Dalla pagina di Piero Scaruffi
(Tradotto da Stefano Bedetti e Stefano Iardella)
Malediction & Prayer (1998) è un album di cover dal vivo. Schrei
X (Mute, 1997), contenente 24 brevi brani dal vivo a cappella, si ispira a Schrei 27 (1994), il suo primo lavoro per
la radio.
La Serpenta Canta (Mute, 2004) raccoglie esibizioni dal vivo, per lo più delle cover.
Il suo canto è ben poco spaventoso e i suoi arrangiamenti ben poco
sconvolgenti sul doppio concept Defixiones, Will And Testament (Mute,
2003), dedicato al tema del genocidio. Anche il melodramma maggiormente
intrigante, The Dance, dura venti minuti di troppo. Sin dallepoca in
cui ha iniziato a raccontare storie (invece di limitarsi a urlarle), Galas ha
perso la sua abilità nel sentire le storie.
È molto più brava a recitare le poesie degli altri, come quella di Pasolini, che grida in Holokaftoma.
I lavori monotoni, prevedibili e poco ispirati sfornati da
Diamanda Galas a partire dal 1989 sono diventati una delle più noiose saghe
della musica davanguardia. Quale cambiamento in confronto agli shock provocati
dai suoi primi capolavori.
La sua arte à divenuta pura pretenziosità
intellettuale e pomposità politica.
Guilty Guilty Guilty (Mute, 2008) documenta performance dal vivo dedicate ai classici della musica country, blues e jazz.
La composizione chiave degli anni 2010 è stata Das Fieberspital (2013), registrata dal vivo in Svizzera nel settembre 2013, una terrificante interpretazione di una poesia di Georg Heym del 1911 con un pianoforte selvaggio e voci manipolate elettronicamente.
All The Way (2017) raccoglie le sue interpretazioni di famose composizioni di Thelonious Monk e Albert Ayler, oltre a un paio di standard blues e lo standard folk O Death.
At Saint Thomas the Apostle Harlem (2017) è un album dal vivo.
L'EP di 21 minuti De-formation - Piano Variations (2020) contiene musica per pianoforte solista (senza voce) ispirata alla sua performance di Das Fieberspital.
Dopo aver lavorato per molti anni sulle poesie espressioniste di Georg Heym, Diamanda Galas ha consegnato una sorta di versione finale di Broken Gargoyles (2022). La prima parte, Mutilatus, è un'altra rivisitazione del suo pezzo del 2013 Das Fieberspital/The Fever Hospital, ma include anche i testi di un'altra poesia di Heym, "Die Daemonen der Stadt" (1911). La migliore produzione danneggia il potenziale del pezzo, che ora è un insieme di lieder e recitazioni indipendenti invece di un flusso di coscienza senza soluzione di continuità. Pulsanti ritmi industriali di tanto in tanto si alzano per accompagnare il vortice di manipolazioni elettroniche della sua voce: urla di streghe, cavernose voci maschili demoniache, suoni di labbra subumane che echeggiano anche in un vasto vuoto, ululati di anime dannate e così via. Il canto in forma libera più potente avviene tra i 16 e i 21 minuti. Ciononostante questa è la sua registrazione più potente degli ultimi 20 o 30 anni. La seconda parte, Abiectio, si ispira alle poesie di Heym Der Blinde e Der Hunger e, quando non è parlata, sembra la colonna sonora di un film horror. È soprattutto nella seconda metà che la Galas libera i suoi potenti strumenti elettronici e trascende la mera recitazione. Gli ultimi cinque minuti sono puramente gotici.