- Dalla pagina su Philip Perkins di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
La musica per field recordings di Philip Perkins (1951), un tecnico del suono per le colonne sonore, che ha
lavorato anche con i Residents e ha diretto alcuni films, è episodica ma non casuale, naìf ma non banale,
gentile ma non rilassata, lenta ma non statica. Il suo soggetto favorito è il
mondano, nel senso di rumori di sottofondo uditi durante la giornata.
Perkins compone sinfonie per suoni del vicinato:
Apartment Life (1975-80) è un'opera di suoni ambientali (passi, squilli
di telefono, servizi del telegiornale, frullatori, grilli, pioggia e cosi' via)
trattati elettronicamente (risonanze, modulazioni, disturbi radio, nastri
rallentati), vasto affresco di vita americana, spesso allietato da
accostamenti comici che riflettono peraltro la complessita' della folla urbana.
Molto più cupo e meno documentaristico, Neighborhood with a Sky (1982) contiene le quattro "concrete" Bird Variations (che spaziano dalla pulsazione brutale allo scoppiettio inquietante, al ronzio metallico cosmico alla nebulosa di echi distorti), il rilassante mantra ambient di The Fountain, il caos industriale metallico di Este's Request, la danza percussiva di Equinox Weather, i droni distorti, spettrali e quasi psichedelici al rallentatore che aprono Rico In The Birdhouse, e persino la gag melodica di The Black And The White Cat.
King Of The World, che si avvale anche di un sintetizzatore, evolve verso una forma di musica concreto-ambientale dai toni arcaici e Drive Time, pensata come musica per recarsi al lavoro in auto, è una sequenza di "imitazioni" di musica di strada, sketch pubblicitari e rumori quotidiani.
Se Hall Of Flowers è un'altra suite concreta di suoni "trovati",
Pacal ricostruisce sonoramente la vita di un re Maya basandosi sugli
oggetti reperiti nella sua tomba, e Flame Of Ambition è una raccolta
a tema di canzoni e strumentali che prendono di mira il mondo degli affari.
Rosetta Stone mescola suoni senza significato e parole del linguaggio,
simulando il modo in cui i bambini riescono a distinguere gli uni dalle altre,
mentre il suo retro, Horizontal, è una suite melodica degna della
new age.
Perkins fu a suo tempo il massimo realista della musica concreta.
I suoi collage di rumori
erano le apoteosi della civiltà del rumore, e pertanto si situavano all'estremo
opposto dei pastiche bucolici di Alvin Curran. Perkins non aveva pretese polemiche
o ricette taumaturgiche: si limitava a fotografare la città, togliendo agli
eventi qualunque referente possibile.
Perkins ha anche composto diversi brani elettronici: South Florida Remote (1988), Berkeley Remote (1989), San Francisco Remote, ecc.
Negli anni '90, Perkins formò, con Scott Fraser, il duo Bifurctors pubblicando Gang Of Two (Artifact, 2004).
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