole filosofiche sul destino umano, il romanzo si presta a diverse interpretazioni, ma è sostanzialmente un riassunto della natura umana; un'esistenza senza senso, certo minuscola nei giganteschi piani dell'eternità, obbligata a fare ciò che le forze della natura gli impongono, ma al tempo stesso capace di farlo manifestando la sua originale ed unica personalità (in pratica ogni uomo eseguirebbe lo stesso ordine in un modo diverso) ed i suoi valori di base, gli affetti su tutto (pur venendo azzerato ogni volta, Unk riparte sempre alla ricerca di moglie e figlio, sospinto dall'istinto della famiglia, e la fedeltà all'amico Stony è l'unica cosa che lo fa sentir degno d'esistere).

Ma forse è soltanto una colossale satira delle religioni, e della Religione.

"Mother Night" (1961)

Howard Campbell è un agente americano che, durante la guerra, ha finto di collaborare con i nazisti e ha diramato trasmissioni propagandistiche da Berlino. Sposato ad una tedesca, Helga, per tutto il conflitto ha impersonato il traditore (soltanto tre persone, fra cui Frank Wirtanen, conoscono la verità). Alla fine della guerra viene processato come criminale, ma i suoi superiori riescono ad evitargli il carcere. Howard si ritira a vita privata, ma presto i media lo scoprono e la sua storia torna d’attualità; a difenderlo è soltanto un pugno di fascisti americani, capeggiato dall’ambiguo Kraft: è questi a riportargli sua moglie, creduta morta. A dargli la caccia è, invece, lo stesso soldato, Bernard O’Hare, che l’arrestò ad Auschwitz, un veterano fallito, il cui odio per il rinnegato è ancora maggiore di quanto lo era il giorno della cattura. Wirtanen, però, gli rivela che Kraft è un agente sovietico, e così la finta moglie, in realtà sua sorella Resi. Il loro piano è di farlo espatriare con la scusa d’evitarne l’arresto, e poi rapirlo (i sovietici vogliono una prova vivente della collaborazione fra U.S.A. e nazisti), ma Resi s’è innamorata sinceramente di lui e vuole salvarlo davvero. Wirtanen l’avverte che la polizia sta per fare irruzione nel covo dei fascisti, ma Howard preferisce farsi arrestare; resasi conto che lui non ricambia il suo amore, Resi s’uccide. Kraft si rivela essere un’inetta spia dei sovietici, che fallisce sistematicamente le sue missioni. Howard viene nuovamente liberato, ma O’Hare lo rintraccia: Howard lo bastona e lo butta fuori, accusandolo d’essere peggio d’un criminale di guerra. Sempre più passivo, Howard decide di costituirsi agli israeliani, farsi processare e condannare: ha sciupato la sua vita ed ora è stanco di viverla. Nel carcere israeliano, dove aspetta l’inizio del processo, riceve una lettera di Wirtanen che si dichiara pronto a rivelare la verità in pubblico: è la fine d’un incubo durato una vita, ma Howard preferisce impiccarsi e farla finita.

"Cat's Cradle" (1963) +

Jonah (riferimento biblico) è uno scrittore che ha deciso di scrivere un libro sul giorno in cui su Hiroshima venne sganciata la prima bomba atomica, intitolato "Il giorno in cui il mondo finì"; quando intraprese la sua missione, era ancora un cristiano, ma adesso che la racconta è un seguace di Bokonon, un guru che ha fondato una religione sull'isola caraibica della Repubblica di San Lorenzo. La teologia di Bokonon è fitta di simboli dai nomi esotici, ma ha sostanzialmente a che vedere con il significato della vita.

Jonas focalizza la sua ricerca su Felix Hoenikker, il premio Nobel che costruì la bomba: il figlio Newt, un nano che ha una penosa storia d'amore con una nana russa che si rivela quarantenne, gli racconta per lettera cosa accadde quel giorno in famiglia, e lo introduce ad Angela, l'altra figlia maggiore, che è stata la sua seconda madre dopo la morte della madre, ed al misterioso Frank, un asociale finito nei guai con la giustizia ed ora scomparso del tutto, probabilmente ucciso da un gangster.

