- Dalla pagina su Susan Alcorn di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)


(Tradotto e integrato da Stefano Iardella)

La chitarrista pedal-steel Susan Alcorn (Cleveland, 1953) ha iniziato la sua carriera in gruppi swing western del Texas prima di debuttare come solista con Uma (agosto 1999), una raccolta di lunghe composizioni come Uma's River Song of Love (10:46), Thrace/Kalimankou Denkou (11:12), The Royal Road (10:17) e The Bells of Amden (14:33).
Poi fulcro la volta di Curandera (registrato tra il 2002 e il 2003), con Broken Obelisk (10:46).

Concentration (registrato nel 2004) vanta la collaborazione di Audrey Chen (violoncello, voce), Karen Stackpole (gong), Andrea Parkins (tastiere), Le Quan Ninh (percussioni), Todd Whitman (ance), Joe McPhee (ance e tromba) e Jesse Quattro (voce, elettronica), in particolare Four Mountains Four Rivers (22:56).

Altri assoli sono apparsi su And I Await The Resurrection Of The Pedal Steel Guitar (giugno 2006), che si apre con la recitazione di un sutra buddista, ispirato a Et Exspecto Ressurectionem Mortuoram di Olivier Messiaen e il cui fulcro è And I Await the Resurrection of the Pedal Steel Guitar (15:52).

Ambient Visage (2005) documenta duetti improvvisati con LaDonna Smith (violino e viola).

Touch This Moment (pubblicato nel 2010) è un altro album solista e include il brano di apertura da 23 minuti Time And Marigolds.

Mirage (novembre 2011) è stata una collaborazione con il bassista Michael Formanek e il tenorista Ellery Eskelin, contenente in particolare i 27 minuti di Downburst.

Janel Leppin ha arrangiato alcune vecchie composizioni di Alcorn per l'esibizione dal vivo documentata da The Heart Sutra (luglio 2012), con Anthony Pirog (chitarra), la stessa Janel Leppin (violoncello), Jessika Kenney (voce), Eyvind Kang (viola), Skuli Sverrisson (basso) e Doug Wieselman (clarinetti).

Soledad (Relative Pitch, 2015) è stato un omaggio alla musica di Astor Piazzolla, una collaborazione con il bassista Michael Formanek.

L'improvvisazione della durata di 44 minuti presente in 2.14.15 (febbraio 2015) ha visto la partecipazione del chitarrista Bob Hoffnar e dei trombonisti Alex Heitlinger e Steve Parker.

Gli assoli di Evening Tales (pubblicato nel 2016) includono The Healer.

Invitation To A Dream (settembre 2017) documenta un trio con Joe McPhee (tromba e sax) e Ken Vandermark (sax e clarinetto).

Alcorn ha formato anche un quintetto con Mark Feldman (violino), Michael Formanek (contrabbasso), Mary Halvorson (chitarra) e Ryan Sawyer (batteria) per Pedernal (novembre 2019).

Alcorn alla chitarra pedal steel, Leila Bordreuil al violoncello e Ingrid Laubrock ai sax tenore e soprano hanno registrato Birds Meets Wire (aprile 2018).

Il trio composto da Susan Alcorn (chitarra pedal steel), Patrick Holmes (clarinetto) e Ryan Sawyer (batteria) ha registrato From Union Pool (marzo 2022), contenente tre lunghi brani, in particolare i 14 minuti di Naar e i 17 minuti di Nett.

Manifesto (agosto 2022) è stato registrato con José Lencastre (sax contralto e tenore) e Hernani Faustino (contrabbasso e basso elettrico).

Ha formato il Septeto del Sur con Luis “ToTo” Alvarez (chitarra), Claudio “Pajaro” Araya (batteria, cuatro), Francisco “Pancho” Araya (charango), Rodrigo Bobadilla (flauto, quena, zampoña, voce), Amanda Irarrazabal (contrabbasso, voce) e Danka Villanueva (violino, voce) che ha debuttato su Canto (novembre 2022).

Filament (maggio 2022) documenta una collaborazione con Catherine Sikora (sax tenore).

Susan Alcorn è morta a Baltimora nel 2025, all'età di 71 anni.


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