- Dalla pagina su Sheila Chandra di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
La sedicenne cantante britannica, con origini indiane, Sheila Chandra e il cantautore Steve Coe facevano parte dei Monsoon, una band il cui singolo Ever So Lonely (1981) e l'album This Eye (Mobile Suit, 1982), con la loro fusionn tra synth-pop, disco-music e raga indiano, hanno anticipato la moda della "danza transglobale" degli anni '90.
Chandra ha debuttato come artista solista con due album complementari: Out On My Own (Indipop, 1984) è disco-pop sulla scia degli Abba, mentre Quiet ( Indipop, 1984) è un esperimento di manipolazione vocale alla Laurie Anderson.
Chandra ha continuato il proprio programma disco-pop esotico su The Struggle (Indipop, 1985), e il suo programma sperimentale su Nada Brahma (Indipop, 1985), che contiene il pezzo di lunghezza epica Nada Brahma (Sound is Divine) (26'53").
La schizofrenia non ha permesso a Chandra di arrivare da nessuna parte. A 20 anni, sposata con Coe, si è praticamente ritirata dalla scena musicale. Dopo una lunga pausa, è ritornata con Roots And Wings (Indipop, 1990), che aggiornava il suo stile pop verso Enya e il dream-pop, assimilando stili vocali da tutto il mondo.
Weaving My Ancestors' Voices (Real World, 1992) e The Zen Kiss (Real World, 1994) assimilano più world-music e materiale scritto da altri. Il loro fascino principale risiede nella voce mistica di Chandra, che fluttua sui droni soprannaturali di Coe.
Silk (Shanachie, 1991) è un'antologia.
AboneCroneDrone (Real World, 1996) è fondamentalmente una continuazione di Weaving My Ancestors' Voices: la voce di Chandra che improvvisa attorno a droni allusivi.
The Indipop Retrospective (2003) è un'altra antologia.
Verso la fine degli anni 2000 Sheila Chandra ha abbandonato definitivamente la propria attività musicale a causa di una patologia piuttosto rara, la glossodinia, che l'ha resa inabile a parlare.
- Torna alla pagina su Sheila Chandra di Piero Scaruffi -