Jonas si reca ad Illium, il paese dove vivevano gli Hoenikker, e v'incontra una lunga galleria di personaggi, ciascuno dei quali aggiunge qualcosa alla storia: il ritratto che ne emerge dello scienziato è quello d'un uomo chiuso, egoista, assente, indifferente, che i figli non amavano, che deve molto alla figlia Angela, che non si scosse neppure quando la moglie Emily morì per carenza d'affetto.

Asa Breed, scienziato e collega, lo odiava: secondo Sandra, una prostituta conosciuta da Jonas al bar e che fu compagna di scuola di Frank, Breed fu l'amante di Emily, e, probabilmente, i tre figli sono suoi; Breed ricorda con rancore l'incidente d'auto, indirettamente causato da una follia di Felix, in cui Emily si ferì al pelvis, ferita che l'uccise durante il parto di Newt, rimasto a sua volta nano; Breed gli racconta anche che Hoenikker aveva in mente di scoprire il granello di materia che faceva solidificare il fango, cristallizzando, come una specie di virus, tutti gli atomi (l'uso sarebbe stato di nuovo militare: alleviare le fatiche dei soldati che devono camminare sempre nel fango): Felix morì, secondo Breed, senza realizzare nulla; Felix riuscì invece a realizzare "ice nine" e lo spartì fra i tre figli.

Jonah va a visitare lo studio di Felix, rimasto pieno di giocattoli, così come lo lasciò; il ragazzo dell'ascensore, un negro idiota, sostiene che Felix non è morto, ma semplicemente passato in un'altra dimensione; Jonah passa anche dal cimitero: sulla tomba di Felix c'è soltanto una pietra quadrata, ma su quella di Emily c'è un gigantesco fallo di pietra, con le dediche dei tre figli. Il becchino è il fratello di Asa: fu lui il primo fidanzato di Emily, poi rubatale da Asa e finita, quindi, in sposa a Felix.

Pare che dopo il funerale del padre, Frank, profondamente scosso, abbandoni Illium per non farvi più ritorno; il becchino gli mostra anche un angelo, commissionato da un immigrato per la moglie appena deceduta, che non venne mai pagato perché l'uomo venne derubato dei suoi averi il giorno stesso: l'angelo è finito ma non può essere messo sulla tomba della donna; sul piedistallo è inciso il cognome di Jonas.

Jonas torna a New York, dove trova il suo appartamento messo sottosopra ed il gatto strangolato dal tizio cui aveva offerto ospitalità, Sherman Krebbs. Sul giornale legge la pubblicità della Repubblica di San Lorenzo: attratto dalla foto di Mona Monzano, figlia adottiva negra e bionda dell'anziano dittatore Miguel Monzano, scorge la figura di Frank, ministro della scienza e del progresso; Frank stesso vi racconta come giunse sull'isola su d'una zattera.

Jonah viene incaricato di scrivere proprio a San Lorenzo (coincidenza bokononiana) un articolo su Julian Castle, un milionario americano. Sull'aereo conosce i coniugi Minton (lui ambasciatore statunitense) ed i Crosby, costruttori di biciclette, i quali pensano che Minton sia comunista (una volta perse anche il posto); Minton gli presta un manoscritto di Philip Castle, figlio di Julian che racconta la storia della repubblica: Bokonon è un negro, nato in una famiglia che divenne ricca scoprendo il tesoro d'un pirata, educato religiosamente, che un giorno naufragò sull'isola con un disertore americano, Earl Mc Cabe, e lì venne illuminato dalla nuova religione (secondo una sua profezia, la sua barca - dorata dagli indigeni - salperà di nuovo alla vigilia della fine del mondo), e con Mc Cabe intraprese la costruzione d'una società utopica; Mona, figlia d'un amico finlandese di Castle, è cresciuta con Philip e vissuta con il dittatore, con il figlio del milionario e con il profeta (politica, denaro, religione), ma non può amare nessuno perché (così dice la Milton) è omosessuale. Sullo stesso aereo (coincidenza bokoniana) viaggiano Angela e Newt: vanno ad assistere alle nozze di Frank con Mona! Angela è sposata ad un industriale, Harrison Connors.

