- Dalla pagina sui Zen Guerrilla di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)


(Tradotto da Stefano Iardella)

In breve:
MC5 e Stooges hanno avuto una grande influenza sui Zen Guerrilla di San Francisco, che hanno mescolato la velocità folle del punk con la musica nera (blues, soul e rhythm'n'blues) sul fragoroso Positronic Raygun (1998), sull'appassionato Trance States In Tongues (1999) e sul viscerale Shadows On The Sun (2001).


(Testo originale in italiano di Piero Scaruffi)

Bio:
Marcus Durant (canto e chitarra) e Rich Millman (chitarra), i leader degli Zen Guerrilla, sono cresciuti in una cittadina del Delaware, hanno cominciato a suonare professionalmente a Philadelphia nel 1993 ma dal 1995 risiedono a San Francisco. Dopo due singoli, Get It/ Daddy Long Legs (Insect, 1991) e Vamp/ Dead Giveaway (Insect, 1992), usci` il mini-album Zen Guerrilla (Insect, 1992), contenente otto canzona, seguito dai singoli Pull (Union Hall, 1993) e Crow (Union Hall, 1994), e dall'EP Creature Double Feature (Dead Beat, 1995), contenente le prime versioni di tre loro classici (Auto Pilot, Slip Knot, Tin Can), sempre all'insegna di un rock and roll bislacco, psichedelico nell'accezione guitta dei Butthole Surfers.
Tentarono di rifarsi una carriera adottando un sound meno psichedelico e più robusto a partire dagli EP successivi.
L'EP Invisible Liftee Pad (Insect, 1996), forte di brani scatenati come Slip Knot e Dirty Jewel e di brani sofferti come Tin Can, e l'EP Gap-Tooth Clown (Insect, 1996), con lo strumentale da incubo Autopilot, scossero più di un cuore blues. I due EP verranno poi raccolti dalla (Alternative Tentacles, 1997) in un CD unico. Ma il sound stava cambiando, acquisendo caratteri più punk e meno blues, più garage e meno southern.

Trouble Shake (Alternative Tentacles, 1997) e Mama's Little Rocket (Allied, 1998) sono i singoli dell'epoca.
La grinta di Positronic Raygun (Alternative Tentacles, 1998) è quella di Blue Cheer e MC5, ma il sound è quello dei neri del Sud o della Motown.
L'album parte subito di gran carriera con lo strumentale Saucerships To Ragtime, in cui sfrecciano uno dopo l'altro i fantasmi di Jimi Hendrix, Hawkwind e Chrome. Con l'eccezione di un paio di numeri infusi di pathos (il blues pianistico di Roachman e soprattutto il lento alla Sam Cooke di Fingers), a dominare è un piglio da vichinghi all'arrembaggio: il soul elettrizzante di Trouble Shake, il ruggente rhythm and blues di She's Radar, il blues-rock swingante di Tomato Cup, il rockabilly sgangherato di 54 Stars And Stripes, con una nota di merito particolare per il bailamme rock and roll alla Led Zeppelin Swamp. Il brano migliore è però forse la cover del classico Empty Heart, in una versione da incalzante garage-rock.

I loro show dal vivo sono, naturalmente, leggendari.

Trance States In Tongues (Subpop, 1999) non allenta la presa. Il boogie infuocato di Pins And Needles si regge su una chitarra triturata alla Billy Gibbons (ZZ Top). Slow Motion Rewind sfodera un riff lancinante e si lancia in un rock and roll degno dei primi Led Zeppelin. La velocità e la demenzialità aumentano in Mod Riot riportando alla memoria i demoniaci eccessi dei Surgery. Sempre più frenetici e chiassosi, i Zen Guerrilla si gettano a rotta di collo in What I Got e Heart Attack, blues frenetici che scuotono le fondamenta del genere, e il sacrilegio culmina in Preacher's Promise, un gospel epilettico per predicatore paonazzo. Il voodoo blues Magpie e un paio di ballate sottotono attenuano l'impatto di un altro disco alla nitroglicerina. Ancora una volta i dodici brani si susseguono all'insegna del bailamme più sguaiato, travolgenti e fracassoni.
La discografia ufficiale è completata da altri singoli: The Seeker/ Half Step (Sub Pop, 1999), Ghetto City Version/ Hungry Wolf (Epitaph, 2000), Dirty Mile /Ham and Eggs (Estrus, 2000), Mob Rules / The Seeker (Safety Pin, 2000).

