Storia della Musica Rock

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  • Gli Anni '90
    (Traduzione di Paolo Latini)

    Negli anni '90 il rock alternativo ha continuato il suo processo di espansione, artistica e commerciale. Il trend generale che ha dominato il decennio, portava ad una musica sempre più astratta, ormai orfana dell'etichetta "dance/party".

    Innanzitutto, gli anni '90 furono il decennio dei cantautori astratti: comositrici come Robin Holcomb, Tori Amos, Lisa Germano e Juliana Hatfield, compositori come Matthew Sweet, Magnetic Field, Smog, Beck . Il Canada poteva vantare Jane Siberry e Loreena McKennitt, due delle musiciste più concettuali dell'epoca, fino a quando Alanis Morissette non si propose quale leader del movimento folk femminile. L'Irlanda aveva due delle migliori voci, Sinead O'Connor e Enya, alle quali presto si aggiune l'islandese Bjork. In Inghilterra, solo Polly Jean Harvey gareggiava con queste maestre.

    Il "Foxcore" fu una breve mania di provenienza West Coast, fatta di gruppi punk femminili come le Hole, Babes In Toyland, L7 e Seven Year Bitch.

    La musica industriale segnò un imporvviso ritorno a  Chicago con due degli atti più discussi del decennio: Ministry e Nine Inch Nails, ispirati dalle vecchie glorie europee tra cui i KMFDM. Seguirono a ruota New York con Cop Shoot Cop e Type O Negative, San Francisco con Neurosis, Steel Pole Bath Tub, Thinking Fellers Union. Il Texas rispose con una florida scuola industrial/psichedelica che includeva i Pain Teensm Bedhead, e i Vas Deferens Organization.

    Il rock gotico proveniva dai posti assolati (Lycia, Black Tape For A Blue Girl) e non fu mai tanto popolare quanto la variante nordica della musica industriale.

    Suoni rudi continuavano a dominare nei frutti del grunge, e New York (Unsane, Helmet, Surgery, Monster Magnet) e  Los Angeles (Tool, Stone Temple Pilots, Kyuss, Korn) ebbero la loro fetta di torta.

    La techno fu la nuova tendenza nella musica dance. inventato a Detroit negli anni '80, dai disc jockeys Juan Atkins, Kevin Saunderson e Derrick May, la techno oltrepassò l'atlantic e si stabilì in Inghilterra e nel vecchio continente (Front 242), marciando mano nella mano con la scena dei rave. L'America fu lasciata indietro (Moby e poco altro).

    La Gran Bretagna fu il regno della musica psichedelica. Comicniò tutto a Liverpool con i revival di Echo And The Bunnymen e Julian Cope, quindi prese velocità con il dream-pop (Cocteau Twins, gli australiani Dead Can Dance, i norvegesi Bel Canto, e più tardi con la formidabile triade  Slowdive, Bark Psychosis e Tindersticks) e con le bands scozzesi di noise-pop (Jesus And Mary Chain e Primal Scream ) fino a raggiungere l'apice con lo shoegazers (My Bloody Valentine, Spacemen 3, Loop, Spiritualized, Catherine Wheel), prima di finire per costituire una nuova forma di ambient music.

    Alla fine del decennio, la Gran Bretagna fu inondata dal Brit-pop, una trance indotta dai media di pop super-melodico che partoriva innumerevoli "next big things", dai Verve agli Oasis ai Blur agli Suede ai Radiohead, la band con la quale terminò. Ma le cose melodiche migliori provenivano dai gruppi più umili, guidati da ragazze, come Primitives e Heavenly.

    Negli anni '90 spopolarono anche l'heavy metal, in particolare quella di Los Angeles con Metallica, Jane's Addiction, Guns And Roses, che presto si sbriciolò in una miriade di sott-generi (doom metal, grind-core, death metal, etc) e il funky-metal (Red Hot Chili Peppers e Rage Against The Machine a Los Angeles, Primus e Faith No More a San Francisco). Marilyn Manson fu l'ultimo fenomeno che ricaricò il genere.

    Details on The Golden Age of Heavy Metal

    Il punk-pop nacque a Los Angeles negli anni '80, ma in qualche modo maturò da altre parti nei '90 (Green Day a San Francisco, Screeching Weasel e Pegboy a Chicago).