Al loro arrivo sono accolti da Monzano, Frank e Mona: Monzano viene colto da un infarto, e, pur sopravvivendo, nomina Frank suo successore; mentre Monzano sta rantolando, Mona fa piedino ad un pilota d'aereo. Ovunque ci sono manifesti contro Bokonon, considerato come il nemico pubblico n.° 1. Mona è il simbolo erotico dell'isola: la sua figura è idolatrata ovunque, e Jonah stesso ne è invaghito; l'unico a definirsi bokonista (perché americano, e, quindi, non punibile dalla legge) è Philip Castle, che è anche il padrone dell'hotel in cui gli americani devono alloggiare. Philip parla anche del padre Julian, che tutti credono un genio ed un benefattore, ma è in realtà un pazzo.

Jonah viene chiamato con urgenza da Frank: a casa sua trova Newt e vede il quadro astratto cui sta lavorando, intitolato "Cat's cradle", dal nome del gioco che i bambini fanno con gli elastici e le mani. Poi incontra Julian Castle, che gli rivela che tutti gli abitanti dell'isola sono bokononisti, compreso lui. Gli rivela che la religione bokononista è fasulla: Bokonon l'inventò d'accordo con Mc Cabe quando i due si resero conto di non poter elevare il tenore di vita dei loro sudditi; Bokonon si diede alla macchia predicando la sua religione, e, per dargli maggior credibilità, Mc Cabe lo dichiarò fuorilegge ed istituì la pena capitale contro i suoi seguaci; tutti gli abitanti divennero dei bokononisti, e la lotta contro il dittatore ed il profeta assorbì tutta la loro attenzione, facendo dimenticare loro la miseria: Mc Cabe si suicidò dopo aver nominato alla successione il suo maggiordomo, Monzano.

Monzano sta morendo di cancro all'ospedale, curato da Schlichter von Koenigswald, un provetto chirurgo che nei campi di concentramento ha massacrato migliaia di ebrei; Frank è al suo capezzale, ma chiede a Jonah di restare a disposizione alla villa, perché ha scoperto qualcosa d'importante riguardo il suo destino. A tarda sera una colonna militare viene a presidiare la villa; Jonah apprende da Angela e Newt che Felix aveva una sorella, Celia, ed un fratello gemello; il giorno dopo, i tre sono svegliati di soprassalto, e, temendo un pericolo, Newt ed Angela afferrano istintivamente un contenitore ciascuno (quello in cui custodiscono il loro pezzo di ice-nine): a far rumore è Frank, che lo saluta come presidente della repubblica! Da principio, spaventato, Jonah rifiuta, ma poi Frank gli dice che dovrà sposare Mona, perché così ha profetizzato Bokonon.

Jonah fa la conoscenza di Mona attraverso un rituale bokononista, e così scopre che Mona ama tutti e tutti allo stesso modo e che inorridisce all'idea della monogamia: dapprima scandalizzato, Jonah cede al suo fascino, e, alla fine, l'accetta così com'è, e chiede anche d'aderire alla sua religione. Frank lo porta dal dittatore morente: questi gli ordina d'uccidere Bokonon, ma poi gli rivela d'essere egli stesso un adepto. Muore il giorno dopo, durante la festa nazionale (che segna anche la presa del potere da parte di Jonah), suicidandosi con un granello di ice-nine; viene rinvenuto cristallizzato dal dottore tedesco, il quale è a sua volta vittima incidentale dell'ice-nine.

Jonah interroga allora i tre fratelli, ed apprende la verità sull'ice-nine; Angela è furibonda che Frank abbia dato l'ice-nine a Monzano, ma Frank le risponde: "mi sono comprato un lavoro come tu ti sei comprato un marito e come Newt s'è comprata l'avventura con la russa", lasciando intendere che sia U.S.A. (attraverso il marito di Angela) che URSS (attraverso la nana) hanno ice-nine.

Durante la celebrazione si scatena un uragano; l'intera isola viene distrutta; Jonah e Mona trovano riparo in un sotterraneo segreto di Monzano: lì Jonah la prende, ma è disgustato dalla sua frigidità e stupidità. Escono allo scoperto solo tre giorni dopo, quando sono certi che l'uragano è finito; cercano i cadaveri degli abitanti (che paiono scomparsi) e li ritrovano in una grande fossa comune; si sono suicidati tutti con ice-nine, e hanno lasciato un biglietto: dopo aver catturato Bokonon, gli hanno chiesto cosa stesse succedendo, e lui ha detto loro che Dio li voleva uccidere e che dovevano suicidarsi; la nota è firmata da Bokonon stesso (il quale, fedele al principio che la sua religione è soltanto un cumulo di menzogne, è, ovviamente, l'unico a non aver ubbidito a sé stesso).