Shadows On The Sun (Subpop, 2001) continua a raffinare questa fusione travolgente di rhythm'n'blues e punk-rock. Nel boogie iper-distorto e mozzafiato di Barbed Wire sembra di sentire Bon Scott degli AC/DC e Jimi Hendrix che suonano con gli MC5 una cover dei Led Zeppelin. La lirica ubriachezza di David Thomas e le acrobazie soprannaturali di Hendrix propellono Graffiti Hustle. Il registro più "nero" di Durant trascina il rock and roll di Dirty Mile. Un grugnito epico e deforme squarcia i riff granitici di 5th & Cecil B. Sono canzoni peraltro zeppe di riff e melodie sentite cento volte negli annali del garage-rock, dell'hard-rock e del punk-rock. Ancor meno gradevoli e ancor più isterici sono il jamming e lo shout di Inferno, ancor più rozza è la lenta danses macabre di Zombies And Hobos. I Zen Guerrilla non concedono pause: il Wilson Picket pieno di speed di Staring Into Midnite, il feroce e swingante psycho-billy di Captain Infinity, il blues agonizzante di Smoke Rings...
L'honkytonk di Where's My Halo e il galoppo western di Shadows sono anzi degni dei Gun Club.
Aggiungete lo strumentale voodoo Subway Transmission e la ballata acida Evening Sun, che sarebbero i capolavori su tanti album di complessi più celebri, e la ricetta non è male.
E tutto è innaffiato da rumore chitarristico, drumming selvaggio, e da un flusso viscerale di adrenalina.


(Tradotto da Stefano Iardella)

L'EP Plasmic Tears And The Invisible City (Insect, 2001) contiene la colonna sonora di un film, che suona come un fuori di testa strumentale di Red Crayola.

Dopo lo scioglimento dei Zen Guerrilla (avvenuto nel 2003) Andy Duvall passò dalla batteria alla chitarra e formò i Carlton Melton, assieme a Rich Millman, un combo psichedelico che registrò all'interno di una cupola geodetica Live in Point Arena (2008) e soprattutto Pass It On (Agitated, 2010), una serie di estese jam strumentali: il lento boogie When You're In, che esplode in un crescendo di glissando Hendrix-iani, il sinistro pezzo trance pieno di suspense Found Children, la preghiera solenne di Sequoia, il languido e fluttuante Drizzle, il cacofonico e frenetico freakout Against The Wall, la musica ambient spettrale e siderale da sedici minuti di Star Of Hazel.

Country Ways (2011) contiene la meditazione blues marziale e agonizzante Full Moon Revisited e i venti minuti di Country Ways, uno dei migliori aggiornamenti delle jam blues-country-rock sciolte, astratte e liriche di Live Dead dei Grateful Dead, che si evolve da turbinii/riverberi galattici alle turbolente jam blues incendiarie.

La maturazione è continuata con il mini-album Smoke Drip (Agitated, 2012), una collaborazione con i Monster Magnet di John McBain, che ha prodotto tre lunghe jam, in particolare il marziale raga acido-cosmico di 22 minuti guidato dalla chitarra Adrift e la sinistra escursione ambient senza batteria e con sfumature elettroniche Smoke Drip. Il full-length Photos of Photos (2012), ancora con la partecipazione di McBain, contiene sia musica elettronica più eterea (Photos Of Photos e Wingspan) sia un altro viaggio psichedelico ipnotico, i dodici minuti di Nor' Easter (che vanta un crescendo alla Pink Floyd).

AQ Hits (2012) raccoglie rarità (una versione da 19 minuti di Bottle Of Heat, Call And Response di 14 minuti, gli 11 minuti di March Of The Cicadas).

Sia Europe Live '12 (Agitated, 2013) che il nuovo album "geodesic dome" Four Eyes (Blackest Rainbow, 2013) con John McBain sono stati deludenti. Questi ultimi album hanno addolcito il loro suono a tal punto che i dieci minuti di Personal Space risultavano sonnolenti e anemici.


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