    Gli anni '90 furono anche la decade del rock intellettuale, dove le canzoni non potevano essere solo melodia e ritmo, ma dovevano essere deformate e sconvolte. New York si mosse col rhythm and blues (Jon Spencer Blues Explosion, Soul Coughing, Royal Trux) e la psichedelia (Yo La Tengo ), Boston con la psichedelia (Galaxie 500, Morphine) e il pop (Breeders, Belly), Seattle con la psichedelia (Sky Cries Mary, Built To Spill), Los Angeles con la psichedelia (Mazzy Star, Red Temple Spirits, Medicine, Grant Lee Buffalo), San Francisco con il folk e il country (American Music Club, Red House Painters), Washington con il punk-rock (Unrest, Girls Against Boys), Chicago con il punk-rock (Jesus Lizard) la psichedelia (Codeine, Eleventh Dream Day), il pop (Green, Smashing Pumpkins) e il country (Uncle Tupelo). Tutti questi avevano un debito con l'umile scuola del Kentucky, inaugurata dagli Slint e portata ai massimi livelli dai Tortoise.

    Replicanti punk-rock in Texas (Ed Hall), Minneapolis (Cows), Tennessee (Today Is The Day) continuavano a scioccare la nazione.

    A San Francisco ha inizio la moda del lo-fi pop con Pavement, padri putativi di Sebadoh, Guided By Voices, etc.

    Gli stati del sud-est divennero forti di un sound sempre più intelligente (Bitch Magnet, Blind Idiot God, Don Caballero, Grifters) poi culminato nella scuola del North Carolina (Polvo, Seam).

    I sintetizzatori analogici sono tornati di moda con Jessamine, Magnog, Labradford.

    Ma nuovi stili spuntavano letteralmente ovunque: Rhode Island (Six Finger Satellite), Arizona ( Calexico), Ohio ( Brainiac), Montana (Silkworm), Michigan (Windy & Carl).

    L'Inghilterra non mutò la sua variante di musica psichedelica, che però cominica a toccare l'avanguardia dissonante (Stereolab, Ozric Tentacles, Pram, Flying Saucer Attack, Porcupine Tree).

    Anche la musica elettroncia ebbe il suo momento di fama, ora nella dance, ora nell'ambient ora nel noise. Musicisti ed ensemble elettronici provenivano dal Belgio (Vidna Obmana), Francia (Air, Deep Forest, Lightwave), Germania (Sven Vath, Mo Boma, Oval, Mouse On Mars, Air Liquide), Canada (Skinny Puppy, Front Line Assembly, Delerium, Vampire Rodents, Trance Mission), paesi scandinavi, e specialmente dal Giappone (Zeni Geva, Boredoms, Merzbow, the triad of noise). In Inghilterra la scena ambient elettronica fu rivitalizzata da Orb, Main, Rapoon, Autechre.

    La musica dance inglese ebbe un successo maggiore (in termini di creatività) delle rock bands inglesi: Madchester (Stone Roses), rave (Saint Etienne), transglobal dance (Banco De Gaia, Loop Guru, Transglobal Underground, TUU) ambient house (Orbital, Future Sound Of London, Aphex Twins, Mu-ziq), jungle (Goldie, Squarepusher, Propellerheads), trip-hop (Portishead, Tricky), e plain techno (Meat Beat Manifesto, Prodigy, Chemical Brothers) ridefinirono i processi compositivi e figliarono innumerevoli generi ibridi.

    La musica industriale e il grindcore in qualche modo di sono uniti per generare suoni terrificanti con i Techno Animal e Godflesh.

    Gli irlandesi Cranberries e gli scozzesi Belle And Sebastian sono tra le rivelazioni di fine decennio.

    Dall'Australia provenivano sempre grandi esembles, e in particulare una delle più importanti bands strumentali , Dirty 3.

    Il successo dei cantautori continuerà per tutto il decennio. Tra i leaders di bands influenti, molti continueranno a proporre buona musica anche da solisti: Natalie Merchant, Kristin Hersh, Bob Mould, Frank Black, Paul Westerberg, Mark Eitzel, Scott Weiland, Chris Cornell, e, il più grande di tutti loro, Mark Lanegan.

    Freedy Johnston, Vic Chestnutt, Peter Himmelman, My Dad Is Dead, Mountain Goats sono tra le nuove voci del decennio, ciascuno con la sua eccentricità.

    E i ranghi sembrano aumentare di numero, verso la fine del decennio: Jeff Buckley, Sparklehorse, Elliott Smith, Richard Buckner, Ben Harper, Joe Henry, Songs:Ohia, Damien Jurado, Pedro The Lion, etc.

    Nell'universo femminile, Jarboe, Azalia Snail e Lida Husik furono pesantemene influenzate dalla psichedelia.

    Cat Power, Beth Hart, Neko Case, Amy Denio, Heather Duby, Edith Frost, Shannon Wright sono tra le artiste sperimentali che emergeranno alla fine degli anni '90.

    Liz Phair, Sheryl Crow, Fiona Apple, Lili Haydn rappresentano il rovescio commerciale della medaglia, la cui apoteosi sono state le innumerevoli hits di  Mariah Carey.


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    (Copyright © 2003 Piero Scaruffi & Paolo Latini)