- Dalla pagina sui Mötley Crüe di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
I Mötley Crüe, formati in quel di Los
Angeles da Vince Neil (Los Angeles, 1961) alla chitarra e Nikki Sixx (San Jose, 1958) al basso, furono per qualche anno gli eroi dello shock-rock di Hollywood,
degni eredi della tradizione di Alice Cooper e Kim Fowley.
Esordirono producendo in proprio il 45 giri
Stick To Your Guns (1981) e l'album Too Fast For Love (Elektra, 1982).
Lo scalpore suscitato dall'oscenità gratuita dei loro testi, dalla delirante,
depravata decadenza dei loro show e dal potere seduttore dei loro anthem
(Take Me To The Top, Too Fast For Love, Live Wire, Piece Of Your Action) fece in modo tale da far diventare l'album Shout At The Devil (1983), con Looks That Kill
e la title-track, uno dei maggiori successi di quell'anno.
Theatre Of Pain (Elektra, 1985), per quanto nobilitato da boogie roventi e anthemici come City Boy Blues, Fight For Your Rights e Smokin' In The Boy's Room (quella dei Brownsville Station) stabilì il loro clichè di porci eroinomani con Tonite e con la ballata Home Sweet Home, ribadito dalla carica di selvaggia libidine di Wild Side e Girls Girls Girls, ovvero i pezzi forte di Girls Girls Girls (1987).
Sintesi delirante tra Black Sabbath e Kiss, i Mötley Crüe si affermarono come
i tipici esponenti dei macho corazzati di cuoio, dediti a rituali satanici,
eroticamente insaziabili, e assolutamente incapaci di inventare un riff che
non fosse già stato usato almeno una decina di volte da qualcun altro.
I loro valori morali sono nulli sotto tutti i profili, il loro unico
interesse è il "fun" più corrivo, reazionario e qualunquista. Sono la versione
heavy metal dei Beach Boys, ma senza la medesima scrupolosa professionalità.
Sono anche la materializzazione dell'inquietante subconscio della jet society
di Los Angeles, nella quale si sono inseriti perfettamente inondando
con le loro spavalde imprese tanto la cronaca nera
(l'omicidio colposo di Neil, la presunta morte per overdose di Sixx)
quanto quella rosa (il matrimonio del batterista con l'attrice Heather Locklear, durato sette anni, prima di quello con Pamela Anderson, durato tre anni).
La title-track di Dr Feelgood (1989) li propose in vesti più melodiche, e Kickstart My Heart non sfigura al fianco dei loro classici, ma il complesso era ormai agli sgoccioli.
Vince Neil lasciò la band, che pubblicò un mediocre album solista omonimo nel 1994, con il nuovo cantante John Corabi (Filadelfia, 1959), ma poi Neil tornò per Generation Swine (Elektra, 1997), che contiene il singolo Afraid.
Fu il turno di Lee di lasciare la band, ma New Tattoo (Beyond, 2000), un ritorno alla forma più diabolica dei Mötley Crüe, sembrò trarre beneficio dalla sua partenza.
Tommy Lee diede vita alla band Methods Of Mayhem, che debuttò con l'eponimo Methods Of Mayhem (MCA, 2000), un caos stilistico autocelebrativo senza metodo.
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