- Dalla pagina su Jimi Tenor di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
Jimi Tenor (vero nome Lassi Jehto) è un cantante e polistrumentista finlandese, nato a Lahti nel 1965 e residente a Barcellona (Spagna), nonché pittore e fotografo, che suona musica kitsch su pulsazioni techno con un approccio che è l'equivalente musicale della pop art di Andy Warhol. Tenor canta (spesso con un falsetto sensuale) imitando svariati artisti soul e glam.
L'idea è intrigante ma gli album (nei momenti migliori) non lo sono altrettanto. I lavori migliori di Tenor sono di gran lunga contenuti nei singoli.
Gli Shamans erano composti da Tenor al sassofono e alla voce e un piccolo complesso di tromba, chitarra, basso e batteria. Pubblicarono Total Capacity Of 216,5 Litres (Euros, 1988), Diktafon (Euros, 1989), Mekanoid (Euros, 1990) e Fear Of A Black Jesus (Euros, 1992), prima che Tenor si trasferisse a New York.
A volte Tenor tornava in scena con nuove sonorità e una nuova identità ispirata in qualche modo da quelle proposte su Queen Of Siam di Lydia Lunch e su Ziggy Stardust di David Bowie.
O, per meglio dire, da qualche parte tra Barry White e Prince: Sahkomies (Sahko, 1994 – Warp, 1999) è una divertente miscela di orchestra jazz, soul languido e pop orchestrale.
La colonna sonora del film Europa (Sahko, 1995 – Warp, 1999) vanta una strumentazione estesa.
Il suo primo album maturo, Intervision (Warp, 1997), mostra l'artista progredire in quelli che saranno i suoi marchi di fabbrica: cantato in falsetto su Can't Stay With You Baby, tromba e sassofono su Outta Space, funk e jazz su Wiping Out. L'album presenta il suo capolavoro, la novelty synthpop di Sugardaddy, che imita l'atteggiamento di Cramps e Suicide.
L'EP Venera (Warp, 1998) anticipava il suono più ricercato di Organism (Warp, 1999). Tenor urla come un folle sprigionando gli inni disco music di Year Of The Apocalypse e Total Devastation con la stessa compostezza impeccabile e ostentata della Love Of Life Orchestra. Tenor incrementa le quantità di jazz (My Mind, While City Sleep) e Soul (Sleep), esplorando i terreni delle colonne sonore televisive degli anni '60 (Xinotepe Heat) e aggiungendo un trucco al suo repertorio fuori moda: brani di Quincy Jones per flauto solista.
L'ossessione di Tenor per il soul esplose su Out Of Nowhere (Warp, 2000), nel quale impersona spesso Curtis Mayfield. Accompagnato da un'orchestra polacca di sessanta elementi, Tenor revisiona la sua routine dando nuovo significato a ciò che ha registrato in precedenza. Hypnotic Drugstore innesta un raga psichedelico nella sua vena glam-funk. Blood On Borscht si cimenta nella musica folk e nell'opera con la maestosità dell'heavy metal. Paint The Stars decompone la musica da spettacolo di Broadway. Night In Loimaa distorce l'exotica. And Spell cita Superfly. Benché non tutto brilli, l'ideologia artistica di Tenor trasforma numerose tracce in puzzle stilistici.
Tenor è anche coinvolto in progetti (d'avanguardia) più seri: quali Impostor Orchestra e City Of Women.
Heliopause (Sahko, 2000), un tributo a Sun Ra, venne pubblicato con il nome d'arte Impostor Orchestra.
Utopian Dream (Sahko, 2011) è meno ambizioso del suo predecessore, più indipendente e meno arrangiato. Esso vanta anche alcune delle sue intepretazioni più bizzarre della musica kitsch (Utopian Dream, New World). Quando compone, egli si diletta con l'arte post-moderna. Peccato che metà del disco sia puramente riempitiva, il cantato lounge sembra improvvisato in studio. (Il disco include una nuova versione di Paint The Stars).
Higher Planes (Kitty, 2003) raffinava le stesse idee degli album precedenti con una vena forse più semplice e leggera (Cosmic Dive).
Ancora più prevedibile è stato Beyond The Stars (Kitty, 2003), se si esclude il tema della title track.
Tenor si è poi dedicato all'afro-funk-jazz su Joystone (Ubiquity, 2007), con il trombettista Jukka Eskola e il sassofonista Timo Lassy, con la sezione ritmica dell'Africa occidentale dei Kabu Kabu (tre ex studenti di Fela Kuti), e su Inspiration Information Vol 4 (2009), una collaborazione con il leggendario batterista di Fela Kuti Tony Allen. I Kabu Kabu lo hanno aiutato nuovamente per 4th Dimension (2009) e Mystery of Aether (2012), mentre il percussionista jazz Abdissa Assefa è stato il suo partner su Itetune (2011).
Tenor ha formato Cola & Jimmu con la cantante statunitense Nicole Willis, un progetto documentato su Enigmatic (2013) e Give To You My Love And Devotion (2014).
Hanno poi resuscitato i Soul Investigators, che avevano registrato Keep Reachin Up (2005), per Tortured Soul (2013) e Happiness in Every Style (2015).
Dopo Dub of Doom (2013) con la band reggae islandese Hjalmar, Tenor ha scritto il misterioso space jazz influenzato da Sun Ra di Exocosmos (2013).
Ha registrato Mysterium Magnum (2015) con la veterana big band finlandese UMO Jazz Orchestra.
La sua fase jazz è culminata con Saxentric (2016).
Order of Nothingness (2018), ricco di tastiere, in trio con i percussionisti Ekow Alabi Savage e Max Weissenfeldt, ha virato decisamente verso la pista da ballo.
Ha anche collaborato con Freestyle Man (il produttore deep house Klas Lindblad) per gli EP Sleepover (2017) e Are We It? (2019), che sostanzialmente hanno fatto da preludio a Metamorpha (2020), una collaborazione con il produttore house Maurice Fulton, un album di sciocco disco-pop strumentale ma contenente una delle gemme della sua carriera: la jam guidata dal flauto The Duel.
Aulos (2020) è un album di musica latin-funk orchestrale alla Kid Creole And The Coconuts e bizzarra prog-rock alla Frank Zappa (Ten Dimensions).
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