- Dalla pagina sui Smith Westerns di Piero Scaruffi -
(Testo originale di Piero Scaruffi, editing di Stefano Iardella)
Gli Smith Westerns di Chicago sono stati la millesima band nostalgica a riscoprire il vivace bubblegum pop anni '60.
Smith Westerns (HoZac, 2009) era fortemente influenzato dai T.Rex (Girl in Love) e talvolta virulento come era il garage-rock anni '60 (My Heart).
Dye It Blonde (Fat Possum, 2011), uno sforzo molto più professionale, fece scalpore ma c'era ancora meno materiale, oltre a quello che derideva gli anni '60. Dalle imitazioni dei Beatles più idioti (Weekend) agli inni giovanili à la Mott The Hoople (All Die Young), la raccolta ha evitato la mediocrità solo nel rave-up estivo à la Katrina And The Waves di Dance Away.
La band si è sciolta nel 2014, non prima di aver pubblicato l'ultimo studio album, Soft Will (Mom+Pop, 2013), anticipato dal singolo Varsity.
Negli anni '80 gli Smith Westerns sarebbero stati una band minore della "Paisley Underground" di Los Angeles.
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