Mona gli chiede se vorrebbe resuscitare qualcuno; Jonah non le risponde, e Mona si suicida allo stesso modo; poi trova i superstiti, Frank, Newt ed i Crosby, trasformatisi in altrettanti Robinson; Jonah s'unisce a loro. Si convince d'essere stato destinato a scalare il monte dell'isola e a portarvi in cima un simbolo, ma non riesce a capire cosa deve portare, quale simbolo. Finalmente gli appare Bokonon, un negro scalzo avvolto in una coperta; Bokonon sta pensando a come completare il suo libro profetico e dà a Jonah un pezzo di carta che dice: "Se fossi più giovane scriverei la storia della stupidità umana, scalerei il monte, mi sdraierei sulla cima con il mio libro per cuscino e mi trasformerei in statua con ice-nine facendo maramao a Dio."

Satira della religione e della politica.

"God Bless You" (1965)

Eliot Rosewater è l'ultimo erede della casata; suo padre, il senatore, ha costituito la Fondazione Rosewater, con l'incarico di gestire tutti gli averi di famiglia e con la clausola che la presidenza venisse tramandata di erede in erede: lo scopo è impedire che il fisco si impossessi dei suoi soldi. Eliot sta però mandando a monte il suo piano: dopo un'infanzia nel paese d'origine dell'Indiana, una tragica esperienza di guerra (uccise per errore tre pompieri tedeschi) ed un matrimonio fallito senza figli, Eliot passa il tempo a rispondere al telefono della Fondazione per aiutare chi ne ha bisogno, in particolare aspiranti suicidi.

Norman Mushari ne segue tutte le mosse: impiegato fin da giovane in una ditta di legali, ha motivato l'ambizione di destituire Eliot; ora sta cercando le prove per farlo dichiarare incapace dal tribunale, ascoltando in particolare i resoconti della moglie Sylvia e del disperato padre; il piano di Mushari è di far ereditare tutto al povero cugino Fred, un fallito che non sa neppure d'essere parente dei famosi Rosewater.

Mushari porta Eliot in tribunale; il Senatore fa curare il figlio in un Sanatorio, in modo che sia pronto per il processo; Mushari spinge anche decine di donne a testimoniare che i loro figli sono figli di Eliot. Il senatore cerca invano di recuperare il figlio: Eliot ha anche perso la memoria, è chiaro che la causa è perduta; Eliot ha però un ultimo lampo di genio: dichiara che tutti i bambini attribuitigli da Mushari sono veramente suoi, e sono, quindi, legittimi eredi della Fondazione.

"Slaughterhouse 5" (1969) +

1. Nel primo capitolo, V. "racconta" gli antefatti del suo libro di guerra intitolato "Children's crusade", perché la moglie del suo amico O Hare considera bambini tutti gli uomini che fanno la guerra.

2. Il protagonista si chiama Belly Pelgrim, un vedovo di mezza età che fa l'optometrista, con una figlia sposata (Barbara) ed un figlio (Robert) berretto verde in Vietnam. Durante la guerra Billy fu fatto prigioniero a Dresda dai tedeschi, e, in seguito, venne ricoverato in un ospedale psichiatrico (anche sua madre è in sanatorio); sua moglie morì in un banale incidente (asfissiata dai gas di scappamento dell'auto mentre guidava per andarlo a trovare in ospedale) poco dopo che lui s'era miracolosamente salvato da un incidente aereo.

Dopo questi incidenti Billy cominciò a parlare di dischi volanti ed alieni, d'un pianeta Tralfamadore i cui abitanti lo rapirono per esporlo nudo in una gabbia dello zoo.

La prima volta che Billy si sentì "unstuck" nel tempo fu durante la guerra: avanti e indietro nel tempo, dall'infanzia al presente.

3. Billy e Roland Weary furono fra gli americani fatti prigionieri dai tedeschi e deportati sui treni a Dresda.

4. Avanti e indietro nel tempo anche la notte dopo il matrimonio di sua figlia: vede un film all'indietro ed estrapolando la visione della storia dell'umanità, come un tendere collettivo verso Adamo ed Eva, ed è allora che viene rapito dagli alieni.

