- Dalla pagina su Beequeen di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
Il duo olandese dei Beequeen (Frans De Waard e Freek Kinkelaar) si dilettava in composizioni dronanti ispirate alla musica ambient di Brian Eno, alla musica cosmica di Klaus Schultz, alla musica industriale dei Throbbing Gristle e alla psichedelia ipnotica dei Velvet Undeground. Hanno debuttato con diverse cassette prima dei timidi Der Holzweg (Anomalous, 1993 - Tantric Harmonies, 2007) e Time Waits For No One (Staalplaat, 1994), che contenevano già una lavoro ambizioso, i 21 minuti di Six Notes On Blank Tape.
Sugarbush (Raum, 1995) era uno strano album di cover.
Le loro registrazioni più austere furono forse Music For The Head Ballet (Isomorphic, 1996 ) e Treatise (2000).
Ownlies (Infraction, 2002) aggiunge violoncello e flauto.
A Touch Of Brimstone (Korm Plastics, 2002) raccoglie materiale vecchio.
Gund (Plinky Plonk, 2003) raccoglie brani inediti.
A Touch of Brimstone (Korm Plastics, 2003) raccoglie brani inediti dal 1989 al 1995.
Si dedicarono alla scrittura di canzoni su album come The Bodyshop (Important, 2005) e Sandancing (Important Records, 2008).
Frans De Waard era attivo anche come Kapotte Muziek, che ha pubblicato numerose registrazioni. Il cofanetto da quattro dischi (Not) Lost (Audiobot) è un'antologia.
Freiband, un altro progetto di Frans De Waard, sposa l'estetica della musica glitch e la prassi della "plunderphonics" di John Oswald su Microbes (Ritornell, 2001) e Homeward (Bottrop-Boy, 2002).
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