5-7. Continua il racconto della guerra di Billy Pelgrim, dall'ospedale inglese al campo di prigionia per russi di Dresda, intervallato da flashback indietro (l'infanzia) ed avanti (persino la propria morte) nel tempo, nonché nello spazio. Come nei film di Hitchcock l'autore stesso del racconto, quello che s'è presentato nel primo capitolo, si fa vivo di tanto in tanto con una frase (That was I - That was me).

La filosofia del narrante è rigidamente fatalista, rassegnata agli implacabili capricci del destino: "so it goes" è il suo commento agli accadimenti più sensazionali.

Il tono del racconto è tale che si ha sempre l'impressione che soltanto i viaggi nel tempo siano reali, che esistano soltanto passato e futuro, ma non il presente, e che l'esistenza si riduca a transitare passivamente attraverso la sequenza d'eventi preordinata dalla propria vita. Dresda venne distrutta da un intensissimo bombardamento che causò 130.000 morti.

8. Pelgrim rivive anche i momenti più importanti della sua vita, dall'incidente aereo alla gag della morte della moglie, descritte con un distaccato iperrealismo.

9. Sulle storie che s'intrecciano, dilatano, esauriscono, ramificano, incombe sempre più minacciosa la realtà agghiacciante del "macello" di Dresda, di Hiroshima, e della Guerra tutta.

10. Si chiude con un ritorno al presente, costellato di episodi violenti (gli assassinii di Kennedy e King) e poi, con un altro flashback, a Dresda: la guerra è finita e, sotto le macerie, si scoprono migliaia di cadaveri. E con considerazioni sulla morte prese dalla filosofia del pianeta alieno (che tendono ad annullare il tempo, per cui la morte non esiste), nessuno è mai veramente morto.

"Sloughterhouse 5" è un'orazione funebre per tutti i caduti della violenza, un'orazione che a tratti cerca anche di d'individuare il filo logico del destino umano, di scovare la prova di quell'ipotizzata immanenza dell'esistere; ma non basta sostituire a Dio un popolo alieno: la morte è morte. So it goes.

The illustrated novel "Breakfast of Champions" (1973) begins as a boring, sloppy, disorganized novel that sounds like written by a drunk. It is full of pointless detours, for example a paragraph that details the length of the penises of the main characters. Then it suddenly takes off with chapter 19 and becomes a virtuoso postmodernist narrative clockwork. Sections of it was meant as a satirical fresco of the USA, and those stopped being funny a long time ago when Vonnegut's current events became distant memories of old people; but the narrative acrobatics keeps disorienting the reader, who goes from being mildly interested in how the plot is supposed to develop to being highly anxious about whether there is a plot at all. The "I" starts interfering more and more often, boasting about his role in shaping the most ridiculous events, twisting the lives of the novel's characters for no other purpose than to assert his power to do so. Vonnegut insists that the characters have no control over their histories: no matter how implausible the plot that he invents for them, they have to execute it. They are robots commanded by the author. And, by implication, we are all robots commanded by forces outside our control. The novel does not exist: it is just a pretext to stage a cruel game about the art of writing a novel. The novel disintegrates as we read it. To further dispel any remaining narrative magic, it is also littered with caricatural surrealistic sketches and grotesque Ubu-esque statements. All the biographical details about the author who speaks in this novel are real Vonnegut biographical details. For the record, Kilgore Trout appears in in "God Bless You Mr Rosewater" (1965), "Slaughterhouse-Five" (1969), "Jailbitd", etc, and is the pseudonym used by Philip Farmer, who wrote the novel "Venus on the Half-Shell" expanding a Vonnegut short story; Eliot Rosewater is the protagonist of "God Bless You Mr Rosewater" (1965) and also appears in "Slaughterhouse-Five" (1969); Rabo Karabekian is the protagonist of "Bluebeard" (1988); Francine Pefko appears in "Cat's Cradle" (1963); Kazak appears in "The Sirens of Titan" (1959) and in "Galapagos" (1985).

The author of the book dedicates the book to Phoebe Hurty, who died. He met her during the Great Depression of the 1930s when she was in her 40s. She wrote ads for a department store and she hired him as a helper. She influenced his career, which now consists in being impolite as she was. The author tells the reader that his book is about humans as robots. The author, now 50, feels that he too is a robot, programmed to do what he is now doing. The action is set during the Cold War between the USA and the Soviet Union. There are many nations and one of them, and the richest of them all, is the USA; and the narrator makes fun of its history, constitution, anti-communism and hypocritical values. The famous science-fiction writer Kilgore Trout wrote a novel around a simple idea: that the reader is the only human in the universe and everybody else is a robot. The widower and car dealer Dwayne Hoover, a wealthy businessman who lived with a black servant named Lottie Davis and who was going mad, interpreted the novel literally: that he, Dwayne, was the only human left. Before becoming a famous scientist, Kilgore was a window installer who wrote books and short stories, convinced that humanity was making the planet inhabitable and would soon self-destroy. None of his coworkers knew that he was writing stories: they were published in pornographic magazines. Kilgore would win the Nobel Prize for Medicine in 1979, at a time when the only animals left would be human and all others would be killed by the poison in the atmosphere. Kilgore led a humble life until one day he receives a letter from a wealthy fan of his books, Eliot Rosewater, who has hired a private eye to discover his address. Eliot also recommended Kilgore as a speaker at an arts festival that will take place in the town where Dwayne lives. Meanwhile, Dwayne, living with his secretary and lover Francine after his wife Celia's suicide, is getting crazier. The first one to say it openly was his old army buddy and current employee Harry after Dwayne insulted him out of the blue. The married but childless Harry, secretely a transvenstite, interpreted the insult as referring to his secret hobby. They don't even know of Dwayne's initial bursts of insanity, when he shot a painted duck in his bathroom and when he lost control of his car in the middle of the night. Meanwhile, Kilgore has traveled to New York on his way to the conference where he is supposed to speak. He has bought copies of his books in pornographic shops (his books have no pornography but are sold with pornographic covers. One of the books is the book that contains a long letter by God to the only being left with free will, the reader of the book. While watching a pornographic movie in a theater, Kilgore has the idea for a new dystopian book. Walking out of the movie theater, he is attacked by someone who steals his money. He hitchs a ride from a truck driver who is heading in the direction of his destination, the town of the arts festival. Every now and then the novel fast forwards to a later time when Kilgore has become a famous writer. (And every now and then Kurt Vonnegut, the book's author, speaks in first person reminding us that he is the one who invented these characters and decides what happens to them next). Dwayne, who we learn has a homosexual son, forgets where he is and even books a room at a hotel that he co-owns. Meanwhile, the oldest person in town, a black woman named Mary Young, is dying, alone, assisted only by an intern from Nigeria, Cyprian. Cyprian later books a room in the same hotel where Dwayne is staying. On his way to work, Dwayne meets a black ex-convict, Wayne, who worships him and is dying to work for him. His twins Lyle and Kyle, his stepbrothers (children of his adoptive parents), are waiting for him at the office: they run a cave which is a tourist attraction but the cave is flooded with industrial waste. He is served breakfast at a fast-food joint by a 17-year-old waitress whose family is deep into debt and who hopes to seduce him so he can pay their debts. We learn that this Patty was once raped by a family man with three children, the same man who got Dwayne's employee Gloria pregnant, for which this Gloria had an abortion. Dwayne and Francine make love in a motel and we learn that Francine joined Dwayne's company when she was married to a man who was then sent to Vietnam where he died just when Dwayne's wife committed suicide. Francine now effectively runs Dwayne's business. Dwayne confesses to her that he is losing his mind and Francine suggests that he talks to one of the intellectuals coming to town for the arts festival. Meanwhile, Kilgore is traveling with the truck driver and tells him that he was married three times and had one son, Leo, who ran away at the age of 14, joined the army in Vietnam, deserted to the enemy and is now wanted by the police for high treason. Kilgore and his truck driver reach the coal mine owned by Eliot Rosewater, but Kilgore doesn't realize this is the same man who is his only fan. Dwayne's homosexual son Bunny, whom Dwayne tried in vain to educate to the military academy, is a piano player in a cocktail lounge. We learn that his mother Celia was crazy just like the author's (Vonnegut's) mother, and committed suicide just like the author's mother. Wayne wanders around the city and witnesses a waitress serving a drink to the author (Vonnegut), the man who can do whatever he likes with Wayne's life. The author has come to town to witness the encounter between the two characters he created, Kilgore and Dwayne. The author talks to himself: he knows that he is writing a bad book, and tells himself that he is afraid of killing himself like his mother did. The author, drinking in a cocktail lounge, sounds depressed as he decides to create a character, a female waitress named Bonnie, married to a prison guard, who gets into an argument with two other characters improvised by the bored author, Beatrice Keedsler and Rabo Karabekian, who entered the cocktail lounge while Dwayne's son Bunny is playing the piano and Dwayne is in a state of quasi-hypnosis. Beatrice Keedsler is a novelist and Rabo Karabekian is a pompous and famous painter who paints minimal paintings. For a while the novel continues as an improvisation by the author who throws in bits and pieces of illogical narrative and autobiographical meditations. Rabo makes a joke about a local heroine and the waitress Bonnie retorts by making fun of his abstract paintings. The author now tells us (the readers) that this argument caused a catharsis in him. At the end of chapter 20 he even tells us how the novel will end: Dwayne will hurt some people including Kilgore and Kilgore will meet his "Creator".

Meanwhile, Kilgore has finally arrived at Dwayne's town. The first thing that happens to him is to get his shoes and pants dirty with the industrial waste that His twins Lyle and Kyle are facing in their cave. He then walks into the same cocktail lounge where Dwayne and the author are sitting silently and sits next to them. Kilgore always felt that he was simply a character in someone's novel and now feels that he is sitting next to the writer who wrote the novel. Kilgore reads the welcome letter from the chair of the festival, Fred Barry, who happens to Robo-Magic appliances to replace all the menial jobs of a household, usually done by black people. Kilgore is holding his own novel "Now it can be Told", the very long letter written by God to the only free-willing being. Suddenly Dwayne, who has been sitting like hypnotized, wakes up and begs Kilgore to give him the "message". Seeing the book, Dwayne inquires whether that's the message. Kilgore says "yes" and Dwayne starts reading voraciously. Kilgore's novel tells him that everybody except him is a robot, and Dwayne believes it. He hits the people around him, starting with his homosexual son Bunny and then Beatrice and Bonnie and eight other people. Kilgore stops him just when Dwayne is beating his lover Francine in the street. Fred Barry decides to postpone the festival but Kilgore, released from the hospital, is already marching towards the venue.

Now the author is waiting for Kilgore in the street. The author tells us that there was a previous version of the novel with a slightly different plot. The author even mentions that he already used Rosewater as a character in another novel and that here Rosewater is sober instead of drunk. After narrowly escaping from the vicious guard dog Kazak, the author chases Kilgore and introduces himself. To convince him that he is indeed his Creator, the author transports him to other parts of the world. The author tells Kilgore that, to celebrate his own 50th birthday, he has decided to let Kilgore free, just like Tolstoy released his serfs and Thomas Jefferson released his slaves. Kilgore is now the only character in the novel who has free will. As the author recedes in another dimension, he hears Kilgore speak in his father's voice and beg to be made young again. The last "word" of the novel is actually another drawing, the surrealist sketch of a crying eye.

"Slapstick" (1976)

synopsis forthcoming

"Jailbird" (1979)

Walter Starbuck è uno dei personaggi politici condannati al carcere per lo scandalo Watergate. Il libro ne rievoca la vita, facendola cominciare con un massacro di scioperanti: rimasto deficiente dopo quel giorno, Alexander Mc Cone, figlio del padrone di quella fabbrica, è il suo benefattore, l'uomo che gli pagò gli studi ad Harvard. La storia tocca il caso Sacco e Vanzetti, la Grande Crisi del '29, la caccia alle streghe di Mc Carthy, ecc., dipingendo l'America come sequela d'assurdità criminali; attraverso questi eventi, Starbuck salì alla carica di aiutante di Nixon.

Ora che è uscito incontra i fantasmi del suo passato, legati in gran parte alla società di Mc Cone, della quale viene alla fine eletto casualmente vicepresidente.

"Deadeye Dick" (1982)

synopsis forthcoming

"Galapagos" (1985)

synopsis forthcoming


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